Sciopero forestali: oltre 10 mila in corteo a Palermo


 


04 maggio 2005 - 12:12:00

Sciopero forestali: oltre 10 mila in corteo a Palermo

 

Palermo, 4 maggio- Un corteo di oltre 10 mila forestali si sta svolgendo a Palermo per protestare per la mancata riforma del settore,  la mancata applicazione del contratto di lavoro 2002-2005, l’insufficienza dei finanziamenti per completare i lavori  forestali di quest’anno. Altri pulman carichi di lavoratori sono in arrivo dalle province. La manifestazione, organizzata da Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil regionali, è aperta da decine di gonfaloni dei comuni interni e montani e da altrettanti sindaci in fascia tricolore delle aree a maggior concentrazione di forestali. Il corteo e’ diretto verso piazza Indipendenza dove si terranno i comizi dei segretari generali regionali dei tre sindacati organizzatori.


 

 

 

04 maggio 2005 - 12:48:00

Sicilia -  corteo di 15 mila a Palermo Tripi (FLAI CGIL) in piazza la Sicilia reale con i problemi reali

 

Palermo, 4 maggio - Con l’arrivo di decine di altri pulmann, si e’ via via gonfiato a Palermo fino ad arrivare a quota 15 mila il corteo dei forestali siciliani. La manifestazione ha percorso corso Vittorio Emanuele ed e’ giunta davanti il palazzo della Presidenza della Regione. “Qui- ha detto il segretario generale della Flai Cgil siciliana, Italo Tripi ad una piazza gremita- c’e’ la Sicilia reale, che non e’ quella virtuale che il presidente Cuffaro ha illustrato ieri nella trasmissione Ballarò. Ci sono i problemi della Sicilia- ha aggiunto- che sono problemi di occupazione, reddito, ambiente, ammortizzatori sociali, legalità”. Il segretario della Flai Cgil ha inoltre sostenuto di non comprendere “perche’ il governo regionale alla data odierna sia sfuggito al confronto sulle questioni che poniamo e che sono la riforma della forestazione, l’applicazione alla categoria del contratto nazionale di lavoro, i finanziamenti per l’anno in corso. Il sindacato- ha sottolineato- respinge l’idea di precarizzare questa componente del mondo del lavoro e chiede che si esca dalla   concezione assistenziale del lavoro forestale che ha in qui prevalso”.


 

 

 

04 maggio 2005 - 20:00:00

Cuffaro incontra i sindacati in serata lavoratori ancora in piazza 

 

Palermo, 4 maggio- Questa sera stessa il presidente della regione Cuffaro incontrerà i sindacati dei forestali Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil. La decisione, resa nota dalla Cgil,  è giunta dopo una giornata di protesta che ha visto lo sciopero generale regionale della categoria, 15 mila forestali sfilare in corteo per le strade di Palermo, un incontro con l’assessore regionale all’agricoltura ritenuto dai sindacati dagli esiti insoddisfacenti, un presidio di migliaia di lavoratori  davanti palazzo d’Orleans  ancora in corso con alle 20 ancora  migliaia di lavoratori in piazza. Flai, Fai e Uila non hanno peraltro lasciato per ore palazzo d’Orleans, sgomberando il campo solo dopo la disponibilità all’incontro data da Cuffaro. Un’assemblea si e’ svolta in serata a piazza Indipendenza.  “E’ un incontro interlocutorio- afferma il segretario della Flai Cgil, Italo Tripi- nel corso del quale ci auguriamo che ci vengano date quelle garanzie che l’assessore non ha dato perchè possono venire solo dal presidente della Regione”.


