FAI-CISL, FLAI-CGIL, UILA-UIL
Segreterie Regionali della Sicilia
Proposte ed indirizzi per il rilancio
Premessa
Non si tratta di produrre nuova legislazione, ma di applicare quella già
esistente e rivisitarla attraverso una serie di provvedimenti che diano
certezze, individuino competenze e responsabilità ed abbiano la capacità
di stimolare la crescita economica come la promozione civile e culturale
sia delle popolazioni interessate sia di quanti, ai vari livelli,
direttamente o indirettamente vi operano.
In particolare si ritiene opportuno:
Questione centrale è avere progetti e finanziamenti finalizzati alla
estensione delle aree interessate.
Un piano pluriennale di estensione della superficie non inferiore al 10%
annuo; di ricostituzione e rinaturalizzazione dei boschi degradati o
abbandonati, sorretto da snelle procedure di acquisizione, può portarci
nel quinquennio 2003-2008 ad aumentare di circa 90.000 ha la superficie
interessata, pari a +56% del “Sistema”, con un investimento complessivo
stimato in circa 150 milioni di Euro.
Promuovere queste azioni vuol dire mettere in moto un sistema virtuoso
di tutela, diretto a recuperare pezzi del
territorio siciliano oggi prevalentemente abbandonato e coltivato male
(nel decennio 1990/2000 si è registrata una contrazione della SAU del
meno 21%), ed aggravato da fenomeni come desertificazione e dissesti che
rischiano ormai di essere irreversibili.
Le competenze assegnate a diversi Assessorati e Uffici, vanno ricondotti
a capo di un coordinamento che porti ad unicità di intenti e di
indirizzo, anche attraverso una
riforma istituzionale che assicuri il governo unitario di tutte le
questioni ambientali e forestali.
Per FAI – FLAI e UILA occorre, invece, distinguere tra fasi di indirizzo
e tutela e fasi gestionali.
Alla Direzione Foreste, vanno attribuiti compiti di programmazione,
controllo, e vigilanza anche sull’applicazione della Legislazione
sociale, nonché gestione del Corpo Forestale.
All’ Azienda Foreste vanno, invece, compiti esecutivi e la gestione di
tutte le risorse umane.
Processo che va accelerato per fare chiarezza e rendere efficiente un
settore dove molti sono i soggetti che, a
vario titolo vi rientrano: Direzione Foreste ed Azienda Foreste con i
loro Uffici Periferici; Enti Parco; Comuni; Province; Associazioni
Ambientaliste; Associazioni di Volontariato; ESA; Consorzi di Bonifica;
ENEL; Protezione Civile;
Privati.
Molti di essi operano in assoluto isolamento, come se non lavorassero in
un settore dove vigono le
stesse conoscenze scientifiche, le stesse regole colturali, le stesse
professionalità, lo stesso contratto di lavoro.
III) INDIVIDUAZIONE DELLE FONTI DI REPERIMENTO DELLE RISORSE PUBBLICHE E
PRIVATE.
Prendere atto della diversificazione delle fonti finanziarie, vuol dire
allargare la platea dei soggetti come dei canali di investimento. In
atto le risorse che vengono utilizzate sono di provenienza Europea,
Nazionale, Regionale, degli Enti Locali e dei Privati.
Pertanto non è solo il bilancio della Regione che concorre a determinare
gli investimenti ! e non sono soltanto gli Uffici Periferici
dell’Amministrazione Forestale ad
esserne i soggetti gestori. Esistono, dunque le condizioni per
sviluppare una sana e corretta sinergia tra le fonti finanziarie ed
integrare il sistema economico forestale con l’economia della Regione.
Considerando la pluralità delle fonti delle risorse si propone:
la costituzione di una “CABINA DI REGIA” per il monitoraggio di tutte le risorse che vengono utilizzate dai diversi soggetti in Sicilia, al fine di avere certezza sulle somme a disposizione, sul loro utilizzo e sulla loro spesa. Ciò è funzionale ad una programmazione pluriennale degli investimenti e per assicurare al “Sistema”, il rispetto delle fasi colturali.
IV) RIDEFINIZIONE DELLA STRUTTURA GESTIONALE.
Per promuovere le attività dovranno essere dotati di budget finanziari
assegnati per obiettivi di esercizio e su parametri regionali; ed
adeguati per garantire l’autosufficienza produttiva (dal seme alla
pianta) e qualificati servizi (dai lavoratori ai cittadini).
A dette risorse vanno aggiunti i proventi realizzati dalla produzione e
vendita di beni e servizi già previsti dalla legislazione attuale come
per quelli da istituire.
Per tale scopo, si procederà ove occorra, ad esitare tutti gli atti
amministrativi necessari.
Ciò consentirà ai DISTRETTI di accreditarsi come soggetti primari nei
processi di produzione biologica e di tracciabilità dei prodotti; e nei
quali vanno, altresì, coinvolti tutti gli altri soggetti interessati al
“Sistema”.
V) POLITICA DI VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE.
· sul
potenziamento della stabilità
· sul
riconoscimento della professionalità
· sulla
tutela dei diritti sociali, economici e contrattuali
Ovviamente la cornice progettuale, finanziaria e gestionale, quale
strumento di governo del settore, per l’esperienza maturata in questi
anni rimane la condizione preliminare e necessaria per supportare le
seguenti proposte relative agli addetti:
Detta corsia dovrà essere utile ai fini dell’avviamento al lavoro.
Tale strumento potrà essere utilizzato anche dagli altri soggetti
rientranti nel sistema che pertanto vi potranno attingere per il
fabbisogno delle risorse umane occorrenti.
