Quel mattino d'estate
per mano con te,
nonno,
camminando sulla via selciata,
tu ed io,
le mie tante domande.
Poi la fine della strada,
il bosco misterioso e magico
abitato da fate e da gnomi...
la prima volta che vedevo il bosco.
Il profumo del fieno,
il canto dei braccianti
che si spegneva a mezzogiorno,
all'ora del pranzo.
I miei anni:
meno di due.
Le mie emozioni:
limpide immagini
dal sapore ineffabile.
Ci fossero ancora,
nonno,
gli gnomi a ricomporre i cocci
di una vita scardinata;
le fate del bosco a ricucire
con la bacchetta magica
quello strappo del tempo
che ci divise per l'eternità .
Ermanno Raso