COMUNICATO STAMPA


 

Palermo, 25 marzo 2006

 

 

“Le parole del presidente della Regione indicano che ancora una volta la Cgil ha messo il dito sulla piaga. La verità è che con la legge sulla forestazione è stato  solo parzialmente, e  per responsabilità del governo, attuato un accordo che lo stesso Cuffaro in prima battuta ha subìto, al punto che voleva disconoscerlo”: lo dice il segretario generale della Cgil siciliana, Italo Tripi, replicando al presidente della regione. Tripi sottolinea che “solo il negoziato  dei sindacati con i capigruppo dell’ Ars ha consentito qualche avanzamento nell’attuazione dell’accordo. Cuffaro- aggiunge- non cerchi dunque, arrampicandosi sugli specchi, di prendersi meriti che non sono suoi e di sfuggire alle sue responsabilita’: se l’accordo non e’ stato integralmente attuato e’ infatti proprio colpa sua”. Quanto alle critiche mosse da Cuffaro circa l’atteggiamento della Cgil,  Tripi dice: “Il presidente della regione si tranquillizzi: il nostro sindacato porta avanti la propria azione senza guardare ai colori dei governi e questo Cuffaro lo sa bene perchè per la vertenza dei forestali la Cgil ha scioperato contro di lui anche quando era assessore del governo Capodicasa”. Sull’assessore all’agricoltura Innocenzo Leontini, il segretario della Cgil aggiunge: “Prendiamo atto che la sua credibilità è pari allo zero e che lo stesso Cuffaro non ha fatto altro che sconfessarlo: Leontini farebbe bene a dimettersi”.