COMUNICATO STAMPA DELLA SEGRETERIA REGIONALE DELLA
SULL’ATTUALE GRAVISSIMO IMMOBILISMO DEL
GOVERNO REGIONALE
SUI TEMI DELLO SVILUPPO ECONOMICO DELLA SICILIA
La Segreteria regionale della Flai-Cgil della Sicilia esprime grande stupore e forte preoccupazione per come il governo della regione non affronta le questioni dell’apparato produttivo siciliano e invece si occupa di come dilapidare le poche risorse pubbliche in modo assistenzialistico, senza produrre cambiamenti seri per l’economia isolana.
Le ultime vicende sul calendario di fine legislatura e sui tempi di durata della stessa la dicono lunga sulla totale inadeguatezza culturale e politica di chi ha la responsabilità pluriennale di fare rimanere la Sicilia nel contesto economico e sociale nazionale ed europeo.
La Flai siciliana ritiene che il governo della regione debba affrontare i nodi dell’economia regionale, primo tra tutti quelli presenti nel comparto agro-alimentare-ambientale.
Sbagliano il Presidente della Regione e l’Assessore all’Agricoltura Leontini ad occupare le pagine dei giornali occupandosi o di garantire i redditi ad imprenditori che producono al di fuori di ogni logica di mercato o di fare i venditori ambulanti (con viaggi, vitto e alloggio a 5 stelle) di qualche prodotto, simil-vero, siciliano.
Tra i temi del comparto ricordiamo la crisi della Parmalat e della Galbani, il nanismo di produzioni qualitativamente certificate, i mancati riordini del settore forestale, delle bonifiche e dell’Esa, la chiusura di decine di piccole e medie aziende dei settori delle acque minerali,del conserviero e dei pastifici, le mancate innovazioni tecnologiche di processo e di prodotto nel florovivaismo, nell’agrumicoltura, nel vitivinicolo, nella zootecnia, etc…
La Flai-Cgil della Sicilia chiede, pertanto, che urgentemente – e non con un calendario attendista – si convochi un tavolo con le organizzazioni sindacali confederali dove si affrontino le questioni da noi poste.
Palermo 2 settembre 2005