RELAZIONE DELLA IV COMMISSIONE LEGISLATIVA


 

 

                  RELAZIONE DELLA  IV COMMISSIONE LEGISLATIVA
             'AMBIENTE E TERRITORIO: Lavori pubblici, assetto del
               territorio, ambiente, foreste, comunicazioni,
                       trasporti, turismo e sport'
 
 
          Onorevoli colleghi,
 
          il   presente   disegno  di  legge,  che  si   sottopone
        all'esame  dell'Aula, intende procedere alla  riforma  del
        settore   forestale nella Regione siciliana che  ha  visto
        l'intervento   del   legislatore   regionale   sin   dalla
        costituzione dell'Azienda foreste demaniali con legge  del
        1958,  sulla  falsariga  della  oramai  disciolta  omologa
        Azienda di Stato.
 
          L'Assemblea   regionale  è  più  volte  intervenuta   in
        maniera  significativa  nella materia  del  personale  sin
        dalla  legge regionale n. 66 del 1981, con la costituzione
        di  un  nucleo  di  personale con  garanzie  occupazionali
        differenziate  a tempo pieno, di 151, 101  e  51  giornate
        lavorative annue.
 
          Tale  impostazione è stata reiterata e per  certi  versi
        perfezionata  con le varie leggi susseguitesi  nel  tempo.
        Nel  1989,  sono  stati costituiti i distretti  forestali,
        che  rappresentano  ancora  oggi  l'unità  strutturale  ed
        organizzativa di intervento sul territorio  che  viene,  a
        livello sub provinciale, ripartito in aree omogenee  sotto
        il profilo forestale e socio-economico.
 
          L'ultimo  intervento  strutturale  del  legislatore   in
        materia  risale al 1996, con la legge regionale  6  aprile
        1996,  n.  16  e  successive  modifiche  ed  integrazioni,
        mediante la quale sono stati stabilizzati:
 
           OPERAI CON GARANZIA OCCUPAZIONALE:
 
           -   875   a tempo indeterminato
 
           -   2625 con garanzia occupazionale di 151 gg/anno
 
           -    117  con  garanzia occupazionale di  151  gg/anno
           articolo 54 (ad esaurimento)
 
           -    6125  con  garanzia occupazionale di 101  gg/anno
           (articolo 46)
 
           -    372 con garanzia occupazionale di 101 gg/anno (ad
           esaurimento)
 
           -  6220  con  garanzia occupazionale  di  101  gg/anno
           (articolo 56 servizio antincendi boschivi)
 
           Totale operai garantiti: 16.334.
 
            Sono circa 14.500 gli operai appartenenti all'articolo
        49,  di cui 13.500 circa impiegati dell'Azienda foreste  e
        1.000   circa   dal  dipartimento  foreste  nel   servizio
        antincendi boschivi.
 
           Il  presente disegno di legge, tenendo anche conto del
        confronto   con  le  organizzazioni  sindacali,   intende
        adeguare     la     vigente    legislazione     regionale
        all'evoluzione  della  normativa statale  ed  europea  ed
        agli  accordi stipulati a livello internazionale, ed   in
        particolare:
 
           -   alle   direttive   comunitarie   in   materia   di
        conservazione  della  biodiversità,  della   tutela   del
        suolo,  dell'ambiente, della fauna  e  dei  materiali  di
        moltiplicazione vegetale nel settore forestale;
 
           -  alla nuova programmazione comunitaria 2007-2013  in
        itinere  che,  nel  prevedere  la  scomparsa  del  FEAOG,
        individua  nei  programmi di sviluppo rurale  univoci  ed
        integrati  sia  in  senso orizzontale che  verticale  gli
        strumenti  operativi  e  finanziari  che  regoleranno  la
        politica di settore ed i relativi regimi di aiuto;
 
 
           - alla normativa nazionale sia essa di recepimento e/o
        attuazione  delle normative comunitarie  sia  riguardante
        la  materia  forestale in generale  (della pianificazione
        forestale   e   del  Corpo  forestale  dello   Stato   in
        particolare) sia in materia di:
 
            -  rispetto  degli  impegni internazionali  emissioni
        gassose nell'atmosfera (protocollo di Kyoto);
 
          -     prevenzione    e    lotta    ai    processi    di
          desertificazione;
 
          -   tutela   del   territorio   montano,   dei   bacini
        idrografici, dell'ambiente e delle aree protette;
 
          -  protezione civile.
 
           -   normativa  regionale  in  materia  di  gestione  e
        valorizzazione  delle  aree protette  e  della  fruizione
        sociale  dei  boschi,  di difesa  del  suolo  ed  assetto
        idrogeologico,  nonché  normativa  regionale  sui  lavori
        pubblici,   ciò  effettuando  i  necessari  coordinamenti
        dell'attività  in  un  quadro  coerente  che  intesta  al
        Governo  le  scelte generali in materia di pianificazione
        territoriale   ad  ampio  raggio,  ed  ai  singoli   rami
        dell'Amministrazione  regionale la  programmazione  delle
        opere pubbliche e degli interventi.
 
           Il  testo del Governo, assunto come testo  base  dalla
        Commissione  che ha abbinato gli altri disegni  di  legge
        di   iniziativa  parlamentare  presentati  nella   stessa
        materia,  riconosce   la centralità  del   sistema  agro-
        forestale-ambientale', che è stata  condivisa  anche  con
        le  organizzazioni sindacali FAI-CISL,  FLAI-CGIL,  UILA-
        UIL.  In  particolare  il presente disegno  di  legge  si
        propone di:
 
           -   perseguire   l'incremento  quali-quantitativo   dei
        boschi,  delle foreste e delle aree protette gestite,  con
        particolare     riferimento    alla    conservazione     e
        valorizzazione   della  biodiversità   interspecifica   ed
        intraspecifica;
 
           -  supportare  con il ricorso alla ricerca  scientifica
        applicata,    in   stretto  raccordo  con  le   università
        siciliane  e gli altri enti di ricerca, anche mediante  la
        creazione  di  centri  e  strutture  specifiche   per   le
        finalità suddette;
 
           -  perseguire  il rilancio dell'attività vivaistica  in
        relazione  ai  processi di forestazione e  rimboschimento,
        anche  per  caratterizzare  il ruolo  della  Sicilia  come
        titolare  di un progetto pilota funzionale a salvaguardare
        la biodiversità delle specie mediterranee;
 
           -  potenziare la tutela del patrimonio boschivo  e  del
        territorio  con  un'azione mirata nella prevenzione,  come
        nella lotta, contro gli incendi;
 
           -    esaltare   la   multifunzionalità   del   sistema,
        perseguendo   l'uso  plurimo  del  bosco,  con   possibili
        ritorni   economici  derivanti  dalle   nuove   forme   di
        ecoturismo,  e turismo rurale, caratterizzati  da  elevato
        grado di sostenibilità diretta ed indiretta.
 
           Queste  azioni  sono  dirette ad  attivare  un  sistema
        virtuoso  di tutela, diretto a recuperare ampie zone   del
        territorio  siciliano oggi prevalentemente  abbandonate  o
        poco   coltivate,  ovvero caratterizzate  da  fenomeni  di
        desertificazione e dissesti che rischiano ormai di  essere
        irreversibili.
 
           Alla  funzione  innovativa  del  sistema,  orientato  a
        raggiungere   le  finalità  suddette,  è  collegata    una
        occupazione  di qualità' oltre che di quantità, basata  su
        una politica di:
 
           -   ampliamento delle superfici boscate;
 
           -   migliore utilizzazione  delle funzioni multiple del
        bosco,  della  fruizione  sociale  dello  stesso  e  della
        biodiversità;
 
           -   valorizzazione   delle  risorse   umane   esistenti
        mediante:
 
            1)   il   potenziamento  della   stabilità   e   della
            conseguente  certezza  delle  dotazioni finanziarie;
 
            2)  la  valorizzazione delle professionalità esistenti
            e la formazione continua;
 
            3)   la   chiusura  a  nuovi  ingressi   nel   settore
            occupazionale  contingentato, ad eccezione  dei  nuovi
            insediamenti     forestali    in     territori     non
            precedentemente       interessati        dall'attività
            dell'Amministrazione forestale.
 
           Nell'ambito  delle norme che regolano  il  mercato  del
        lavoro è prevista l'istituzione di un elenco speciale  dei
        lavoratori  forestali in cui  transitano  tutti  coloro  i
        quali,   in  vigenza della legge regionale 6 aprile  1996,
        n.  16  e  successive  modifiche ed integrazioni,  abbiano
        documentati   precedenti   lavorativi   alle    dipendenze
        dell'Amministrazione  forestale nelle  mansioni  di  cura,
        prevenzione,   manutenzione  e  tutela  del   bosco.   Ciò
        determina certezza nel  monitoraggio degli addetti ed  una
        apposita   corsia  preferenziale,  anche   attraverso   il
        ricorso  ad  adeguate  forme di  incentivazione  ed  aiuti
        finanziari e/o fiscali, ai fini dell'avviamento al  lavoro
        da  parte  degli  altri soggetti rientranti  nel  sistema,
        pubblici e privati.
 