 

 

 

 

 

 05 maggio 2005 - 18:00:00

 

Tripi (CGIL), positiva delibera della giunta ora vigileremo perché si vada avanti con riforma
 

  “Come sempre la lotta paga”: lo dice Italo Tripi, segretario generale della Flai Cgil siciliana, commentando la delibera della giunta regionale che recepisce in Sicilia il contratto nazionale di lavoro dei forestali  e da’ mandato all’assessore all’agricoltura di procedere con gli avviamenti al lavoro in attesa delle variazioni di bilancio e di aprire la trattativa per la riforma della forestazione. “Stupisce che per avere questi atti- aggiunge Tripi- siano dovuti venire 15 mila lavoratori da tutta la Sicilia, provocando gravi disagi alla citta’”. Tripi dice anche che “l’assessore Leontini si e’ adoperato questa volta in maniera costruttiva a differenza del suo predecessore Castiglione. Si tratta ora di vigilare- conclude- affinché la trattativa sulla riforma vada avanti proficuamente”.

 

 

24 giugno 2005 -

 

                                               

 

 

CONTRATTI:  SICILIA, SIGLATO INTEGRATIVO PER 200 DIPENDENTI DELL’ASSOCIAZIONE ALLEVATORI

 

 E’ stato siglato dai sindacati dell’agroindustria e dall’associazione regionale degli allevatori il contratto integrativo per i 200 dipendenti dell’azienda in Sicilia. L’accordo, il primo su scala nazionale in relazione all’ultimo contratto nazionale di categoria, prevede l’introduzione di un premio di risultato, che parte da un minimo annuo di 800 euro a regime. Prevista anche una “una tantum” di 400 euro lordi per il periodo di vuoto contrattuale. “E’ un contratto importante- commenta Salvatore Lo Balbo, della segreteria regionale della Flai Cgil- perche’ con aumenti non legati all’inflazione ma alla produttivita’, applica per la prima volta nel settore l’accordo del luglio ‘93”. Secondo l’esponente della Flai “anche questo accordo puo’ contribuire a rilanciare il ruolo di un’associazione  che puo’ svolgere una importante funzione a sostegno della zootecnia”. L’intesa firmata prevede anche per il personale percorsi formativi e conferma il sistema della banca delle ore con adesione volontaria.

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19 luglio 2005 -

PESCA: VENERDI’ A PALERMO MANIFESTAZIONE DI PESCATORI

I SINDACATI: “SETTORE TRASCURATO DALLA REGIONE”

 

Palermo, 19 luglio- Un sit- in di pescatori alle dipendenze dei vari armatori delle marinerie della Sicilia  si terra’ venerdi’ 22  davanti l’assessorato regionale alla cooperazione e  pesca, a partire dalle 9.30. La protesta e’ organizzata dai sindacati di categoria Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil,  a sostegno di una piattaforma presentata al governo regionale per il rilancio del settore e il miglioramento delle condizioni di questa categoria. I sindacati chiedono una legge quadro in sintonia con le norme Ue “per governare il comparto, tutelando l’ambiente marino e creando al contempo condizioni di convenienza per chi ha scelto di operarvi”. Tra i problemi sollevati “l’inesistente rete di mercati ittici che determina clandestinita’ economica e non crea le condizioni per rendere il settore  competitivo e libero dalla presenza  della mafia” . Inoltre le questioni del rinnovo dei contratti delle singole marinerie, la riforma della previdenza e degli ammortizzatori sociali, l’applicazione delle norme sulla sicurezza nei pescherecci, il caro gasolio “che si ripercuote sui lavoratori riducendone il reddito”. I sindacati chiedono infine l’erogazione delle indennita’ di fermo biologico per il 2004.”I dipendenti del settore pesca- dice Salvatore Lo Balbo, della segreteria regionale della Flai Cgil- sono in Sicilia 13 mila, facendo della regione la prima d’Italia per numero di addetti e fatturato. Riteniamo dunque – aggiunge- che la pesca meriti attenzione, contrariamente a quanto fa il governo regionale che e’ riuscito a creare un clima diffuso di sfiducia che penalizza ulteriormente i lavoratori dipendenti”.

