SEGRETERIE REGIONALI
SICILIA
Palermo, 11 aprile 2008
Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil della Sicilia in riferimento alla pubblicazione degli elenchi anagrafici relative alle giornate lavorate dai lavoratori agricoli nel 2007, riconfermano che tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori che hanno prestato attività lavorativa nello stesso anno, indipendentemente dalla ragione sociale delle aziende, devono essere iscritti, così come stabilisce la legge, nell’elenco annuale 2007.
Questa posizione Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil della Sicilia l’hanno già ufficializzata all’INPS in data 27 marzo 2008 e ritengono che il messaggio dell’INPS dell’11 aprile 2008 sia un grave attacco ai diritti e alla dignità dei braccianti agricoli.
L’Istituto non può più continuare ad affrontare i problemi di illegalità presenti nel settore penalizzando continuamente i braccianti (come è successo per gli anni 2005 e 2006) e non procedendo, invece, ad affrontare i problemi strutturali così come più volte richiesto. Per Fai-Flai e Uila diventa indispensabile individuare tutti quei presunti datori di lavoro che in diverso modo tentano non solo di truffare l’Istituto ma anche di non pagare i contributi relativi alle giornate collocate e di schiavizzare i lavoratori.
Come così ribadito da Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil nazionali con la lettera del 10 aprile 2008 inviata al Direttore Generale e al Responsabile Previdenza Agricola dell’INPS, “……..non è in nessun caso accettabile il fatto che le conseguenze di un atto illecito, di cui sono corresponsabili azienda utilizzatrice ed azienda somministrante, ricadano sui lavoratori che hanno effettivamente prestato attività lavorativa. ……..”.
di un incontro nazionale su queste vicende, ribadiscono che tutti i lavoratori devono essere iscritti negli elenchi anagrafici, e che l’INPS, accertata che la presunta azienda agricola (già regolarmente autorizzata dall’Istituto a svolgere attività) è irregolare, denunci gli stessi per attività di caporalato esimultaneamente accrediti i contributi dei lavoratori alle aziende utilizzatrici.
E’ da ricordare, inoltre, che gli articoli 16 e 25 del vigente CCNL prevedono sia le discipline dei casi in cui si può somministrare la manodopera sia le modalità con le quali si vende il prodotto sulla pianta.
Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil della Sicilia in riferimento alle manifestazioni promosse dai caporali, organizzati in finte cooperative, condannano ogni forma di strumentalizzazione che i lavoratori sono costretti a subire e ritengono che tali atti mortificano ulteriormente la dignità di decine di migliaia di braccianti agricoli che per poche decine di euro sono sfruttati dagli stessi. Nel contempo chiediamo a Confagricolrura, Coldirettoe e Cia e a Confcooperative, Lega Coop Agroalimentare e all’AGCI di assumere una posizione chiara e per la totale legalità del settore.