CATANIA


 


       DOCUMENTO POLITICO DEL 4° CONGRESSO FLAI-CGIL   

CATANIA

 

                                                         

PREMESSA

 

    I delegati e le delegate fanno propri, preliminarmente, il documento politico della flai regionale, ed in particolare il punto 9 sulla linea politica, e la relazione della segretaria generale uscente Concetta Raia.

   Vengono assunti, in particolare, come elementi di analisi e di impegno politico della flai catanese i seguenti punti:

 

-LEGALITA’

    Cosi come è stato evidenziato e richiesto agli ospiti presenti nel convegno nazionale della nostra organizzazione, tenutosi nella nostra città il 19/20 settembre scorso, occorrono in merito: radicali modifiche normative (altro che il peana del presidente del consiglio sul lavoro nero!), il potenziamento degli organi preposti al contrasto delle diffuse violazioni nel settore (evasioni contributive, sottosalario, truffe all’inps ecc…) ed un tavolo di concertazione presso la nostra prefettura, con tutti i soggetti interessati, alfine di dare maggiore efficacia ed organicità ai vari interventi;

 

-PREVIDENZA

    La nostra categoria provinciale, mettendo al centro della piattaforma (relativa alla manifestazione cittadina tenutasi per lo sciopero confederale nazionale del 25 novembre scorso) anche le questioni concernenti il taglio alla ds. agr. ecc…, ha dato un contributo rilevante alla partecipazione della stessa; nonché, ovviamente, una spinta molto soddisfacente alle tante iniziative svolte ai vari livelli, ma soprattutto in Sicilia !, direttamente dalle federazioni unitarie di flai-cgil  fai-cisl  uila-uil.

    Qual è che sia l’epilogo di questa dura vertenza con il governo nazionale, che ci si augura positivo, la flai catanese si rende disponibile nel 2006 (alla luce di un nuovo, e si spera fortemente diverso, quadro politico nazionale e regionale) a dare seguito, nella nostra città, alla manifestazione nazionale di cui sopra alfine di fare il punto aggiornato su questa delicata materia.

                                                         

-CONTRATTAZIONE

    Rilevata la conclusione positiva per il rinnovo del CPL dei lavoratori agricoli e floro-vivaisti catanesi, ciò deve servire, però, per un forte rilancio nei nostri comuni delle lotte di massa contro il diffuso sottosalario, nonché, la denuncia sistematica agli organi preposti delle aziende (cui vanno comminate sanzioni effettive!) che violano leggi e contratti.

    Si ritiene utile, inoltre, un’approfondita riflessione sul graduale superamento dell’attuale sistema contrattuale provinciale in agricoltura, al fine di pervenire a contratti regionali di settore che unifichino normative e salari per qualifica, in atto fortemente differenziati tra le varie province siciliane, che (alla luce della forte mobilità in tutto il territorio della Sicilia dei lavoratori e delle lavoratrici) non hanno più molta ragione di esistere e, spesso, sono fonti essi stessi di confusione e contrasti.

 

-FORESTAZIONE

     Si giudica rilevante e strategico l’accordo fatto regionalmente sulle modifiche da apportare alla l. r. 16/’96 (anche se, così come già espresso dalla nostra segreteria negli esecutivi regionali unitari di categoria il 5/12/’05 a Palermo, si ritiene necessario apportare all’articolato, provvisoriamente concordato con l’assessorato regionale, alcune significative modifiche) in direzione dell’incremento della superficie boscata, della riqualificazione degli interventi e della conseguente stabilizzazione occupazionale prevista, a vario titolo, per tutti i lavoratori. A questo punto diventa fondamentale:

-         Stanziare i fondi necessari nella finanziaria regionale 2006 e varare al più presto la legge all’ARS;

-         Verificare attentamente l’entità dei conguagli contrattuali 2005 e richiedere la copertura graduale degli arretri 2002/’03/’04;

-         Varare al più presto la piattaforma regionale per il rinnovo del CIRL;

-         Portare avanti sul piano provinciale (dopo aver giudicato molto soddisfacente il livello occupazionale raggiunto nel corrente anno e quanto attiene agli accordi raggiunti in materia antinfortunistica) la contrattazione/vertenzialità relativa: alla retribuzione pregressa delle giornate dedicate alle visite mediche agli OTD ed al pagamento del conguaglio per lo straordinario/indennità accessorie per gli OTI dipendenti dall’azienda, mentre, per l’ispettorato, occorre definire l’annosa questione relativa all’indennità di spegnimento incendi.

