PROPOSTE PER IL RIORDINO
DEL SERVIZIO DI MECCANIZZAZIONE AGRICOLA DELL’ESA
Lo stato comatoso in cui versa l’ESA, per responsabilità della mancata
volontà riformatrice dei Governi regionali che nel tempo si sono
avvicendati, ha tra l’altro comportato, e in particolar modo nel
corrente anno, una crisi profonda del servizio di meccanizzazione
agricola.
Allo stato attuale il servizio pur essendo ancora richiesto dalle
aziende agricole non svolge l’ attività per cui esso è istituzionalmente
preposto. Le cause di tale
situazione sono molteplici ma tutte riconducibili alla inefficiente
gestione ed organizzazione del servizio.
Per il sindacato, la riforma dell’ESA non è più rinviabile. Da tempo si
propone una riforma dell’ente, in grado di fornire servizi ed assistenza
tecnica al sistema agro industriale della regione, anche alla luce dei
processi di trasformazione in atto nel settore. Nell’auspicio che il
governo della Regione compia la svolta proponendo una valida riforma,
proponiamo per l’immediato una riorganizzazione del servizio di
meccanizzazione agricola, tale da garantire sia i tradizionali servizi
che quelli innovativi, all’insegna della produttività, dell’efficienza e
dell’efficacia utilizzando a tempo pieno le professionalità in atto
esistenti.
Le politiche rivendicative delle Segreterie Reg.li di FLAI, FAI e UILA,
attraverso la riforma e l’immediata riorganizzazione dell’attività di
meccanizzazione, perseguono due obiettivi fondamentali:
1. Carichi
di lavoro in grado di assorbire il personale attraverso il rilancio e la
ristrutturazione del servizio di meccanizzazione agricola;
2. Stabilità
occupazionale di tutti i lavoratori stagionali facendo leva sulla
varietà e tipicità della agricoltura siciliana che, protraendosi per
tutto l’anno, è in grado di assicurare occupazione continua.
L’agricoltura siciliana ha subito significative trasformazioni nel
corso degli anni che rendono obsoleto il servizio così come oggi è
offerto. Questa è la causa della crisi della meccanizzazione agricola
Esa. I sindacati reputano della massima urgenza e non più rinviabile il
rinnovo del parco macchine, attrezzi ed impianti attraverso
l’acquisizione di nuovi mezzi agricoli tecnologicamente avanzati e
adeguati alle incombenze odierne..
Il servizio della meccanizzazione agricola, in aggiunta alle attività
tradizionali dovrà offrire nuovi servizi alle aziende, come il trasporto
del prodotto raccolto, la gestione e conservazione dello stesso fino
alla vendita.
In sintesi si propone:
1. Attività
tradizionale con un parco mezzi più adeguato e moderno.
2. Attività
di supporto alle produzioni proprie della agricoltura trasformata
(ortive, vigneto, uliveto, biologico, etc.)
3. Gestione
e miglioramento dei beni demaniali (borghi rurali, strade rurali ecc.);
4. a)
Servizi di assistenza dei beni agricoli sequestrati alla criminalità, in
sinergia con quanti operano già nel settore (Cooperative, Associazioni,
Comunità).
b) Interventi a tutela
dei beni ambientali e paesaggistici.
PRIMO
PUNTO:
Mantenimento e potenziamento della attività conto terzi, attraverso la
stipula di contratti di servizio con dei canoni compatibili alla
situazione economica del settore. Inoltre il servizio potrà realizzare
interventi di salvaguardia e di bonifica del territorio in sinergia con
i consorzi di bonifica, in virtù della L.R. N.45 del 1995,
(realizzazione laghetti e invasi collinari, interventi a salvaguardia e
tutela del territorio), esecuzione di lavori di protezione civile in
caso di calamità naturali.
Potranno essere messi in atto tecniche per il risparmio dell’acqua per
uso irriguo.
SECONDO PUNTO:
Il servizio si dovrà dotare di macchine agricole innovative in grado di
soddisfare le esigenze di una agricoltura che sempre più richiede mezzi
ad elevati standard qualificati, contraddistinti dalle innovazioni
tecnologiche più recenti. L’introduzione delle nuove tecnologie
applicate ai mezzi agricoli consente in particolare di perseguire gli
obiettivi legati alla esigenza di ridurre i costi di produzione, di
aumentare la produttività del lavoro e la qualità dei prodotti, di
incrementare le quantità delle produzioni e favorire l’introduzione di
colture alternative, di aumentare la sicurezza e la salute degli addetti
ed infine ma non ultimo aspetto significativo, proteggere l’ambiente
agricolo e rurale, considerato patrimonio di particolare interesse e
valore per l’intera collettività.
Coerentemente con gli obiettivi generali della politica agricola
dell’U.E., un Servizio di Meccanizzazione Agricola, al passo con le
esigenze di cui sopra ed in sintonia con i moderni concetti di
agricoltura sostenibile, deve promuovere interventi diretti a favorire
la razionalizzazione e lo sviluppo della meccanizzazione nei vari
comparti agricoli del territorio.
TERZO PUNTO:
Il
servizio, così come prevede la L. R. n.16 del 98, (da rivedere) dovrà,
attraverso apposite convenzioni con gli enti competenti o attraverso
gare d’appalto attuare programmi organici di intervento e di
manutenzione a supporto di attività agricole .Potrà fornire prestazioni
per manifestazioni sia all’aperto che al chiuso, quali mostre e fiere.
Potrà ,inoltre, realizzare sentieri per la fruibilità di beni demaniali
di particolare pregio. Ecc..
QUARTO PUNTO:
Manutenzione di aziende agricole, provenienti da beni sequestrati alla
criminalità organizzata,per impedirne il deterioramento in attesa della
confisca e del successivo affidamento.
I punti proposti in questo documento ai quali altri se ne possono
aggiungere, sono esemplificativi dei settori nei quali potrebbe essere
utilizzata l’attività e la professionalità dei lavoratori oggi impegnati
nel servizio di meccanizzazione ESA.
In questo quadro è sicuramente possibile garantire la riqualificazione
ed il passaggio a tempo indeterminato dei lavoratori stagionali
dell’ESA, tanto più che il servizio dovrà avere carattere
imprenditoriale e potrà fare ricorso, per l’ammodernamento del parco
degli automezzi ai fondi del porSicilia.
In conclusione, possiamo affermare che gli interventi che il servizio
può svolgere sono molteplici e sono spalmabili nell’arco dell’intero
anno. Condizione fondamentale è il superamento di tutti i passaggi
burocratici a cui oggi è soggetto il servizio, garantendo celerità
nei finanziamenti dalla Regione e gestione manageriale.
La proposta dei sindacati per essere credibile deve poter contare sulla
volontà politica del governo regionale di attuarla,volontà che fino ad
oggi non c’è stata.
I lavoratori si batteranno per imporre una svolta.
documento approvato all’unanimità
dalla assemblea dei lavoratori della meccanizzazione agricola ESA
il 10
dicembre 2003