           La  revisione  normativa poggia su presupposti  tecnici
        ispirati  alla  valorizzazione della  professionalità  del
        personale    e    ad    un   progressivo    processo    di
         stabilizzazione', unitamente alla specializzazione  delle
        strutture alle quali vengono affidati:
 
           -  da una parte l'attività di ordinaria e straordinaria
        gestione  ed  ampliamento del  patrimonio forestale  della
        Regione  e  di  altri  enti  pubblici,  ivi  comprese   le
        attività   di   prevenzione  passiva  degli  incendi,   di
        manutenzione   e  presidio  territoriale  dei    territori
        compresi  nei  bacini  montani, con  particolare  riguardo
        alla  manutenzione   degli alvei fluviali  e  delle  acque
        pubbliche,  nonché  di tutta una serie di  altre  attività
        complementari, ma non secondari);
 
           -  dall'altra l'attività di prevenzione attiva e  lotta
        attiva  agli  incendi della vegetazione,  con  particolare
        riguardo ai boschi ed alle aree protette.
 
           L'articolo   44  del  disegno  di  legge   prevede   in
        particolare  che per favorire il processo  di  progressiva
        stabilizzazione    del   personale    operaio    impiegato
        dall'amministrazione   forestale,   non    è    consentito
        l'ulteriore  avviamento  di lavoratori  non  inseriti  nei
        contingenti  di  cui agli articoli 46, 54  e  56  e  nelle
        graduatorie  di cui all'articolo 49 della legge  regionale
        6   aprile   1996,  n.  16  e  successive   modifiche   ed
        integrazioni,   ad   eccezione   dei   comuni    in    cui
        l'amministrazione  forestale  non  ha   mai   operato   in
        precedenza.  In  tal  caso vengono  sottoscritte  apposite
        clausole   derogatorie  con  le  organizzazioni  sindacali
        firmatarie del contratto.
 
            Per  le mutate esigenze connesse all'attuazione  degli
        interventi del programma operativo regionale 2000-2006  ed
        al  fine  di  procedere  all'incremento  della  superficie
        forestale e migliorare la fruizione sociale dei  boschi  e
        delle  aree protette gestite dall'Azienda regionale  delle
        foreste  demaniali,  la dotazione dei contingenti  di  cui
        all'articolo 46, comma 2, lettera a)  e lettera b),  della
        legge   regionale  6  aprile  1996,  n.  16  e  successive
        modifiche  ed  integrazioni, è  aumentata  rispettivamente
        del 50 per cento  e del 65 per cento.
 
             Al   fine   di  garantire  un  migliore  espletamento
        dell'attività   di  prevenzione  e  lotta  degli   incendi
        boschivi     e  della  vegetazione,   è  istituito,   alle
        dipendenze  del dipartimento regionale delle  foreste,  un
        contingente  di  personale con garanzia  occupazionale  di
        centocinquantuno  giornate  lavorative   annue   ai   fini
        previdenziali.  Il contingente è formato  da  935  operai,
        articolati   nelle   qualifiche  di   cui   al   comma   4
        dell'articolo  56 della legge regionale 6 aprile 1996,  n.
        16 e successive modifiche ed integrazioni.
 
          La   dotazione   complessiva  per  la   formazione   del
        contingente  distrettuale  per  ciascuna  provincia  viene
        determinata  in proporzione alle dotazioni già individuate
        dal  comma  5  dell'articolo  56 della legge  regionale  6
        aprile   1996,   n.   16   e   successive   modifiche   ed
        integrazioni.
 
          Alla  copertura dei posti resisi disponibili  a  seguito
        degli  incrementi di cui ai commi 2 e 3, si  provvede  con
        corrispondenti   riduzioni   numeriche   dei    centunisti
        inseriti nei  rispettivi contingenti distrettuali  di  cui
        all'articolo   46, comma 2, lettera c) e  all'articolo  56
        della  legge  regionale 6 aprile 1996, n. 16 e  successive
        modifiche ed integrazioni.
 
          E'  istituito un contingente ad esaurimento formato  dai
        lavoratori   già   inclusi   nelle   graduatorie    uniche
        distrettuali di cui all'articolo 49 della legge  regionale
        6   aprile   1996,  n.  16  e  successive   modifiche   ed
        integrazioni,   i quali vengono avviati al lavoro  per  un
        turno  di  settantotto giornate lavorative annue  ai  fini
        previdenziali.
 
          L'Azienda  regionale  delle  foreste  demaniali  ed   il
        dipartimento   regionale  delle  foreste  utilizzano,   di
        norma,   in  modo  continuativo  i  lavoratori   fino   al
        completamento    delle    garanzie    occupazionali    del
        contingente  di appartenenza.
 
           Tale  processo, oltre a migliorare il livello  generale
        di  professionalità,  fornisce  anche  una  risposta  alle
        legittime aspettative di  carriera' e miglioramento  delle
        condizioni lavorative del personale operaio, purché  venga
        una  volta  e per tutte definita la platea degli  addetti,
        che   non   potrà   subire  ulteriori   ampliamenti,   che
        inevitabilmente   comprometterebbero   il   processo    di
        stabilizzazione progressivo.
 
           E'   prevista   la  costituzione  di  un   Osservatorio
        regionale  paritetico  per seguire l'intero processo,  per
        il  monitoraggio delle diverse situazioni e la trattazione
        delle   problematiche  esistenti,  nonché  per  l'uniforme
        applicazione   della   normativa  sull'intero   territorio
        regionale.
 
           Gli obiettivi in precedenza illustrati  necessitano  di
        un    consistente   sforzo   finanziario,    difficilmente
        sostenibile dalle sole risorse regionali. Dovranno  essere
        attivati  tutti  i  canali finanziari disponibili,  ed  in
        particolare  quelli comunitari e nazionali.  Purtroppo  le
        note  difficoltà della negoziazione comunitaria in itinere
        non  permettono di avere sin d'ora un quadro chiaro  delle
        possibili risorse finanziarie in relazione alle azioni  da
        perseguire,  ma  si  ritiene che le  stesse  azioni  siano
        coerenti  con  gli indirizzi europei e nazionali.  Sarebbe
        auspicabile  valutare l'intervento dello Stato nell'ambito
        dei   programmi   di   qualificazione  e  riqualificazione
        ambientale,  di  tutela del territorio e di  rispetto  del
        protocollo   di  Kyoto  per  l'attivazione  di   programmi
        specifici  che l'Amministrazione forestale è in  grado  di
        realizzare.
 
           Un  cenno a parte merita il riordino delle carriere del
        personale del Corpo regionale delle foreste, già  previsto
        all'atto dell'emanazione della legge n.16 del 1996,  e  ad
        oggi  inattuato,  con  tutta una  serie  di  problematiche
        insorgenti    di    tipo   normativo,   regolamentare    e
        contrattuale, che oltre a determinare tutta una  serie  di
        contenziosi,  non giovano certamente al  prestigio  ed  al
        decoro  del  Corpo  stesso, e che,  specialmente  dopo  la
        modifica  del Titolo V della Costituzione, avrebbe  dovuto
        vedere  un  ulteriore potenziamento e  qualificazione.  In
        tale   ottica,   nel   rispetto  dei   principi   indicati
        dall'articolo 76 della legge regionale 6 aprile  1996,  n.
        16  e  successive modifiche ed integrazioni,, si è operato
        un  primo  riallineamento  con le  norme  vigenti  per  il
        personale   del  Corpo  forestale  dello  Stato,   con   i
        necessari  adattamenti  alle  specificità  regionali,  nel
        rispetto del quadro normativo complessivo.
 
           Infine  si propone la istituzione dell'Agenzia  per  le
        erogazioni  regionali, organismo pagatore  degli  aiuti  e
        dei contributi previsti dalle politiche agricole.
 
           Appare  utile, a conclusione della presente  relazione,
        ribadire e ricordare che le linee guida e le finalità  del
        presente   disegno   di  legge  sono  state   oggetto   di
        preventivo  confronto  con le parti  sociali  interessate,
        che  hanno condiviso il metodo della concertazione  ed  il
        merito del contenuto e delle finalità, per cui vi è  larga
        condivisione, oltre che attesa, della riforma  complessiva
        di  un  settore  tanto importante quanto delicato  per  il
        presente  ed  il  futuro del territorio,  dell'ambiente  e
        dell'occupazione della Sicilia tutta.
 
           La    Commissione   auspica,   pertanto,   una   rapida
        approvazione  del  disegno  di legge,  fermo  restando  la
        possibilità   di  operare  eventuali  correzioni   durante
        l'esame in Aula del testo.
 
                                   DISEGNO DI LEGGE
                            DELLA COMMISSIONE (*)
 
           Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 6 aprile
           1996, n. 16 e riordino delle carriere del personale del
                              Corpo forestale.
 
 
                                  TITOLO I
                          Norme sulla forestazione
 
                                   Capo I
                            Disposizioni generali
 
                                   Art. 1.
                                  Finalità
 
          1.  L'articolo 1 della legge regionale 6 aprile 1996  n.
        16  e  successive  modifiche  ed  integrazioni,    è  così
        sostituito:
 
           Art.  1.  -  Finalità  -  1. La  Regione  valorizza  le
        risorse   ambientali  per  lo  sviluppo  sostenibile   del
        territorio  ed il miglioramento della qualità  della  vita
        della    popolazione,   in   conformità    agli    accordi
        internazionali  sottoscritti dallo Stato ed  agli  impegni
        internazionali da essi scaturenti. A tal fine promuove  la
        valorizzazione  delle  risorse  del  settore   agro-silvo-
        pastorale,  il mantenimento e miglioramento del territorio
        rurale  e  montano  e  delle  condizioni  socio-economiche
        delle  popolazioni di montagna e delle zone  svantaggiate,
        l'incremento quali-quantitativo della superficie  boscata,
        della selvicoltura e delle attività connesse a questa,  la
        prevenzione  delle  cause  di dissesto  idrogeologico,  la
        tutela  degli  ambienti naturali, del  paesaggio  e  degli
        ecosistemi,  la  ricostituzione e il  miglioramento  della
        copertura  vegetale  dei  terreni marginali,  le  funzioni
        sociali e multiple dei boschi, anche a fini ricreativi.
 
