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AGRICOLTURA: FLAI CGIL, CODICE ETICO CONTRO CAPORALATO IN SICILIA

 


(AGI) - Siracusa, 28 set. - Un codice etico contro il caporalato in agricoltura, una "carta degli impegni morali" che i sottoscrittori assumono e che intendono realizzare nell'attivita' quotidiana. E' la proposta della Flai Cgil Sicilia per combattere lo sfruttamento del lavoro bracciantile, che secondo stime del sindacato nell'isola si svolge in nero per il 25% e in modo irregolare per il 48%. Contro quello che viene definito "neo schiavismo", la Flai regionale ha aperto oggi una tre giorni itinerante nelle province Siracusa e Ragusa. "Identifichiamo nella prefettura -ha detto Salvatore Tripi, segretario generale della Flai Sicilia- il punto di riferimento delle istituzioni, degli enti di vigilanza e delle parti sociali nel territorio. Alla Prefettura chiediamo di intestarsi la stesura e la stipula con le parti del codice etico, per una corretta gestione del mercato del lavoro agricolo". Il sindacalista ha lamentato ""l'esiguita'" degli organi di vigilanza, con l'Inps che in Sicilia dispone di soli 107 ispettori a fronte di 400 mila aziende. "Noi -ha continuato Tripi- suggeriamo un sistema premiale per le imprese virtuose e vigileremo sull'attuazione della nuova legge che sanziona penalmente l'intermediazione illecita di manodopera". Da oggi a venerdi' i sindacalisti della Flai si recheranno nei mercati e nei punti di raccolta per incontrare i lavoratori. "La questione fondamentale -ha afferma Tripi- e' creare una una coscienza diffusa dei diritti, sviluppare un approccio culturale che riffugge dall'illegalita', nella consapevolezza che un'agricoltura di qualita' ha bisogno di lavoro di qualita', nel pieno rispetto dei diritti". Secondo il segretario della Flai, ""la forte presenza dall'Est europeo determina l'abbassamento fino al 40% del salario contrattuale.
 Alcune aziende, inoltre assumono i lavoratori immigrati per tutti i mesi dell'anno e alla fine non dichiarano neanche le 51 giornate che servirebbero loro per accedere alle tutele previdenziali e assistenziali".