DOCUMENTO APPROVATO IL 18 OTTOBRE 2006


 

DOCUMENTO APPROVATO IL 18 OTTOBRE 2006

NEL CORSO DELL’INCONTRO INTERPROVINCIALE,

PROMOSSO DALLA FLAI CGIL,

DEI DELEGATI E DELLE STRUTTURE TERRITORIALI DI CATANIA, ENNA E SIRACUSA

INTERESSATE AL

“CONSORZIO DI TUTELA IGP ARANCIA ROSSA DI SICILIA”

 

 

La Flai – CGIL della Sicilia il 6 Ottobre 2006 ha partecipato, presso il salone dell’E.S.A. di Catania, alla riunione indetta  dall’Assessorato Agricoltura e Foreste, sulle problematiche relative alle “Arance Rosse di Sicilia”. 

 

La Flai – CGIL, pur apprezzando l’attività che sta svolgendo il neo Assessore all’Agricoltura Prof. La Via, ritiene gravissima la situazione del settore agrumicolo e in particolare dell’importante segmento delle Arance Rosse.

 

Infatti pur essendo stato istituito da circa 10 anni il marchio IGP “Arance Rosse di Sicilia” i soggetti imprenditoriali, singoli ed associati, non hanno sostenuto con convinzione la costituzione e la gestione del relativo “Consorzio di Tutela”.

 

Il Consorzio non è decollato per la mancata adesione delle aziende. E’ necessario, pertanto, intraprendere una politica di informazione nei confronti delle aziende e dei produttori sull’importante ruolo che il Consorzio di Tutela riveste quale luogo di “politica - sviluppo - sicurezza alimentare -  tutela”.

Bisogna più che mai convincere gli operatori del settore che la valorizzazione della produzione di qualità non dipende solo da fattori economici  e dalle capacità manageriali che le singole imprese sono capaci di esprimere, ma anche da variabili di contesto e relazionali che si sviluppano all’interno e all’esterno della filiera e del territorio d’origine. Occorre superare il tendenziale individualismo delle imprese.

 

La Flai – CGIL della Sicilia ritiene pertanto, che il rilancio del Consorzio di Tutela sia il primo determinante momento di sostegno e di qualificazione dei 40.000 ha di arance rosse che rientrano nel decreto ministeriale. Il nostro obiettivo, da raggiungere entro il 2007, sarà quello di riuscire a far aderire al Consorzio almeno il 50% dei ricadenti nell’area perimetrata.

 

Questo obiettivo è condizione indispensabile per garantire una presenza di prodotto quantitativamente  e qualitativamente alto, in grado di poter reggere un confronto  con la GDO e con i più importanti mercati generali europei.

Per fare questo è indispensabile che tutti i soggetti pubblici, Regione, Provincia, Comuni,  soggetti sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori, siano portatori di un “comune sentire” che orienti in questa direzione (adesione al Consorzio)  le risorse pubbliche e le intese tra le parti sociali.

 

In questo ambito la Flai – CGIL della Sicilia ritiene  che “LEGALITA” del comparto, DIRITTI  dei lavoratori, SICUREZZA E QUALITA’  degli alimenti sono tre discriminanti che gli organi dirigenti del Consorzio di tutela devono sostenere, al fine di presentarsi nei mercati ricchi con un progetto che sia portatore  di salubrità, storia  e principi etici.

 

La Flai –CGIL della Sicilia ha da sempre sostenuto che la valorizzazione del prodotto allo stato fresco deve coinvolgere tutti i soggetti della filiera, accorciando i segmenti che la compongono e isolando ed espellendo i soggetti parassiti e puramente speculativi che non perseguono l’obiettivo di costruire un apparato economico strutturato, ma quello di ricavare il massimo profitto nel minor tempo e di vampirizzare le risorse pubbliche.

 

Prodotto finalizzato allo stato fresco e prodotto utilizzato dall’industria alimentare sono le due facce della  stessa medaglia che danno al prodotto e ai produttori la certezza di un utilizzo certo ed economicamente vantaggioso.

 

La Sicilia, purtroppo, è assente nell’apparato industriale finalizzato al prodotto finito pronto per il consumo allo stato fresco.

 

La drammatica indifferenza che ruota attorno alla EMMEGI (ex Parmalat) di Termini Imerese è la conferma che l’imprenditoria del settore ha fatto la scelta di non investire in un apparato produttivo che lavori strutturalmente per una trasformazione del prodotto allo stato fresco.

Non ci sembra un caso che il rilancio dei consumi allo stato fresco coincida con l’immissione nei mercati delle “Arance Rosse di Sicilia” brikate della Parmalat con il marchio SANTAL.

 

Importante obiettivo del Consorzio di Tutela deve essere quello di produrre prodotti trasformati di qualità e di marca. I processi di trasformazione delle materie prime permetteranno di catturare quelle quote di valore aggiunto  sui prodotti trasformati che attualmente sfuggono e vanno a beneficio di altre economie.

 

La FLAI – CGIL della Sicilia, pertanto, ritiene indifferibile promuovere tutte le iniziative di carattere istituzionali e sindacali capaci di modernizzare il settore e di valorizzare gli anelli deboli della filiera che sono rappresentati dai piccoli produttori, dai lavoratori e dai consumatori.