          2.  La  Regione  persegue la difesa  dagli  incendi  del
        patrimonio  forestale  regionale, dei  terreni   agricoli,
        del paesaggio e degli ambienti naturali.'
 
                                   Art. 2.
                                 Definizione
 
          1.  L'articolo 2 della legge regionale 6 aprile 1996,  n.
        16   e   successive  modifiche  ed  integrazioni,  è   così
        sostituito:
 
           Art.  2.  - Definizione - 1. Nell'ambito della presente
        legge,   l'espressione   Amministrazione   forestale'   si
        riferisce   agli   uffici  centrali   e   periferici   del
        dipartimento   regionale  delle  foreste  e   dell'Azienda
        regionale foreste demaniali.
 
          2.  Nell'ambito  della presente legge  ogni  riferimento
        all'Azienda   delle   foreste  demaniali   della   Regione
        siciliana,  od  anche  AFDRS, è  da  intendersi  riportato
        all'Azienda regionale delle foreste demaniali.'.
 
 
 
 
                                   Art. 3.
                      Applicabilità delle norme statali
 
          1.  All'articolo 3 della legge regionale 6 aprile  1996,
        n.   16  e  successive  modifiche  ed  integrazioni,  sono
        aggiunti i seguenti commi:
 
           1  bis.  Nelle  more dell'emanazione  di  una  organica
        normativa   di   settore,   oltre   a   quanto    previsto
        dall'articolo  3 della legge regionale 6 aprile  1996,  n.
        16   e   successive  modifiche  ed  integrazioni,  trovano
        altresì  applicazione,  in quanto  compatibili,  le  norme
        contenute  nella legge 22 maggio 1973, n. 269 e successive
        modifiche ed integrazioni, nonché le norme della legge  18
        maggio   1989,   n.   183   e  successive   modifiche   ed
        integrazioni.
 
          1  ter.  Nel  territorio della Regione  trovano  inoltre
        applicazione,   in   quanto  compatibili,   ed   ove   non
        diversamente  disposto, le norme della legge  21  novembre
        2000, n. 353 e successive modifiche ed integrazioni e  del
        decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227.'
 
                                   Art. 4.
                            Definizione di bosco
 
          1.  All'articolo   4   della legge  regionale  6  aprile
        1996,  n.  16  e  successive modifiche ed integrazioni,  è
        aggiunto il seguente comma:
 
           5  bis.  Per  quanto  non diversamente  disposto  trova
        applicazione anche nella Regione siciliana la  definizione
        di bosco di cui alla vigente normativa nazionale.'
 
                                   Art. 5.
                       Inventario forestale regionale
 
          1.  L'articolo 5 della legge regionale 6 aprile 1996  n.
        16    e   successive  modifiche  e  integrazioni  è   così
        sostituito:
 
           Art.  5.  -  Inventario forestale  -  1.  L'Assessorato
        regionale  dell'agricoltura e delle  foreste,  avvalendosi
        delle  strutture  centrali e periferiche del  dipartimento
        regionale  delle  foreste  forma ed aggiorna  l'inventario
        forestale  regionale  quale  strumento  di  conoscenza   a
        supporto e per la formazione delle politiche di settore.
 
          2.    L'inventario   contiene   l'elenco   dei   terreni
        qualificabili  come  boscati  ai  sensi  dell'articolo  4,
        commi 1 e 2 .
 
          3.   All'inventario  è  allegata  una  carta   forestale
        regionale,  nella  quale i boschi  sono  classificati  per
        tipo  fisionomico  e  per stadio  evolutivo.  La  carta  è
        aggiornata, di norma, ogni cinque anni.
 
          4.   L'inventario  forestale  regionale   ha   carattere
        permanente  ed  è soggetto ad aggiornamento periodico,  di
        norma quinquennale.
 
          5.  L'Assessore regionale per l'agricoltura e le foreste
        emana    le    direttive   in   ordine   alla    redazione
        dell'inventario ed alle forme di pubblicità dello  stesso,
        nonché  in  ordine  alla redazione della  carta  forestale
        regionale.
 
          6.  Ai comuni è fatto obbligo di trasmettere agli uffici
        periferici del dipartimento regionale delle foreste  entro
        centottanta  giorni dall'entrata in vigore della  presente
        legge,   l'elenco  particellare  dei  terreni  considerati
        boscati  ai sensi dell'articolo 4, comma 2, della presente
        legge, facenti parte del patrimonio  comunale.'
 
                                   Art. 6.
                     Pianificazione regionale forestale.
 
          1.   Dopo  l'articolo 5 della legge regionale  6  aprile
        1996,  n.  16  e  successive  modifiche  ed  integrazioni,
        aggiungere il seguente articolo:
 
           Art. 5 bis. - Pianificazione forestale regionale  -  1.
        Per  le  finalità  di cui all'articolo  1  della  presente
        legge  ed all'articolo 1 del decreto legislativo 18 maggio
        2001,   n.  227, nel rispetto degli impegni internazionali
        e   comunitari   assunti   dall'Italia   in   materia   di
        biodiversità,   cambiamenti   climatici   e   lotta   alla
        desertificazione, l'Assessore regionale per  l'agricoltura
        e   le  foreste,  avvalendosi  degli  uffici  centrali   e
        periferici  del  dipartimento  regionale  delle   foreste,
        predispone il piano forestale regionale, sulla base  degli
        elementi    di   conoscenza   desumibili   dall'inventario
        forestale regionale e dalla carta forestale regionale.
 
          2.  Il  piano forestale regionale ha validità  ordinaria
        quinquennale ma può essere aggiornato in ogni momento  ove
        insorgano  ragioni  di  opportunità  ovvero  esigenze   di
        adeguamento  a  nuove disposizioni  di  legge  o  a  norme
        comunitarie.
 
          3.  Nelle more della redazione dell'inventario  e  della
        carta  forestale  regionale,  l'Assessore  regionale   per
        l'agricoltura  e  le foreste approva le  linee  guida  del
        piano  forestale  regionale predisposte  dal  dipartimento
        regionale  delle  foreste,  previo  parere  del   comitato
        forestale regionale di cui all'articolo 5 ter.
 
          4.   Le   linee  guida  del  piano  forestale  regionale
        individuano obiettivi, indirizzi e modalità operative  per
        la  conservazione, la valorizzazione,  lo  sviluppo  e  la
        tutela  del patrimonio forestale regionale e degli  ambiti
        connessi,  da  perseguire  secondo  criteri  di   gestione
        sostenibile.
 
          5.    Il   piano   forestale   regionale,   sentite   le
        organizzazioni  professionali, sindacali ed  ambientaliste
        maggiormente rappresentative, è sottoposto al  parere  del
        comitato  forestale regionale ed è adottato,  su  proposta
        dell'Assessore regionale per l'agricoltura e  le  foreste,
        con decreto del Presidente della Regione.
 
          6.  I  piani  di gestione e i piani di assestamento  dei
        boschi  appartenenti a soggetti pubblici o privati  devono
        essere  conformi  al  piano forestale regionale  o,  nelle
        more  della  redazione dello stesso, alle linee  guida  di
        cui al comma 3.
 
          7.   Ogni   altro   strumento  di   pianificazione   del
        territorio    che    includa   i   territori    ricompresi
        dall'inventario  forestale  deve  essere  coerente  con  i
        documenti  di programmazione citati nel presente articolo,
        a pena di nullità.'
 
 
 
 
 
                                   Art. 7.
                        Comitato forestale regionale.
 
          1.  Dopo  l'articolo  5 della legge regionale  6  aprile
        1996,  n.  16  e  successive  modifiche  ed  integrazioni,
        aggiungere il seguente articolo:
 
           Art.  5  ter. - Comitato forestale regionale  -  1.  E'
        istituito presso il dipartimento regionale delle  foreste,
        entro  il termine perentorio di trenta giorni dall'entrata
        in  vigore  della  presente legge, il  comitato  forestale
        regionale,    nominato   dall'Assessore   regionale    per
        l'agricoltura e le foreste, così composto:
 
          a)  il  dirigente  generale del  dipartimento  regionale
        delle foreste, con funzioni di presidente;
 
          b)  il  dirigente  preposto al competente  servizio  del
        dipartimento regionale delle foreste;
 
          c)  l'ispettore  generale dell'Azienda  regionale  delle
        foreste demaniali;
 
          d)  un  esperto  designato dall'Assessore regionale  per
        l'agricoltura e le foreste;
 
          e)  un  rappresentante designato dall'ANCI -Sezione  per
        la Sicilia;
 
          f)   un  rappresentante  designato  dall'URPS  -  Unione
        province siciliane;
 
          g)  un rappresentante designato dalle tre organizzazioni
        professionali agro-forestali più rappresentative;
 
          h)   un   rappresentante  dell'ASCEBEM  -   Associazione
        regionale dei Consorzi di bonifica;
 
          i)  un  esperto designato dalle università  degli  studi
        siciliane;
 
          l)   un   dirigente  del  dipartimento  regionale  delle
        foreste, con funzioni di segretario.
 
          2.  Il  comitato  può  essere  integrato,  ove  ritenuto
        necessario  od  opportuno  dal Presidente,  dal  dirigente
        preposto  all'ispettorato  ripartimentale  delle   foreste
        competente per territorio, senza diritto di voto.
 