 

 

 

 

 

 

20 luglio 2005 -

CONTRATTI: VENERDI’ SCIOPERO DI 8 ORE DEGLI ADDETTI ALL’INDUSTRIA AGRO- ALIMENTARE

 

Palermo, 20 luglio- Si fermeranno venerdi’ 22 per 8 ore, in Sicilia, i dipendenti dell’industria agro- alimentare. Dalla Vini Corvo, alla Latte Sole, dalle aziende del gruppo Parmalat ai pastifici, dalla Galbani all’Enichen alle acque minerali, i lavoratori del settore -  tremila in tutta l’isola distribuiti in un centinaio di aziende -  incroceranno le braccia per chiedere il rinnovo del biennio economico del contratto nazionale di categoria. La protesta, su scala nazionale, e’ stata indetta da Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil. “Riteniamo – dice Salvatore Lo Balbo, della segreteria della Flai Cgil siciliana- la proposta di Federalimentari provocatoria. Ci prospettano- specifica- un aumento mensile di 63 euro contro la richiesta sindacale di 106 euro. Cioe’ – conclude- vorrebbero chiudere con appena un 3,2% di aumento, quando per gli statali si e’ raggiunto il 5,9%”.

 

 

 

 

 

22 luglio 2005

AGRO- ALIMENTARE: DOMANI IN SICILIA PROTESTE DI PESCATORI, LAVORATORI DELL’INDUSTRIA AGRO ALIMENTARE E DELL’ESA

 

Palermo, 21 luglio- Fibrillazione nel settore agro –alimentare siciliano. Tre diverse inziative di protesta, organizzate dai sindacati di categoria di Cgil Cisl e Uil,  si svolgeranno infatti domani a Palermo, coinvolgendo il settore pesca, l’industria agro alimentare, l’ente di sviluppo agricolo. I dipendenti dell’industria agro- alimentare, tremila nell’isola per un centinatio di aziende (dai pastifici, alle aziende vinicole, dalle acque minerali, alla Galbani e all’Enichen) , sciopereranno 8 ore per chiedere il rinnovo del biennio economico del contratto nazionale di categoria. “La trattativa- spiega Salvatore Lo Balbo, segretario della Flai Cgil- si e’ arenata sulla proposta di Federalimentari di 63 euro di aumento, contro i 103 che chiede il sindacato”. Sciopero sempre domani anche dei 600 addetti dell’Esa all’assistenza all’industria agroalimentare, gli ex trattoristi, che terranno anche un sit- in a partire dalle 9.30 davanti la sede dell’assessorato regionale all’agricoltura e foreste. Non decolla infatti l’accordo dello scorso marzo che istituisce il servizio e in piu’ questo personale da giugno e’ dislocato presso gli enti locali senza retribuzione. Protestano domani anche i pescatori lavoratori dipendenti di tutte le marinerie siciliane, che si sono dati appuntamento alle 9.30 davanti l’assessorato regionale alla cooperazione e pesca per una manifestazione. Chiedono l’erogazione del fermo biologico del 2004 e l’apertura di un confronto si una piattaforma elaborata da Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, per il rilancio del settore. “Ci vuole- dice Lo Balbo- quel governo della pesca che finora e’ mancato con la creazione di condizioni di convenienza per chi vi opera e il rispetto dell’ambiente marino e delle normative Ue in materia”. Tra i problemi della pesca, secondo i sindacati, il caro gasolio che si ripercuote sui salari dei pescatori, l’inesistenza di una rete di mercati ittici che crea  e favorisce la clandestinita’ economica e l’illegalita’, le questioni relative alla sicurezza, alla previdenza, agli ammortizzatori sociali. “I dipendenti del settore pesca- osserva Lo Balbo- sono in Sicilia 13 mila: il governo regionale deve adesso invertire la rotta del completo disinteresse e ricreare quel clima di fiducia nella categoria che e’ venuto meno”.

 

 

 

 

