LA FLAI-CGIL PALERMO: “NEL SETTORE DELLE IMPRESE ALIMENTARI E’ PIENA CRISI CON 180 LICENZIATI NEGLI ULTIMI MESI E 300 IN CASSA INTEGRAZIONE”. LA DENUNCIA IN VISTA DELLO SCIOPERO DEL 12 DICEMBRE
Palermo 24 novembre 2008 -
La Flai Cgil di Palermo denuncia il progressivo smantellamento delle imprese alimentari nella provincia di Palermo, con conseguenze sociali ed economiche gravissime per i lavoratori addetti: la crisi riguarda oltre il 66 per cento della forza lavoro. Più precisamente negli ultimi mesi è scattato il licenziamento di oltre 180 lavoratori del settore e altri 300 operatori del settore sono stati posti in mobilità e cassa integrazione ordinaria.
Ecco alcuni casi. Venti lavoratori sono stati licenziati al Pastificio Castagna (Petralia); 16 sono in mobilità e 13 in cassa integrazione all’azienda latticini Provenzano, di Giardinello; 55 lavoratori - in gran parte donne - sono stati licenziati con due mesi di anticipo alla ditta di conserve ittiche Coalma di Branaccio. All’Iconsip di Aspra, un’altra ditta di conserve ittiche, sono stati licenziati 8 lavoratori e messi in mobilità 20 stagionali, non più riassunti. Alla Ciprogest in 84 sono in cassa integrazione. Alla Polli “Mantero” contratti di solidarietà (Cds) per 32. Alla “La Fonte” di Altavilla: 20 contratti di solidarietà. E 25 contratti di solidarietà sono scattati alla coop “Speranza” di Bagheria, conserve ittiche.
La denuncia è stata oggetto di esame dell’attivo provinciale dei quadri e delegati del comparto agro-alimentare, che si è riunito nei giorni scorsi. La Flai Cgil durante l’attivo ha denunciato la latitanza di Comuni, Provincia e Regione, l’assenza di politiche di sviluppo e di interventi straordinari a favore delle imprese e dei lavoratori; l’assenza di una politica di valorizzazione e di promozione delle produzioni locali nonché la mancanza di infrastrutture adeguate al sostegno della produzione trasformazione e commercializzazione dei prodotti. “Per questo - dichiara il segretario della Flai Cgil di Palermo Nuccio Ribaudo - in maniera convinta e decisa aderiamo allo sciopero generale del 12 dicembre. E proponiamo che lo sciopero venga effettuato per l’intera giornata lavorativa e impegni tutti i delegati aziendali, quadri e capi lega del comparto ad attivarsi, nei posti di lavoro e nei paesi di residenza, affinché sia garantita la massima partecipazione”.