          3. Il comitato di cui al comma 1:
 
          a)  esercita  le  attribuzioni che il regio  decreto  30
        dicembre 1923,  n. 3267, assegnava ai comitati forestali;
 
          b)  esprime parere sulle linee guida del piano forestale
        regionale;
 
          c)  accerta la conformità dei piani di gestione  e/o  di
        assestamento  forestale predisposti  da  enti  pubblici  e
        soggetti  privati  al  piano forestale  regionale,  ovvero
        alle linee guida di cui al comma 3 dell'articolo 5 bis;
 
          d)   individua  le  prescrizioni  di  cui  al  comma   5
        dell'articolo  4 del decreto legislativo 18  maggio  2001,
        n.  227 nonché le condizioni di applicabilità dei commi  6
        e 7 del medesimo articolo;
 
          e)  esprime  il  proprio  parere su  questioni  tecniche
        afferenti    la    materia    forestale    su    richiesta
        dell'Assessore regionale per l'agricoltura e le foreste  o
        di almeno uno dei componenti
 
          4.  Per  la validità delle sedute del comitato forestale
        regionale  è  sufficiente  la presenza  della  maggioranza
        semplice   dei   componenti  e  delibera   validamente   a
        maggioranza  semplice  dei presenti.  In  caso  di  parità
        prevale il voto del presidente.
 
          5.  Decorso  il termine di cui al comma 1 il comitato  è
        comunque   insediato  con  la  maggioranza  semplice   dei
        componenti indicati al comma 2.
 
          6.  I  componenti del comitato sono nominati con decreto
        dell'Assessore regionale per l'agricoltura  e  le  foreste
        e,  ad  eccezione  dei membri di diritto  per  ragioni  di
        carica,  durano  in  carica  tre  anni  e  possono  essere
        riconfermati una sola volta.
 
          7.  I lavori del comitato sono disciplinati con apposito
        regolamento  interno, approvato con decreto dell'Assessore
        regionale per l'agricoltura e le foreste.
 
           8.  E' abrogato l'articolo 16 della legge regionale  12
        agosto 1980, n. 84.'
 
                                   Art. 8.
               Prescrizioni di massima e di polizia forestale
 
           1.  L'articolo  6 della legge regionale  6 aprile 1996,
        n.  16  e  successive  modifiche ed integrazioni,  è  così
        sostituito:
 
           Art.   6.  -  Prescrizioni  di  massima  e  di  polizia
        forestale  -  1.  Gli aggiornamenti delle prescrizioni  di
        massima  e  di polizia forestale  sono resi esecutivi  con
        decreto  dell'Assessore regionale per l'agricoltura  e  le
        foreste,   su   proposta   degli   ispettorati   forestali
        competenti  per territorio, sentito il comitato  forestale
        regionale.  Tali prescrizioni sono definite tenendo  conto
        anche delle esigenze di tutela ambientale.
 
          2.  Le prescrizioni di cui al comma 1 sono aggiornate di
        norma  ogni dieci anni, ovvero in qualsiasi momento se  ne
        ravvisi   l'opportunità   su   proposta   dell'ispettorato
        ripartimentale delle foreste competente per territorio.
 
          3.  In  sede di prima applicazione della presente  legge
        le  prescrizioni sono aggiornate entro centottanta  giorni
        dalla pubblicazione della presente legge.'
 
                                   Art. 9.
                           Attività regolamentate
 
           1.  L'articolo 8 della legge regionale 6  aprile  1996,
        n.  16  e  successive  modifiche ed integrazioni,  è  così
        sostituito:
 
           Art.  8.  -  Attività  regolamentate  -  1.  Gli   enti
        pubblici  che  gestiscono a qualsiasi titolo  boschi  così
        come   definiti  dall'articolo  4  della  presente  legge,
        adottano  appositi regolamenti relativi all'esercizio  del
        pascolo  e  alla  raccolta dei frutti del  sottobosco  nei
        complessi  boscati  da  essi gestiti  nel  rispetto  delle
        norme  contenute nel regio decreto 30 dicembre  1923,   n.
        3267   e  nelle  prescrizioni  di  massima  e  di  polizia
        forestale vigenti.
 
          2.  Allo scopo di alleggerire il carico di bestiame  nei
        boschi   demaniali,  l'Azienda  regionale  delle   foreste
        demaniali   predispone  ed  attua  un  piano  quinquennale
        specifico  per  l'acquisizione di terreni  idonei  per  la
        costituzione di pascoli.
 
          3.  Ai  trasgressori  delle disposizioni  contenute  nei
        regolamenti  di  cui  al comma 1 è comminata  la  sanzione
        amministrativa  pecuniaria di  cui  all'articolo  3  della
        legge  9  ottobre  1967,  n. 950 e  successive  modifiche,
        oltre  alla confisca amministrativa di tutto il  materiale
        raccolto.  E'  in ogni caso fatto salvo l'obbligo,  per  i
        trasgressori,  di  risarcire, ai  sensi  dell'articolo  18
        della  legge  8 luglio 1986, n. 349, l'eventuale  maggiore
        danno arrecato all'ambiente naturale.
 
          4.  La vigilanza sul rispetto delle disposizioni di  cui
        al  presente  articolo è affidata,  in  via  primaria,  al
        dipartimento regionale delle foreste.
 
          5.  Le  sanzioni  di  cui al comma 3 sono  disposte  con
        provvedimento  del comandante del distaccamento  forestale
        competente  per  territorio,  ai  sensi  della  legge   24
        novembre 1981, n. 689.
 
          6.  L'emanazione dei regolamenti di cui al comma 1  deve
        avvenire   entro  il  termine  perentorio   di   un   anno
        dall'entrata  in vigore della presente legge,  decorso  il
        quale  è  vietato  l'esercizio delle attività  di  cui  al
        comma 1 del presente articolo.'
 
                                  Art. 10.
                            Vincolo idrogeologico
 
          1.  L'articolo  9 della legge regionale 6  aprile  1996,
        n.  16   e successive modifiche ed integrazioni,   è  così
        sostituito:
 
           Art.  9.  -  Vincolo idrogeologico - 1. Gli ispettorati
        forestali   competenti  per  territorio  procedono    alla
        revisione  ed  all'aggiornamento degli ambiti territoriali
        sottoposti  a  vincolo e dei relativi atti  amministrativi
        con  cui  è  imposto il vincolo idrogeologico,  entro  180
        giorni dall'entrata in vigore della presente legge.
 
          2.  Per  l'aggiornamento degli atti relativi al  vincolo
        idrogeologico si deve tenere conto anche delle  risultanze
        e  delle indicazioni contenute nel piano straordinario per
        l'assetto  idrogeologico  di  cui  al  decreto  legge   11
        giugno  1998,  n.  180, convertito con  modificazioni  con
        legge  3  agosto  1998, n. 267 e successive  modifiche  ed
        integrazioni,  nonché  del piano stralcio  di  bacino  per
        l'assetto  idrogeologico  di cui  all'articolo  130  della
        legge  regionale  3 maggio 2001, n. 6 ed  all'articolo  15
        della  legge  regionale 9 marzo 2005,  n.  3,  nonché  del
        programma di cui all'articolo 28.
 
          3.  Gli  atti  amministrativi e gli ambiti  territoriali
        definiti  a  seguito dell'aggiornamento e della  revisione
        di  cui  al  comma 1 sono resi esecutivi con le  procedure
        previste  dal regio decreto 30 dicembre 1923,  n.  3267  e
        successive modifiche ed integrazioni.
 
          4.  Il  rilascio delle autorizzazioni e/o dei nulla-osta
        concernenti  i  terreni sottoposti  a  vincolo  per  scopi
        idrogeologici  previsti  dal  regio  decreto  30  dicembre
        1923,  n.  3267,  e  dal regolamento approvato  con  regio
        decreto  16 maggio 1926, n. 1126, nonché dall'articolo  23
        della  legge  regionale 10 agosto  1985,  n.  37,  rientra
        nella  competenza  degli ispettorati ripartimentali  delle
        foreste, ad eccezione di quanto previsto al comma 6.
 
          5.  Nelle  aree individuate nel piano straordinario  per
        l'assetto  idrogeologico il Corpo forestale della  Regione
        sulla  base  di  apposite direttive emanate dall'Assessore
        regionale per il territorio e l'ambiente esercita  compiti
        di  tutela  e  vigilanza per il rispetto delle  misure  di
        salvaguardia.
 
          6.  Al comma 5 dell'articolo 24 della legge regionale  9
        agosto  1988,  n.  14,  sostituito dall'articolo  4  della
        legge  regionale  18 maggio 1996, n. 34,  come  modificato
        dall'articolo 125 della legge regionale 3 maggio 2001,  n.
        6,  dopo  le parole  Ente parco,' sono inserite le  parole
         sentito    il    parere    vincolante    dell'ispettorato
        ripartimentale  delle  foreste competente  per  territorio
        che  deve  essere  reso  entro il  termine  perentorio  di
        trenta giorni'.
 
          7.  Al  comma 4, lettera e) dell'articolo 3 della  legge
        regionale  3 novembre 2000, n. 20, le parole  dell'ufficio
        del   Genio   civile'   sono   sostituite   dalle   parole
         vincolante    dell'ispettorato    ripartimentale    delle
        foreste'.'
 
                                  Art. 11.
                              Attività edilizia
 
          1.  Al comma 4 dell'articolo 10 della legge regionale  6
        aprile   1996,   n.   16   e   successive   modifiche   ed
        integrazioni,  le parole  comitato tecnico  amministrativo
        dell'Azienda  foreste demaniali della  Regione  siciliana'
        sono   sostituite   dalle   parole    comitato   forestale
        regionale'.
 
