SEGRETERIE REGIONALI  


 



FAI-CISL             FLAI-CGIL           UILA-UIL

 

 SEGRETERIE REGIONALI  

                                                                

 

 

 

DOCUMENTO PER IL SETTORE DELLA PESCA

 

Nella Regione Siciliana il settore della pesca, per tradizione e vocazione naturale, sicuramente assume un alto valore economico-sociale e dunque rappresenta una risorsa non indifferente in termini di occupazione, reddito e produzione di ricchezza.

 

Opportunità non colta dal Governo della Regione che al comparto ha prestato e continua a prestare scarsa attenzione e che la mancanza di organicità delle politiche di programmazione e dei provvedimenti adottati determina una insufficienza strutturale che allontana questo settore sia dalle politiche di integrazione mediterranea che l’Unione Europea attua sia dai mercati nazionali ed europei.

 

Tale situazione, oltre ad avere determinato una generale e diffusa sfiducia della categoria nei confronti delle Istituzioni e degli Armatori penalizza notevolmente i lavoratori dipendenti che hanno visto negli ultimi anni un notevole calo dei propri redditi e del proprio tenore di vita.

 

La inesistente rete di MERCATI ITTICI è uno degli handicap principali che determina l’arretratezza del settore e una clandestinità economica non compatibile con i principi di legalità e competitività indispensabili per modernizzare il settore e liberarlo da fenomeni di criminalità mafiosa presente nel settore. 

 

 FLAI, FAI e UILA hanno da tempo richiesto all’Assessore On.le Lo Monte e agli Armatori un tavolo di confronto che affronti i punti nodali del settore, ma a tutt’oggi sistematicamente hanno eluso ogni confronto.

 

Le scriventi Segreterie nel ritenere non più differibile un confronto che definisca una politica regionale che renda competitivo il settore nel quadro di una sostenibilità e rinnovabilità produttiva delle risorse ambientali che faccia della innovazione di prodotto e di processo una scelta radicale.

 

In questo ambito è opportuno che la regione si dia una legge-quadro che  in sintonia con gli indirizzi nazionali e le Direttive della U.E., riordini l’intera governance del settore, con norme idonee a tutelare l’ambiente marino e crei le condizioni di convenienza per tutti i soggetti che hanno scelto questo settore come luogo di lavoro, di ricerca, di investimenti.

 

In questo contesto FLAI, FAI e UILA ritengono doveroso evidenziare alcune questioni irrisolte e chiedono al Governo e agli Armatori di affrontare con urgenza ed attorno alle quali, sin da subito, chiamano la categoria alla mobilitazione.

 

 

RINNOVO CONTRATTI DI MARINERIA.

 

Il nuovo CCNL per il settore sottoscritto tra le parti in data 08/03/2005 prevede tra gli altri obblighi quello di pervenire alla stipula di contratti per ogni singola marineria.

 

Strumenti essenziali per la tutela anche economica dei lavoratori, gravemente colpiti dalla crisi, il sindacato chiede la rapida apertura delle trattative, diffidando i soggetti pubblici dal concedere qualsiasi beneficio legato alla stipula dei contratti.

 

RIFORMA DELLA PREVIDENZA E DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI

 

E’ indispensabile, nell’ambito del riordino del sistema previdenziale prevedere un sistema contributivo e pensionistico che dia ai lavoratori della pesca la possibilità di avere una pensione decente e di potere usufruire della previdenza complementare.

 

Urgente diventa il riordino degli ammortizzatori sociali al fine di prevedere per tutti i lavoratori della pesca la possibilità di usufruire della indennità di disoccupazione, della cassa integrazione, della maternità, etc… come hanno tutti gli altri lavoratori del comparto agro-alimentare.

 

SICUREZZA DEI LAVORATORI A BORDO DEI PESCHERECCI.

 

Piena ed effettiva applicazione dei decreti legislativi n. 298 e 271 del 1999, riguardanti la sicurezza dei lavoratori che operano sui natanti da pesca.

 

Costituzione, presso le capitanerie di porto, delle previste commissioni di vigilanza onde permettere i necessari controlli.

 

Predisposizioni di momenti formativi ed informativi dei lavoratori del mare, sulle materie riguardanti la sicurezza.

 

Copertura finanziaria della Legge Regionale a sostegno delle famiglie di lavoratori della pesca morti in mare;

 

 

FERMO BIOLOGICO O INTERRUZIONE TECNICA DI PESCA.

 

·        Immediato pagamento delle indennità di fermo per il 2004.

Indennità liquidata in tutta Italia ad eccezione della Regione Sicilia, dove inspiegabilmente non è stata data in materia alcuna disposizione, così aggravando ulteriormente le condizioni economiche degli addetti.

 

·        Programmare e determinare le condizioni affinché il fermo per gli anni 2005 e 2006 venga erogato con tempestività.

 

 

CARO GASOLIO.

 

La quotazione attuale del carburante, (triplicato nel corso degli ultimi 3 anni) per l’incidenza notevole della voce sui costi totali, oltre ad aggravare la situazione economica della gestione dei natanti, si ripercuote sui lavoratori riducendone fortemente il reddito.

 

Il sindacato ritiene importante che a tal fine:

 

a)       Si superi la logica dell’intervento risarcitorio, per altro risibile, privilegiando le misure di carattere preventivo. Il fondo di solidarietà istituito  con il D. L.vo 27/05/05 n. 100 consente di estendere il sostegno pubblico ai premi assicurativi anche ai fattori e mezzi di produzione, tra i quali rientra il costo del carburante.

 

b)      Si liberalizzino le fonti di approvvigionamento del gasolio per i pescherecci, ivi compresa la possibilità di ricorrere al rifornimento tramite autobotti.

 

c)      Si modifichi il titolo del contributo nel senso di inquadrarlo come sostegno al trasporto del mezzo di lavoro dal porto di attracco del motopesca ai banchi di pesca.

 

d)      Trasparenza sul montante di riferimento delle ripartizioni da effettuarsi solamente sulle fatture e non su irrituali  fogli volanti.

 

Attorno alla suddetta piattaforma, che oltre all’Assessore competente, viene inviata per conoscenza al Governo della Regione; FLAI, FAI  e UILA; oltre a proclamare lo stato di agitazione della categoria; preannunciano che in caso di ulteriori silenzi istituzionali, verranno attivate una serie di iniziative di lotta, di cui la prima è programmata per il 22 Luglio con sit-in a Palermo innanzi l’Assessorato alla Cooperazione e Pesca.

 

Palermo, 06/07/2005      

 

 

FAI-CISL

FLAI-CGIL   UILA-UIL
(F. SCATA’) (S. LO BALBO)    (G. PENSABENE)