22 luglio 2005 - 10:58:00

IN SICILIA HA SCIOPERATO IL 50% DEI DIPENDENTI DELL’INDUSTRIA AGROALIMENTARE

Palermo, 22 luglio- Oltre il 50 % dei dipendenti dell’industria agro alimentare siciliana ha scioperato oggi nell’ambito della giornata  nazionale di protesta decisa da Fai Cisl, Flai Cgil , Uila Uil per il rinnovo del biennio economico del contratto di lavoro del settore. Nell’isola i lavoratori interessati al rinnovo sono 3.000. L’adesione, informa una nota della Flai siciliana, è stata massiccia nel settore delle acque minerali (Fontalba, Geraci, Ambra, Pozzillo nelle province di Messina, Catania, Palermo), dove ha incrociato le braccia il 100% dei lavoratori. Impianti fermi  anche alla Latte Sole di  Catania e Ragusa e alla Heineken di Messina. Alta partecipazione anche nel settore vitivinicolo con il 70% di astensioni alla Vini Corvo (Palermo). E ancora, adesione del 40% alla Galbani ( a Catania si e’ giunti al 100% e a Giardini Naxos, Messina, al 50%), presente in Sicilia con la distribuzione, del 30% alla Latte Puccio  e al pastificio Castagna di Palermo. Nella provincia di Trapani lo sciopero ha coinvolto il 50% dei dipendenti dell’industria conserviera Castiglione, il 50% di quelli del pastificio Poiatti e delle azienda vinicole Florio  e Pellegrino. A Catania, inoltre, si e’ fermato il 40% del personale della Coca Cola, il 40%  di quellio della Tomarchio, l’80% dei dipendenti di “Specialità siciliane”. Adesione massiccia anche nelle cantine sociali nelle quali si applica il contratto della cooperazione e industria. Hanno detto inoltre sì alla protesta, benché in cassa integrazione, i lavoratori del pastificio Ceccato di Enna. “La partecipazione- commenta Salvatore Lo Balbo, segretario regionale Flai- dimostra quanto sia sentito lo sciopero e l’adesione  alta alla piattaforma dei sindacati. Riteniamo la proposta di Federalimentari di aumenti di 63 euro mensili- aggiunge-  del tutto provocatoria a fronte della nostra richiesta di 106 euro. Nel pubblico impiego il governo si è spinto al 5, 9%- sottolinea-   mentre Federalimentari vorrebbe attestarsi al 3,2% e noi riteniamo questa percentuale inaccettabile”.

 

 

 

 

 

22 luglio 2005

PESCA: SINDACATI, ASSESSORE REGIONALE DISERTA INCONTRO

“SE MANCHERANNO RISPOSTE SI VA ALLO SCIOPERO DELLA CATEGORIA”

 

Palermo, 22 luglio- Entro luglio  ai pescatori siciliani dovrebbe essere corrisposta l’indennità di fermo biologico per il 2004. A illustrare ai sindacati Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil, le intenzioni dell’assessorato regionale alla cooperazione e pesca e’ stato il capo di gabinetto Gaetano Tirrito, che ha incontrato una delegazione sindacale mentre era in corso un  sit – in della categoria. All’incontro non ha partecipato l’assessore  Carmelo Lo Monte, criticato per questo dai sindacati che  intendevano illustrargli la loro piattaforma per il rilancio del settore pesca. “Ancora una volta- dicono  i segretari di Flai, Fai e Uila,  Salvatore Lo Balbo, Filippo Paratore e  Tommaso Maccaddino- l’assessore Lo Monte dà dimostrazione di quanto sottovaluti i problemi della pesca, rispetto ai quali conferma la latitanza del governo regionale. Se continueremo a non avere risposte- aggiungono-mobiliteremo la categoria indicendo uno sciopero regionale”. I pescatori alle dipendenze degli armatori nelle marinerie siciliane sono 13 mila. Le questioni sollevate dai sindacati di categoria riguardano i salari, la previdenza, gli ammortizzatori sociali e la necessità di sostenere il  rilancio del settore nel quadro del rispetto dell’ambiente marino e delle normative Ue in materia.