          2.  Al comma 9 dell'articolo 10 della legge regionale  6
        aprile   1996,   n.   16   e   successive   modifiche   ed
        integrazioni,  le  parole  le zone  territoriali  omogenee
        agricole'  vengono  sostituite dalle parole   una  densità
        territoriale  massima  di  0,03 mc/mq.  Il  calcolo  delle
        volumetrie  da  realizzare viene  computato  e  realizzato
        separatamente  per  le attività edilizie,  rispettivamente
        all'interno   del   bosco  e  nelle  relative   fasce   di
        rispetto'.
 
                                  Art. 12.
                      Protezione della flora spontanea
 
          1.  Dopo  il   comma  7  dell'articolo  11  della  legge
        regionale  6 aprile 1996, n. 16 e successive modifiche  ed
        integrazioni,  è aggiunto il seguente:
 
           7   bis.  La  Regione,  organismo  ufficiale   di   cui
        all'articolo   2,  comma  1,  lettera   n)   del   decreto
        legislativo  10  novembre 2003,  n.  386,  si  avvale  del
        dipartimento  foreste  per l'espletamento  delle  funzioni
        previste dal decreto medesimo ivi compreso il controllo  e
        la istituzione del registro dei materiali di base.'
 
 
 
 
                                   Art. 13
                  Piani di gestione forestale sostenibile.
 
          1.  L'articolo  13 della legge regionale 6 aprile  1996,
        n.  16  e  successive  modifiche ed integrazioni,  è  così
        sostituito:
 
           Art.  13.  - Piani di gestione forestale sostenibile  -
        1.  Per  la  gestione  del patrimonio  boschivo,  tutti  i
        soggetti pubblici e privati operano, di norma, sulla  base
        di piani di gestione forestale sostenibile.
 
          2.  I  suddetti  piani  vengono redatti  sulla  base  di
        apposite   prescrizioni  tecniche  fissate  dal   comitato
        forestale    regionale,   tenendo    conto    del    ruolo
        multifunzionale   riconosciuto  al  patrimonio   boschivo,
        anche in sede comunitaria.
 
          3.  I piani di cui al comma 2 sono approvati con decreto
        dell'Assessore regionale per l'agricoltura e  le  foreste,
        previo   parere  del  comitato  forestale  regionale,   da
        esitarsi  entro  il termine perentorio di  novanta  giorni
        dalla  richiesta,  decorsi i quali il  parere  si  intende
        reso favorevolmente.
 
          4.  La  proposta  di  piano ed  il  parere  esitato  dal
        comitato forestale regionale sono  pubblicati, a cura  del
        dipartimento regionale delle foreste, presso le  sedi  dei
        comuni   interessati   e   dei   distaccamenti   forestali
        competenti  per  territorio, per  la  durata  di  quindici
        giorni.   Entro  detto  termine  chiunque  può   formulare
        osservazioni   e  proposte,  che  vengono  esaminate   dal
        comitato   forestale   regionale   entro   trenta   giorni
        successivi.  Decorso il suddetto termine  la  proposta  di
        piano   viene   sottoposta   all'approvazione   definitiva
        dell'Assessore.
 
          5.  Dell'approvazione  del piano  è  dato  avviso  nella
        Gazzetta ufficiale della Regione siciliana.
 
          6.  Nelle  more dell'approvazione dei piani  di  cui  al
        comma  1  entro  un  anno  dall'entrata  in  vigore  della
        presente  legge,  i soggetti di cui al comma  1  elaborano
        linee  programmatiche che fissano gli indirizzi di  natura
        forestale  che si intendono perseguire nella  gestione  di
        ogni sistema boscato.
 
          7.  Le  linee programmatiche di cui al comma  6  vengono
        sottoposte  all'approvazione dell'Assessore regionale  per
        l'agricoltura  e  le foreste, previo parere  del  comitato
        forestale regionale.
 
          8.  L'approvazione  del piano ai sensi  dell'articolo  5
        bis,  comma  7,  integra e sostituisce  ogni  altro  nulla
        osta, autorizzazione o parere.
 
          9.  Le  concessioni  rilasciate  o  da  rilasciare  e  i
        contratti di vendita stipulati o da stipulare relativi  al
        materiale  legnoso destinato come biomassa alla produzione
        di  energia  non  possono avere durata  inferiore  a  nove
        anni.'
 
 
 
 
 
                                  Art. 14.
            Attività complementari dell'Amministrazione forestale
 
          1.  Ai  commi  1, 6, 8 e 9 dell'articolo 14 della  legge
        regionale  6 aprile 1996, n. 16 e successive modifiche  ed
        integrazioni,  le parole  Amministrazione forestale'  sono
        sostituite  dalle parole  Azienda regionale delle  foreste
        demaniali'.
 
          2.  Quanto previsto dalle lettere  o), p) e q) del comma
        1  dell'articolo14 della legge regionale 6 aprile 1996, n.
        16  e  successive  modifiche ed integrazioni,  può  essere
        svolto altresì dal dipartimento regionale delle foreste.
 
          3.   Dopo  il  comma  9  dell'articolo  14  della  legge
        regionale  6 aprile 1996, n. 16 e successive modifiche  ed
        integrazioni, è  aggiunto il seguente:
 
           9  bis.  L'Azienda regionale delle foreste demaniali  è
        facultata   ad   eseguire,  in   convenzione,   opere   ed
        interventi    di  interesse  pubblico,   delle   tipologie
        individuate al comma 1, mediante convenzione con  soggetti
        pubblici o privati.'
 
                                  Art. 15.
                         Centro vivaistico regionale
 
          1.  L'articolo  15 della legge regionale 6 aprile  1996,
        n.  16  e  successive modifiche ed integrazioni,   è  così
        sostituito:
 
           Art.  15. - Centro vivaistico regionale - 1. Il  centro
        vivaistico regionale, istituito ai sensi dell'articolo  25
        della legge regionale 5 giugno 1989, n. 11, svolge la  sua
        attività    come    ufficio   alle   dirette    dipendenze
        dell'Azienda  regionale  delle   foreste  demaniali.  Allo
        stesso è preposto un dirigente tecnico.
 
          2.  L'attività  vivaistica dell'Azienda regionale  delle
        foreste   demaniali   è  prioritariamente   orientata   al
        soddisfacimento  delle proprie esigenze  istituzionali  ed
        alla  conservazione, riproduzione e miglioramento genetico
        delle  specie  vegetali  indigene  in  ottemperanza  delle
        vigenti    normative   del   settore   della    produzione
        vivaistica.
 
          3.  Il  centro  si articola in diversi stabilimenti  per
        meglio  rispondere alle esigenze tecniche e di raccolta  e
        riproduzione della flora indigena ed endemica, nonché  per
        l'economicità  di  gestione  e  per  particolari  esigenze
        tecnico-colturali.'
 
                                  Art. 16.
                       Consulenza tecnico-scientifica
 
           1.  L'articolo  16 della legge regionale 6 aprile 1996,
        n.  16  e  successive  modifiche ed integrazioni,  è  così
        sostituito:
 
           Art.  16.  -  Consulenza tecnico-scientifica  -  1.  Ai
        fini  della pianificazione e della gestione delle attività
        di   propria   competenza,   l'Amministrazione   forestale
        regionale   si  avvale,  per  le  esigenze  di  consulenza
        tecnica   e   scientifica,  della   collaborazione   delle
        università, di istituti e centri di ricerca .
 
          2.  Per  le finalità di cui al comma 1 vengono istituiti
        appositi  capitoli  di spesa nelle relative  rubriche  del
        bilancio  della Regione siciliana e dell'Azienda regionale
        delle foreste demaniali.'
 
                                  Art. 17.
            Aziende speciali, agenzie ed altre forme di gestione
                                 forestale.
 
          1.  L'articolo  17 della legge regionale 6 aprile  1996,
        n.  16  e  successive  modifiche ed integrazioni,  è  così
        sostituito:
 
           Art.  17.  -  Aziende speciali, agenzie ed altre  forme
        di  gestione  forestale - 1. La Regione e gli enti  locali
        territoriali possono provvedere alla gestione tecnica  dei
        boschi  e  dei pascoli mediante aziende speciali,  agenzie
        od   altre   forme  di  gestione  singola  od   associata,
        eventualmente costituite secondo le modalità di  cui  alla
        legge  8  giugno 1990, n. 142 e della legge  regionale  11
        dicembre 1991, n. 48.
 
          2.  I  comuni, entro il 31 dicembre 2006, provvedono  ad
        adeguare  alle  disposizioni  richiamate  al  comma  1  la
        disciplina  delle aziende speciali già esistenti,  qualora
        non avessero già provveduto.
 
          3.  La  Regione  e gli enti locali territoriali  possono
        promuovere   la   costituzione  di  forme  associative   e
        stipulare  accordi di programma, al fine  di  favorire  lo
        sviluppo  ed  una  razionale  gestione  sostenibile  delle
        risorse forestali, territoriali ed ambientali, alle  quali
        possono  partecipare  soggetti  privati,  cooperative   ed
        imprese di cui all' articolo 18.'
 
                                  Art. 18.
                        Incentivi alle pluriattività
 
           1.  L'articolo 18 della legge regionale 6 aprile  1996,
        n.  16  e  successive  modifiche ed integrazioni,  è  così
        sostituito:
 
           Art.  18.  -   Incentivi alle pluriattività   -  1.  Si
        applicano  nel  territorio  della  Regione  siciliana   le
        disposizioni  dei  commi  1 e 2  dell'articolo  17,  della
        legge  31  gennaio 1994, n. 97 e successive  modifiche  ed
        integrazioni.
 
