COMUNICATO STAMPA


 

CGIL E FLAI, PER AZIENDE BOOMERANG ASSENZA DEL SINDACATO. CHIEDIAMO A ZONIN DI CONCEDERCI ASSEMBLEA CON LAVORATORI

Palermo, 10 luglio 2008

 

“Con gli arresti di Riesi scopriamo che non è un caso che il sindacato non sia mai riuscito a fare il suo ingresso nell’azienda di Zonin: gli interessi contro un soggetto come la Cgil che sostiene la legalità, i diritti e la trasparenza erano troppo forti”: lo dicono Italo tripi, segretario generale della Cgil siciliana, e Salvatore Lo Balbo, della segreteria nazionale della Flai,  a proposito dell’operazione che ha portato a 4 arresti per estorsione ai danni di Gianni Zonin, alla cui azienda la mafia imponeva le assunzioni.

 “Anche alla luce di fatti come questo- aggiungono Tripi e Lo Balbo- vogliamo dire agli imprenditori che agevolare l’attività del sindacato all’interno delle imprese può essere utile anche fare da argine alla mafia e al malaffare. A Zonin chiediamo pertanto di concederci la possibilità di fare un’assemblea con i lavoratori per discutere dell’accaduto e della situazione in azienda”. I due esponenti sindacali aggiungono ancora:  Noi non siamo contro le imprese, di cui e’ sempre auspicabile un sano sviluppo, anche quando parliamo di diritti dei lavoratori e di qualità del lavoro, ma questo non viene il più delle volte compreso e in terra di Sicilia, come Riesi dimostra, può rivelarsi un boomerang per le aziende”.