 

 

 

 

 

28 luglio 2005

COMUNICATO STAMPA

In merito alle notizie di stampa relative ad riunioni di tavoli politici a livello regionale sul consorzio n 10 di Lentini, CGIL CISL UIL, Flai Cgil- FAI CISL-UILA UIL denunciano il goffo tentativo da parte di ambienti politici di volere strumentalizzare i reali problemi che il Consorzio sta attraversando . Non ci stancheremo di denunciare per l’ennesima volta, che sulla situazione drammatica in cui versa il nostro Consorzio così come tutti gli altri in Sicilia, la responsabilità politica principale è del Governo della Regione .A distanza di circa 10 anni, infatti non ha provveduto ad applicare la legge fatta dalla Regione stessa ed in particolare la democratizzazione dei Consorzi, mantenendo gli  stessi di fatto come centri di potere clientelari da gestire centralmente con l’invio sistematico di Commissari o Amministratori provvisori che rispondono agli Assessori Regionali di turno e  mortificando così  l’autonomia del territorio .Ciò è stato possibile per un accordo tacito tra il Governo della Regione che trae un indubbio vantaggio politico e le Organizzazioni Datoriali Agricole ( Coldiretti, Cia e Upa)  le cui pesanti responsabilità non possono essere nascoste, perché continuano ad illudersi di potere continuare ad usufruire di servizi a costi molto modesti. Così come non vanno sottaciuti le grandi responsabilità riferite all’Amministrazione e Direzione vera propria del Consorzio in capo al Direttore che sono praticamente  inamovibili nei loro ruoli. Tutta questa situazione viene pagata a caro prezzo non solo dai lavoratori dipendenti   sul piano economico e il mancato rispetto della loro professionalità e dignità personale, ma anche da parte di tutte quelle aziende che non riescono ad avere servizi degni di questo nome. In questo quadro drammatico anziché individuare le responsabilità gestionali ed amministrative anche per eventuali revoca degli incarichi qualcuno fa circolare l’ipotesi che bisogna unificare il Consorzio 9(Catania) e Consorzio 10. Rivendichiamo ancora una volta un serio piano industriale di rilancio del Consorzio, contrattato alla luce del sole con il sindacato e le forze sociali con l’obbiettivo di creare una moderna efficiente ed efficace azienda al servizio delle aziende agricole del territorio, nessuno pensi di distruggere un patrimonio di professionalità, il sindacato si opporrà con tutte le armi a disposizione, perché Cgil Cisl e Uil con Flai – Fai - Uila, saranno come sempre alla testa dei lavoratori. Ci auguriamo che quanto prima si arrivi ad una ipotesi di rilancio e riforma dei Consorzi da parte della Regione Siciliana. Noi come sempre siamo pronti insieme ai lavoratori a fare la nostra parte.

Siracusa il 28\luglio 2005                                                                  Cgil Cisl Uil Siracusa

                                                                                                       Flai Cgil  Fai Cisl  Uila Uil

 

COMUNICATO STAMPA

 

AGRICOLTURA: SINDACATI, SOTTOSALARIO E SOMMERSO NEL 50% DEI CASI

A CATANIA SI DISCUTE DEL RINNOVO DEI CONTRATTI DI SETTORE

Catania, 9 sett- Almeno il 50% dei 160 mila addetti ai settori agricolo e forestale in Sicilia vive una condizione di sottosalario. E ad una giornata  di lavoro regolarmente dichiarata ne corrisponde un’altra in nero, rendendo “sommersa” di fatto la metà delle attività. La denuncia e’ scaturita dall’attivo regionale del comparto, organizzato a Catania da Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil siciliane per discutere delle piattaforme per il rinnovo dei contratti agricolo, forestale e della cooperazione agricola, che puntano a incrementi salariali del 7%. “Sono questi – ha sottolineato il coordinatore regionale Flai Salvatore LoBalbo nella relazione introduttiva- gli scogli che dovremo superare in una regione che vive una diabolica alleanza di pubblico e privato nell’evadere i contratti di lavoro”. Lo Balbo ha citato il caso dei forestali, ai quali la regione siciliana non applica ancora l’ultimo contratto di categoria, “nonostante le intese raggiunte in merito col sindacato”. Le piattaforme in discussione oltre al recupero salariale “che – ha specificato Lo Balbo-  deve unire il recupero sul tasso di inflazione a quello legato alla maggiore produttività registrata nel comparto”, prevedono la fissazione dei salari minimi in sede nazionale e l’unificazione di operai e impiegati nel settore agricolo. Il dibattito nel territorio precede la riunione per l’approvazione delle piattaforme che si terrà il 22 settembre a Roma.