COMUNICATO STAMPA


 

FORESTALI: IL 15 MARZO SCIOPERO REGIONALE E MANIFESTAZIONE

I SINDACATI: “LEGGE DI RIORDINO ENTRO LA FINE DELLA LEGISLATURA”

 

Palermo, 22 febbraio 2006

I forestali siciliani sciopereranno il 15 marzo e terranno una manifestazione a Palermo per chiedere al governo regionale il varo della legge di riforma del settore, in attuazione dell’accordo sottoscritto con l’assessore all’agricoltura e foreste il 30 novembre scorso. Lo hanno annunciato Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil in una conferenza stampa. I segretari dei tre sindacati di categoria, Salvatore Lo Balbo (Flai), Fabrizio Scata’ (Fai), Gaetano Pensabene (Uila) hanno definito lo sciopero un “atto di tutela nei confronti dei lavoratori rappresentati”, ai quali “non si può parlare di accordo storico per poi disattendere gli impegni presi- hanno sottolineato- e finalizzati allo sviluppo produttivo di un settore importante” . Nei giorni scorsi l’assessore al bilancio Cintola ha parlato di difficoltà a reperire i fondi per la riforma che ammontano a circa 120 milioni di euro. I sindacati gli mandano a dire: “Non intendiamo assistere ancora- ha affermato Lo Balbo- al teatrino della politica, con i vari esponenti del governo che si contraddicono. Se ci sono difficoltà finanziarie le vengano ad ufficializzare nelle sedi competenti, cioè nelle commissioni parlamentari”. I sindacati dicono no anche a quello che hanno definito “il tentativo di mettere lavoratori di categorie diverse gli uni contro gli altri, precari contro forestali, innescando una sorta di guerra tra poveri” . Secondo Flai, Fai e Uila “le risorse che servono al riordino della forestazione sono peraltro ‘briciole’, in rapporto a quello che spendono altre regioni, ma finalizzate a far fare al settore un importante salto di qualità, sottraendolo alla concezione esistenzialistica, e  facendo diventare i lavoratori una vera e propria categoria professionale”. Lo Balbo, Scatà e Pensabene hanno ricordato che l’accordo, che riguarda 35 mila forestali,  prevede  un organico con “3.820 lavoratori a tempo indeterminato, 12.721 a 151 giornate e il resto a 78, che opereranno su obiettivi concreti e individuati come l’incremento della superficie boschiva e per la produzione di ricchezza”. A una stabilizzazione e migliore finalizzazione dell’occupazione, nel tempo corrisponderà peraltro una riduzione del personale, attraverso il meccanismo dei contingenti a esaurimento . “L’intervento nel settore forestale- ha sostenuto Gaetano Pensabene (Uila) - e’ una scelta strategica. Pensiamo che la regione non possa dare sovvenzioni a questo o quel settore in momentanea crisi, com’e’ il caso dei viticoltori, e poi tenere la forestazione in una logica esistenzialistica”. Ha aggiunto Scata’: “ E’ un’intesa pensata per dare produttività al settore a beneficio anche delle comunità locali. Se qualcuno pensa di usare l’accordo dei forestali come strumento di campagna elettorale – ha sottolineato- sappia che il sindacato non lo consentirà”.  E’ un accordo che e’ costato tre anni di trattative e 5 scioperi di categoria.  Flai, Fai e Uila fanno insomma sapere che “ con il sindacato non si scherza”. E che giorno 15 e’  solo il primo appuntamento di una battaglia che si protrarrà fino al varo della legge.