-AMBIENTE

      Da circa sei mesi, da quando cioè un potente senatore della repubblica è diventato anche sindaco di uno dei paesi maggiormente presenti dentro il parco dell’Etna, si assiste ad una sistematica aggressione politica alla legge istitutiva del parco nonché alla direzione dell’ente che lo gestisce.

      Il D.L. per l’istituzione di un terzo e quarto polo turistico su un vulcano attivo, oltre che devastante per il forte impatto ambientale è, di per se, anche antieconomico, in quanto le sue eventuali strutture sarebbero a forte rischio per effetto di possibili colate laviche, ed in questo senso non mancano davvero i precedenti, o connesse attività sismiche.

      La flai-cgil catanese ritiene, invece, che occorre dare uno sbocco eco-compatibile allo sviluppo del versante nord-ovest dell’Etna ( non la mera mummificazione, quindi, del territorio come spesso traspare dalle posizioni  di certo ambientalismo da salotto) attraverso:                                                          -L’attivazione, da parte dell’assessorato regionale competente, del piano territoriale (varato anche da quei sindaci che adesso fanno gli oltranzisti!) ed il regolamento di fruizione del parco;

-L’incremento dei fondi per incentivare le attività agricole dentro il parco e quelle turistiche ed artigianali nei comuni sottostanti;

-il potenziamento dell’ente (personale, risorse ecc……), che non può essere ridotto ad un carrozzone di sottogoverno mentre le decisioni che contano vengono prese altrove.

 

-ALIMENTAZIONE

     Il comparto continua ad avere nella nostra provincia  una vita stentata (vedi p. es. la chiusura di alcune aziende storiche,quali l’Agrofil e la Siciliana Zootecnica o quella probabile della Specialità siciliane), anche se vi sono tuttora delle significative potenzialità ( p.es. Latte Sole che, nonostante i travagli del gruppo, mantiene bene la sua quota di mercato o la Sibeg Coca-Cola che si trova in buona salute e miete profitti).

    Occorre a nostro avviso una politica regionale organica per il rilancio di strutture produttive che, nonostante il calo complessivo dei consumi, si trovano in un segmento produttivo che, tutto sommato,  tiene ancora bene sia sul mercato interno ( la gente  che non arriva alla fine del mese, anche se è costretta a tagliare l’acquisto di prodotti non indispensabili, deve pur continuare a mangiare !) che, grazie soprattutto al Made in Italy, in quello estero.

 

-CONSORZI DI BONIFICA

      E’ sempre più necessaria una normativa di riordino del settore che preveda un processo di razionalizzazione delle strutture esistenti, attraverso l’accorpamento, e la loro gestione democratica che superi quella commissariale in atto.

      A quanto sopra, si deve affiancare la stabilizzazione occupazionale che interessi, anche, i quasi cento stagionali presenti nella nostra provincia (tra operai ed impiegati) a fronte dei circa cinquecento che operano nell’ isola.

 

-E S A

     Questo è un ente praticamente smantellato ( con molti centri, compreso il nostro, che non hanno più i trattori e gli altri automezzi per operare ), ed i lavoratori perlopiù impiegati in altri enti con mansioni totalmente diverse da quelle, trattoristi, meccanici ecc.., con cui sono stati assunti.

     E’ anche qui urgente una riforma, sulla base delle linee guida tracciate dall’accordo regionale d’ inizio anno, che, tra l’altro, preveda il passaggio a tempo indeterminato degli stagionali in atto occupati.

 

-ORGANIZZAZIONE

      Si assumono come importanti e condivisibili le linee di rafforzamento organizzativo della categoria nel territorio, indicate congiuntamente dalla flai e cgil regionali, e si giudica di rilevanza strategica (come dice lo stesso documento congressuale) il decentramento di risorse e quadri verso le strutture di base.

      A Catania s’impegnano gli organismi dirigenti per: un rilancio dei comitati degli iscritti nel territorio, rendere ottimale la partecipazione democratica (alle riunioni provinciali/regionali) anche dei quadri operai che non possono usufruire di permessi retribuiti, istituire un coordinamento provinciale del settore agrumicolo e quello delle compagne che, dentro la nostra organizzazione, devono assumere sempre più un ruolo da protagoniste.

 

Catania lì 13/12/2005

 

 

N.B.

Il suddetto documento è stato approvato all’unanimità dall’assise congressuale.