B) Al
fine di traguardare i nuovi ed irrinunciabili obiettivi con i quali i
DISTRETTI FORESTALI saranno chiamati a
misurarsi si ritiene necessario istituire un’area
di impiegati agricoli, ai quali applicare il CCNL di categoria parte
impiegati.
C) Estensione
del periodo di attività antincendio da aprile a ottobre.
D) La
graduatoria unica prevista in ogni distretto dall’art. 49 L.R. 16/96 e
delle successive integrazioni per effetto di sentenze, o
delibere Commissioni MOA – va considerata ad esaurimento e valida sia
per lo scorrimento verso le fasce di garanzia superiore tramite il
turn-over, sia ai fini degli avviamenti.
In essa andranno inseriti quei lavoratori avviati dalle stesse
Commissioni ex art. 55 L.R. 16/96 nella vigenza della stessa legge.
E) Le
graduatorie ex L.R. 16/96 verranno rivisitate al fine di una verifica:
dei lavoratori che operano stabilmente nel settore; per il recupero di
coloro che hanno presentato le istanze in ritardo; ed infine per
l’inserimento di quanti, per motivi temporali obiettivi, non siano
entrati nelle medesime
graduatorie.
In questa ipotesi verranno reinseriti in coda alla stessa.
Per le graduatorie andranno specificate con chiarezza le condizioni che
ne rendano incompatibile la
permanenza.
Va prevista l’applicazione automatica del turn-over.
Per i distretti forestali in cui si dovessero esaurire le graduatorie ex
art. 49 e quelli di cui al comma 4 art. 59: occorrerà individuare
procedure per determinare la rimodulazione dei contingenti.
F) Il
turno minimo di lavoro da determinare in 78 giornate effettive.
G) Infine
il coordinamento delle risorse finanziarie e di tutti i soggetti
interessati nel “Sistema” apre spazi per una contrattazione finalizzata
a determinare l’ampliamento dei contingenti OTI, 151nisti e 101nisti.
Nel rispetto, comunque, di criteri obiettivi come la consistenza
boschiva, demandando a livello territoriale la distribuzione nei
distretti forestali.
Sul versante del mercato del lavoro è altresì necessario:
· Delegiferare
in materia di lavoro a favore della contrattazione, che va estesa, su
precise e demandate materie, anche
a livello distrettuale.
· Rendere
operativo e funzionale l’Osservatorio Regionale previsto dal Cirl.
· Svolgere
attività di formazione continua e permanente per tutti i lavoratori
delle graduatorie al fine di elevare i livelli di efficienza
professionale.
· Svolgere
attività di addestramento (specie per le squadre antincendio) al fine di
aumentare l’efficacia operativa; con possibilità di computarla come
periodo di lavoro.
· Ricondurre
le visite mediche ex 626/94 alla funzione di tutela della salute dei
lavoratori.
· Abrogazione
del comma 4 art.53, e dell’art.55 L.R.16/96 intendendo le giornate
assicurate nei contingenti come zoccolo minimo garantito e non più come
soglia invalicabile.
· Tutelare
i diritti salariali dei lavoratori e delle lavoratrici rispettando
contratti e legislazione; certezza nelle prestazioni lavorative e nei
pagamenti dei salari, e garanzia per tutti di accesso alla previdenza
complementare.
· Superare
la decadenza in caso di mancata presentazione delle istanze previste dai
commi 4 e 5 art. 50, prevedendo, così come nell’ipotesi di assenza
ingiustificata all’atto dell’avviamento, la sospensione solo per l’anno
di riferimento.
FAI – FLAI e UILA
IN SINTESI PROPONGONO
PER TUTTI I LAVORATORI
Ø Apposita
corsia preferenziale (o unico strumento, come albo, registro o
anagrafe), da valere anche ai fini dell’avviamento al lavoro;
Ø Superamento
limite ad effettuare più giornate;
Ø Turno
minimo a 78 giornate effettive;
Ø Turn-over
automatico;
Ø Abolizione
del termine perentorio del 15 Novembre per la presentazione delle
dichiarazioni previste ai commi 4 e 5 della’art.50 L.R. 16/96.
IN FUNZIONE DEL TERRITORIO DA PROTEGGERE, DELLE CONDIZIONI CLIMATICHE E
DELL’INSUFFICIENZA DEGLI ADDETTI:
Ø Estensione
del periodo antincendio da Aprile ad Ottobre, come premessa per
contrattare incrementi delle unità ASPI che comunque andranno ripartiti
con il criterio di cui al comma 5, art. 56 e del turno attuale.
Ø Incremento
delle unità di servizio alle torrette al fine di assicurare la doppia
presenza nel turno di notte.
Ø Adeguamento
degli addetti alla guida delle autobotti e dei mezzi tecnici speciali in
funzione dei mezzi in dotazione all’Amministrazione Forestale.
Ø Inserimento
della figura dell’aiuto autobottista e del coordinatore squadre ASPI.
Ø Mantenimento
dell’anzianità di servizio nella graduatoria utile per il passaggio
tramite turn-over nel contingente superiore.
Ø Classificare
tutto il contingente tra gli operai specializzati.
Ø Effettuazione
delle giornate in unica soluzione di continuità; compatibilmente con le
esigenze tecnico-organizzative dell’azienda.
Ø Contrattazione
per rideterminare l’ampliamento dei contingenti OTI, 151nisti e 101nisti
a livello territoriale, rispettando il criterio di cui all’art. 56.
PER I LAVORATORI EX ART. 49.
Ø Considerare
questi lavoratori alla pari di un contingente ad esaurimento e dunque
valido sia per gli avviamenti al lavoro che per lo scorrimento verso le
fasce superiori attraverso l’utilizzo automatico del turn-over.
Ø Elevazione
turno minimo a 78 giornate effettive.
Ø Contestualità negli avviamenti con i lavoratori dei contigenti.