          2. L'applicazione delle disposizioni sopra richiamate  è
        estesa alle aree naturali protette ed alle isole minori.
 
          3.  Le  cooperative  che forniscono in  via  principale,
        anche  nell'interesse  di  terzi,  servizi  e  lavori  nel
        settore   forestale,  sono  equiparati  agli  imprenditori
        agricoli.
 
          4.  Nell'ambito  degli  indirizzi,  delle  norme  e  dei
        protocolli stabiliti a livello internazionale, la  Regione
        promuove  la  certificazione della  qualità  dei  processi
        gestionali e produttivi del settore forestale,  nonché  le
        attività  di  affiancamento  e  sostegno  ai  processi  di
        certificazione e la ricerca scientifica.
 
          5.  Per  le finalità di cui al presente articolo vengono
        istituiti   appositi  capitoli  di  spesa  nella   rubrica
        foreste   del   bilancio   della   Regione   siciliana   e
        dell'Azienda  regionale delle  foreste  demaniali,  per  i
        propri fini istituzionali.'
 
                                   Capo II
                  Espropriazione ed occupazione di immobili
 
                                  Art. 19.
                      Dichiarazione di pubblica utilità
 
          1.  L'articolo  19 della legge  regionale 6 aprile 1996,
        n.  16  e  successive  modifiche ed integrazioni,  è  così
        sostituito:
 
           Art.  19.  -   Incentivi  alle  pluriattività    -   1.
        Nell'ambito  del  territorio regionale gli  interventi  di
        conservazione   del   suolo   di   cui   all'articolo   28
        finalizzati  alla prevenzione ed al contrasto all'erosione
        ed  al  dissesto idrogeologico, nonché quelli  finalizzati
        alla   lotta   alla  desertificazione  ed  ai  cambiamenti
        climatici, assolvono funzioni di pubblica utilità.
 
          2.  L'approvazione dei progetti relativi agli interventi
        di  cui  al comma 1, equivale a dichiarazione di  pubblica
        utilità,  indifferibilità ed urgenza a tutti  gli  effetti
        del  decreto del Presidente della Repubblica dell'8 giugno
        2001, n. 327 e successive modifiche ed integrazioni.'
 
                                  Art. 20.
                       Disciplina delle espropriazioni
 
           1.  L'articolo  20 della legge regionale 6 aprile 1996,
        n.  16  e  successive  modifiche ed integrazioni,  è  così
        sostituito:
 
            Art.  20. - Disciplina delle espropriazioni  -  1.  Le
        espropriazioni connesse alla esecuzione di opere  ed  alle
        acquisizioni  di  competenza  dell'Assessorato   regionale
        dell'agricoltura e delle foreste e degli enti pubblici  da
        esso  dipendenti  e/o  comunque  sottoposti  a  tutela   e
        vigilanza, qualunque sia la fonte del finanziamento,  sono
        disciplinate  dal decreto del Presidente della  Repubblica
        8   giugno   2001,  n.  327  e  successive  modifiche   ed
        integrazioni.'
 
                                  Art. 21.
                    Disciplina dell'occupazione d'urgenza
 
           1.  L'articolo  21 della legge regionale 6 aprile 1996,
        n.  16  e  successive  modifiche ed integrazioni,  è  così
        sostituito:
 
            Art. 21. -  Disciplina dell'occupazione d'urgenza - 1.
        Le  occupazioni d'urgenza sono disciplinate  dall'articolo
        22  bis  del  D.P.R. 8 giugno 2001,  n. 327  e  successive
        modifiche ed integrazioni.
 
           2.   Il  relativo  provvedimento  perde  efficacia  ove
        l'occupazione non segua nel termine massimo  di  tre  mesi
        dalla  data  della  sua emanazione ai sensi  del  comma  4
        dell'articolo  22  bis  del decreto del  Presidente  della
        Repubblica  8  giugno 2001, n. 327 e successive  modifiche
        ed integrazioni.
 
           3.  Il  termine di occupazione non può essere di durata
        superiore   a  quello  indicato  nella  dichiarazione   di
        pubblica  utilità, indifferibilità ed urgenza disposta  ai
        sensi  dell'articolo 13 del decreto del  Presidente  della
        Repubblica 8 giugno 2001 n. 327 e successive modifiche  ed
        integrazioni.'
 
                                  Art. 22.
                         Indennità di espropriazione
 
           1.  L'articolo  22 della legge regionale 6 aprile 1996,
        n.  16  e  successive  modifiche ed integrazioni,  è  così
        sostituito:
 
            Art.  22.  - Indennità di espropriazione - 1.  Per  le
        aree  edificabili l'indennità è determinata a norma  degli
        articoli  37  e  38  del  decreto  del  Presidente   della
        Repubblica   8 giugno 2001, n. 327 e successive  modifiche
        ed integrazioni.
 
           2.  Per le aree agricole e per quelle che, ai sensi del
        comma  1,  non  sono classificabili come  edificabili,  si
        applicano  le norme di cui agli articoli  40, 41,  42  del
        decreto  del  Presidente della Repubblica  8 giugno  2001,
        n. 327 e successive modifiche ed integrazioni.
 
           3.   Ai   proprietari  dei  fondi  gravati  di  servitù
        coattiva    in   dipendenza   dell'esecuzione   dell'opera
        pubblica,  è  dovuta  un'indennità  determinata  ai  sensi
        dell'articolo   44  del   decreto  del  Presidente   della
        Repubblica   8 giugno 2001, n. 327 e successive  modifiche
        ed integrazioni.'
 
                                  Art. 23.
                      Espropriazioni di modesto valore
 
           1.  L'articolo  23 della legge regionale 6 aprile 1996,
        n.  16  e  successive  modifiche ed integrazioni,  è  così
        sostituito:
 
           Art.  23.  -  Espropriazioni di  modesto  valore  -  1.
        Quando   il   valore   della   indennità,   relativo    ai
        procedimenti  espropriativi di cui  all'articolo  20,  non
        supera  10.000  euro può essere autorizzato  il  pagamento
        diretto  o lo svincolo in favore degli aventi diritto  che
        dichiarano, nei modi e con le forme di cui al decreto  del
        Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000 n.  445,  che
        l'immobile oggetto del procedimento espropriativo è  nella
        loro  piena  disponibilità libero da  pesi  e  vincoli  di
        qualsiasi natura.
 
          2.  Le  dichiarazioni rese dai proprietari esonerano  da
        ogni  responsabilità  i  funzionari  o  i  titolari  degli
        uffici  all'uopo delegati o autorizzati che dispongono  il
        pagamento delle indennità nei limiti di importo e  con  le
        procedure di cui al comma 1.'
 
                                  Art. 24.
                            Procedimenti in corso
 
          1.  L'articolo  24 della legge regionale  6 aprile 1996,
        n.  16  e  successive  modifiche ed integrazioni,  è  così
        sostituito:
 
           Art.  24.  -  Procedimenti in corso - 1. Nella  materia
        di  cui al presente titolo anche ai fini della definizione
        di  procedimenti in corso si applicano le disposizioni  di
        cui  all'articolo  57  del decreto  del  Presidente  della
        Repubblica   8 giugno 2001, n. 327 e successive  modifiche
        ed integrazioni.
 
          2.   L'indennità   da   corrispondere   annualmente   ai
        proprietari  è  commisurata agli  interessi  legali  sulla
        corrispondente  indennità  di esproprio  determinata  alla
        data  della  occupazione  ai sensi  dell'articolo  50  del
        decreto  del  Presidente della Repubblica  8 giugno  2001,
        n. 327 e successive modifiche ed integrazioni.
 
          3.  Per  quanto  non previsto nel presente  articolo  si
        applicano  le  disposizioni in materia dettate  dal  regio
        decreto  legge  30  dicembre 1923, n.  3267  e  successive
        modifiche ed integrazioni.'
 
                                  Art. 25.
                           Conferimenti volontari
 
           1.  L'articolo 25 della legge regionale 6 aprile  1996,
        n.  16  e  successive  modifiche ed integrazioni,  è  così
        sostituito:
 
            Art.  25.  -  Conferimenti  volontari  -  1.  Per  gli
        interventi  di  competenza dell'Amministrazione  forestale
        regionale  tutti  i provvedimenti relativi  alle  connesse
        procedure  espropriative  sono  adottati  dall'Assessorato
        regionale dell'agricoltura e delle foreste.
 
           2.  I  proprietari che intendono conferire  al  demanio
        della  Regione i loro terreni devono presentare, entro  il
        31   marzo   di   ciascun  anno,  una   dichiarazione   di
        disponibilità   agli   uffici   provinciali   dell'Azienda
        regionale   delle   foreste  demaniali    competenti   per
        territorio.   In  tal  caso  il  valore  dell'immobile   è
        determinato ai sensi dell'articolo 22, comma 2.
 
           3.   Nel   caso   di  dichiarazione  di  disponibilità,
        l'indennità  è  aumentata del 50 per  cento  ovvero  nella
        misura  di cui all'articolo 40, comma quarto, del  decreto
        del  Presidente della Repubblica  8 giugno 2001, n. 327  e
        successive  modifiche ed integrazioni, se il  proprietario
        è  coltivatore  diretto o imprenditore agricolo  a  titolo
        principale,  a  condizione che i terreni siano  liberi  da
        vincoli  derivanti  da patti agrari,  anche  di  fatto,  e
        l'immissione  in  possesso in favore  dell'Amministrazione
        venga   effettuata   contestualmente  al   momento   della
        notifica   del   decreto  approvativo  del   progetto   di
        acquisizione.
 
           4.  I  fabbricati rurali sono stimati secondo il valore
        di  ricostruzione,  calcolato  sulla  base  del  prezzario
        generale  per  le opere pubbliche vigente ai  sensi  della
        normativa  regionale sui lavori pubblici,  avuto  riguardo
        alla   vetustà  ed  allo  stato  di  conservazione  e   di
        manutenzione dell'immobile. A tal fine il coefficiente  di
        riduzione non può superare in ogni caso il 50 per cento.
 
           5.    Per    i   fabbricati   di   particolare   pregio
        architettonico l'indennità di espropriazione,  determinata
        ai  sensi del comma 4, è aumentata fino ad un massimo  del
        50 per cento.
 
           6.  Sulle  indennità  sono  corrisposti  gli  interessi
        nella   misura   del   saggio  legale   per   il   periodo
        intercorrente  tra la data dell'immissione in  possesso  e
        quella  della  effettiva liquidazione ovvero del  deposito
        alla cassa depositi e prestiti.
 
          7.  Gli  stessi criteri di valutazione si  applicano  al
        conferimento    di    terreni   rimboschiti    e    tenuti
        dall'Amministrazione  forestale regionale  in  occupazione
        temporanea  nonché di terreni su cui sono stati effettuati
        rimboschimenti  volontari con il  contributo  dello  Stato
        e/o della Regione.
 
          8.  Nelle  ipotesi di cui al comma 7, ove  il  grado  di
        copertura  arborea  sia  inferiore  al  60  per  cento  si
        applica il comma 4 dell'articolo 27.
 
          9.  I  valori fissati dal presente articolo si applicano
        anche per l'acquisizione dei terreni ricadenti nelle  aree
        protette.
 
          10.  All'articolo  21  della legge  regionale  6  maggio
        1981,  n. 98, come sostituito dall'articolo 22 della legge
        regionale  9  agosto  1988,  n.  14,  sono  apportate   le
        seguenti   modifiche:   al   terzo   comma,   le    parole
         dall'articolo  5 della legge regionale 10 febbraio  1986,
        n.  2'  sono  sostituite  con le parole   dalla  normativa
        regionale vigente in materia di interventi forestali';  il
        quarto comma è abrogato.
 
          11.  Allo  scopo di favorire l'acquisizione  di  terreni
        nelle   zone  a  diffusa  proprietà  particellare,   ferme
        restando  le  procedure previste, i comuni o  le  province
        interessate   sono  autorizzati  a  svolgere   le   azioni
        necessarie  volte  a promuovere le offerte,  acquisire  le
        stesse,   corredarne  la  documentazione  e   trasmetterle
        all'ufficio   provinciale  dell'Azienda  regionale   delle
        foreste  demaniali  competente  per  territorio  entro  il
        termine annuale di cui al comma 2.'
 
                                  Art. 26.
                      Occupazione temporanea di terreni
 
          1. Al comma 1 dell'articolo  26 della legge regionale  6
        aprile   1996,   n.   16   e   successive   modifiche   ed
        integrazioni,  le  parole   l'Amministrazione   forestale'
        sono  sostituite  dalle parole  il dipartimento  regionale
        delle   foreste   e  l'Azienda  regionale  delle   foreste
        demaniali, in relazione alle rispettive competenze'.
 
                                  Art. 27.
            Espropriazione di terreni rimboschiti con contributo
                                  pubblico
 
          1.  L'articolo  27 della legge regionale 6 aprile  1996,
          n.  16  e successive modifiche ed integrazioni,  è  così
          sostituito:
 
           Art.  27.  - Espropriazione di terreni rimboschiti  con
        contributo  pubblico  -  1. E' autorizzata  l'acquisizione
        dei  rimboschimenti effettuati con finanziamenti  pubblici
        per la forestazione produttiva.
 
           2.  I  terreni ricadenti in zone sottoposte  a  vincolo
        idrogeologico,  dove sono stati effettuati  rimboschimenti
        volontari  col  contributo pubblico e  che  presentino  in
        atto  un  grado di copertura arborea inferiore al  50  per
        cento,   possono   essere  sottoposti  ad   espropriazione
        qualora  il dipartimento regionale delle foreste riconosca
        la  necessità  di effettuare interventi di ripristino  del
        soprassuolo  ai  fini della difesa e della  stabilità  dei
        versanti.
 
          3.   Alla  progettazione  e  alla  realizzazione   degli
        interventi   di   cui  al  comma  2   provvede   l'Azienda
        regionale delle  foreste demaniali.
 
          4.  I  proprietari dei terreni di cui al comma 2 possono
        tuttavia  eseguire per proprio conto ed  a  loro  spese  i
        lavori  suddetti, impegnandosi ad iniziarli  ed  ultimarli
        nei   modi   e  nei  termini  indicati  dagli  ispettorati
        ripartimentali delle foreste competenti per provincia.
 
          5.  Nei casi di cui al presente articolo i terreni  sono
        considerati  come  pascoli  e  non  si  tiene  conto   del
        soprassuolo  nella  determinazione  del  valore  ai  sensi
        dell'articolo 22.'
 
                                  Capo III
                    Disciplina degli interventi forestali
 
                                  Art. 28.
           Programma poliennale di interventi idraulico-forestali
 
          1.  L'articolo  28 della legge regionale 6 aprile  1996,
        n.  16  e  successive  modifiche ed integrazioni,  è  così
        sostituito:
 
           Art.   28.   -   Programma  poliennale  di   interventi
        idraulico-forestali   -  1.  L'Assessore   regionale   per
        l'agricoltura  e  le  foreste  promuove  e   realizza   il
        programma  triennale  di interventi idraulico-forestali  e
        relativo   elenco  annuale,  finalizzati  alla  difesa   e
        conservazione   del   suolo,   alla   tutela    ed    alla
        valorizzazione dell'ambiente, redatto ai sensi e  per  gli
        effetti  della vigente legislazione regionale  sui  lavori
        pubblici  e  dell'articolo 83, inserendo  prioritariamente
        gli  interventi riguardanti le zone a rischio idraulico  e
        di  frana (R4, R3, R2 e R1) individuate nei piani  assetto
        idrogeologico   (PAI),   fermo   restando   le   categorie
        prioritarie  di  intervento  elencate  nell'articolo   14,
        comma 3, legge 11 febbraio 1994, n. 109.
 
          2.  In  attuazione dei piani stralcio di bacino  di  cui
        all'articolo 130 della legge regionale 6 aprile  2001,  n.
        6  ed  all'articolo 15 della legge regionale 9 marzo 2005,
        n.   3,  l'Assessore  regionale  per  l'agricoltura  e  le
        foreste  promuove  e  realizza il programma  triennale  di
        interventi  idraulico-forestali da realizzare  sulla  base
        di   stralci   annuali,   finalizzati   alla   difesa    e
        conservazione   del   suolo,   alla   tutela    ed    alla
        valorizzazione dell'ambiente, redatto ai sensi e  per  gli
        effetti  della vigente legislazione regionale  sui  lavori
        pubblici.
 
           3. Il decreto di approvazione del programma di cui al
        comma 1 è pubblicato nella Gazzetta ufficiale della
        Regione siciliana.'
 
                                  Art. 29.
                       Specificazione degli interventi
 
          1.  L'articolo  29 della legge  regionale 6 aprile 1996,
        n.  16  e  successive  modifiche ed integrazioni,  è  così
        sostituito:
 
           Art.  29. - Specificazione degli interventi  -  1.  Gli
        interventi   di   cui  all'articolo   28   consistono   in
        particolare in:
 
          a)  opere di difesa e conservazione del suolo a presidio
        degli invasi già realizzati o in corso di realizzazione;
 
          b)   opere   di  sistemazione  idraulico-forestale   dei
        bacini;
 
          c) opere di regolazione dei corsi d'acqua;
 
          d)  opere  di  rinaturazione e di difesa del  suolo  nei
        bacini imbriferi montani particolarmente degradati;
 
          e)  interventi integrati di rinaturazione  e recupero di
        suoli abbandonati;
 
          f)  le  nuove opere di rimboschimento e costituzione  di
        fasce boschive;
 
          g)   interventi  di  tipo  conservativo  del  patrimonio
        boschivo;
 
          h)  interventi di difesa dei boschi  e della vegetazione
        dagli incendi;
 
          j)  interventi  di tipo conservativo e di  miglioramento
        da attuare nelle aree protette;
 
          k)  manutenzione ordinaria e straordinaria  delle  opere
        ed  interventi di cui alle lettere precedenti, comunque in
        precedenza realizzate da qualsivoglia soggetto;
 
          i)    interventi    finalizzati   all'ampliamento    e/o
        miglioramento  e  maggiore razionalizzazione  del  demanio
        forestale e pascolivo.
 
          2.  Il  programma triennale di interventi è  predisposto
        dal  dipartimento foreste e dall'Azienda regionale   delle
        foreste   demaniali,  per  quanto  e   nell'ambito   delle
        rispettive  competenze, sulla base  di  indirizzi  forniti
        dall'Assessore regionale per l'agricoltura e le foreste.
 
          3.  Lo  schema  di  programma  è  sottoposto  al  parere
        preventivo  di  una  apposita  commissione  composta   dal
        dirigente generale delle foreste, dall'ispettore  generale
        dell'Azienda  foreste demaniali e dal  capo  di  gabinetto
        dell'Assessore regionale per l'agricoltura e  le  foreste,
        o loro delegati.
 
          4. Lo schema di programma è composto da due sezioni:
 
          a)  la sezione la cui competenza alla predisposizione  è
        del  dipartimento  foreste, relativa  agli  interventi  di
        difesa   del   suolo,  sulla  base  di   quanto   previsto
        dall'articolo  14, comma 18 della legge 11 febbraio  1994,
        n.  109  nel  testo  coordinato con le leggi  regionali  2
        agosto  2002,  n. 7 e 19 maggio 2003, n.  7  e  successive
        modifiche,  e contiene gli interventi di cui alle  lettere
        a),  b),  c),  e  d)  del  comma  1,  gli  interventi   di
        manutenzione  straordinaria  dei  corsi  d'acqua  e  delle
        opere  idrauliche,  oltre  agli  interventi  di  cui  alle
        lettere h) e j) del comma 1, per la parte di competenza;
 
          b)   la   seconda   sezione,  la  cui  competenza   alla
        predisposizione  è dell'AFDRS,  relativa  agli  interventi
        di  cui  alle  lettere e), f), g), i), k),  del  comma  1,
        oltre  agli  interventi di cui alle lettere h)  e  j)  del
        comma 1, per la parte di competenza.
 
          5.  Lo schema  di programma,  il programma triennale  ed
        il  relativo  elenco  annuale possono  essere  redatti  ed
        approvati   separatamente  dall'Assessore  regionale   per
        l'agricoltura e le foreste.
 
          6.  La  competenza  alla progettazione  e  realizzazione
        degli  interventi  di cui al comma 1, ad  eccezione  della
        lettera  h),  è,  di  norma, della  struttura  di  massima
        dimensione  competente alla predisposizione della  sezione
        di  cui al comma 4. In ogni altro caso la competenza  alla
        progettazione  e  realizzazione  degli  interventi  è,  di
        norma,   del   dipartimento  foreste,  se  la   forma   di
        esecuzione prevista è l'appalto, e dell'Azienda  regionale
        delle   foreste  demaniali  se  la  forma  di   esecuzione
        prevista è l'economia per amministrazione diretta.
 
                                  Art. 30.
               Rideterminazione dei bacini idrografici montani
 
           1. L'articolo  30 della legge regionale 6 aprile 1996, n. 16
        e successive modifiche ed integrazioni,  è così sostituito:
 
           Art.  30.  -   Rideterminazione dei bacini  idrografici
        montani  -  1.  Entro il termine perentorio  di  sei  mesi
        dall'entrata  in vigore della presente legge,  l'Assessore
        regionale per l'agricoltura e le foreste, ridetermina  con
        proprio   decreto  il  perimetro  dei  bacini  idrografici
        montani  nel  territorio della Regione,   avvalendosi  del
        dipartimento regionale delle foreste.
 
          2.  Sino  alla  rideterminazione  di  tali  bacini  sono
        considerati  bacini  idrografici  montani  i  bacini   già
        determinati  e  i  comprensori  di  bonifica  montana  già
        classificati.
 
          3.  In tali bacini la progettazione, la realizzazione  e
        manutenzione delle opere relative agli interventi  di  cui
        all'articolo    28    sono    di   competenza    esclusiva
        dell'Amministrazione forestale.'.
 
                                  Art. 31.
              Attività di prevenzione e presidio territoriale.
 
          1.  Dopo  l'articolo 30 della legge regionale  6  aprile
        1996,  n.  16  e  successive  modifiche  ed  integrazioni,
        aggiungere il  seguente articolo :
 
           Art.  30  bis.  -  Attività di prevenzione  e  presidio
        territoriale  nelle aree montane - 1. Nel  territorio  dei
        bacini  idrografici  montani,  il  dipartimento  regionale
        delle  foreste  esercita le competenze  di  cui  al  regio
        decreto  25 luglio 1904, n. 523, fatte salve le competenze
        in  materia  di polizia idraulica, che rimangono  in  capo
        agli  ufficiali  ed  agenti  di  polizia  giudiziaria,   e
        concorre  nell'attività di presidio territoriale idraulico
        ed  idrogeologico di cui alla direttiva del Presidente del
        Consiglio dei Ministri 27 febbraio 2004.
 
          2.  Le  autorizzazioni  ai sensi del  regio  decreto  25
        luglio 1904, n. 523 continuano ad essere rilasciate  dagli
        uffici del Genio civile.
 
          3.    Le   autorizzazioni   rilasciate   devono   essere
        comunicate  entro quindici giorni dagli uffici  del  Genio
        civile   agli  ispettorati  ripartimentali  delle  foreste
        territorialmente   competenti  ai   fini   della   tutela,
        vigilanza e controllo dei corsi d'acqua.'.
 
                                  Art. 32.
                    Piano per l'acquisizione dei terreni
 
          1.  L'articolo  31 della legge regionale 6 aprile  1996,
        n.  16  e  successive  modifiche ed integrazioni,  è  così
        sostituito:
 
           Art.  31. - Piano per l'acquisizione dei terreni  -  1.
        Al  fine  di contribuire al raggiungimento degli obiettivi
        previsti  nella  convenzione  di  Kyoto  in  ordine   alla
        riduzione    di    emissioni   di    anidride    carbonica
        nell'atmosfera,   di   contrastare   il   fenomeno   della
        desertificazione  e di realizzare gli  interventi  di  cui
        all'articolo  28,  nonché il miglioramento,  l'ampliamento
        ed una maggiore razionalizzazione del demanio forestale  e
        pascolivo  e delle aree protette, l'Assessorato  regionale
        dell'agricoltura   e  delle  foreste,  tramite   l'Azienda
        regionale  delle  foreste demaniali, tenendo  conto  anche
        delle  offerte ricevute, è autorizzato a predisporre,  nei
        limiti  delle  disponibilità  finanziarie,  un  piano   di
        acquisizione di terreni nel rispetto dei seguenti  criteri
        prioritari, nell'ordine di seguito riportato:
 
          a)   aree   nude   da  rimboschire  anche   di   ridotte
        dimensioni,   purché  accorpabili  con   il   preesistente
        demanio   o   che  siano  a  salvaguardia  e   tutela   di
        particolari  interessi o ricadano all'interno  di  parchi,
        riserve naturali, SIC, ZPS o ZCS;
 
          b)  aree  nude da rimboschire di dimensioni  idonee  per
        una razionale gestione;
 
          c)  terreni  destinati a pascolo di  dimensioni  idonee,
        ricadenti  in bacini idrografici di particolare  interesse
        sistematorio;
 
          d)   terreni  destinati  a  pascolo  anche  di   ridotte
        dimensioni,   purché  accorpabili  con   il   preesistente
        demanio;
 
          e)   seminativi  ed  arboreti  agrari  specializzati  di
        idonee  dimensioni,  ricadenti in  bacini  idrografici  di
        particolare  interesse sistematorio o accorpabili  con  il
        preesistente demanio;
 
          f)  boschi con alta funzione protettiva anche di ridotte
        dimensioni,   purché  accorpabili  con   il   preesistente
        demanio   o   che  siano  a  salvaguardia  e   tutela   di
        particolari interessi;
 
          g)  boschi  con  alta funzione protettiva di  dimensioni
        idonee per una razionale gestione;
 
          h)   altri   terreni  non  ricadenti  nelle  fattispecie
        precedenti.
 
          2.  E',  altresì, autorizzata l'acquisizione di aree  di
        particolare  interesse  naturalistico  e/o  paesaggistico,
        ivi  compresi specchi d'acqua, pantani, rocce  e  anfratti
        anche ricadenti all'interno di parchi e riserve naturali.
 
          3.  Sulla base dei criteri prioritari di cui al comma 1,
        anche  in  relazione alle dichiarazioni  di  disponibilità
        dei  proprietari  pervenute  in  virtù  dell'articolo  25,
        entro  i  sessanta giorni successivi al termine utile  per
        la  presentazione delle dichiarazioni di disponibilità, il
        piano   di   acquisizione  dei  terreni  viene   approvato
        dall'Assessore regionale per l'agricoltura e  le  foreste,
        su   proposta   dell'Azienda  regionale   delle    foreste
        demaniali,  sentita  la commissione  di  cui  al  comma  3
        dell'articolo 28.
 
          4.  La  gestione  dei  boschi e dei  complessi  boscati,
        compresi  i  relativi  impianti,  appartenenti  agli  enti
        economici  sottoposti a vigilanza o tutela  della  Regione
        ivi  compresa  l'ESA,  ad eccezione  dei  parchi  e  delle
        riserve naturali per i quali si applicano le norme di  cui
        alla  legge  regionale 9 agosto 1988, n.  14,  è  affidata
        all'Azienda regionale delle  foreste demaniali.
 
          5.  I  beni  di  cui  al  comma  4,  ferme  restando  le
        disposizioni   previste  dall'articolo  21   della   legge
        regionale  6  maggio 1981, n. 98, possono essere  affidati
        in gestione anche agli enti parco.
 
          6.  L'ESA  è  autorizzato  a cedere  a  titolo  gratuito
        all'Azienda regionale delle  foreste demaniali  i  terreni
        allo  stesso  conferiti ai sensi della legge regionale  27
        dicembre   1950,   n.   104,  e  tutt'   ora   nella   sua
        disponibilità.
 
          7.  La gestione dei complessi boscati di pertinenza  dei
        musei  regionali di cui al comma 3 dell'articolo  2  della
        legge   regionale  15  maggio  1991,  n.  17  è   affidata
        all'Azienda regionale delle  foreste demaniali.'
 
                                  TITOLO II
               Provvedimenti per la difesa dei boschi e della
                          vegetazione dagli incendi
 
                                   Capo I
           Prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi e della
                                 vegetazione
 
                                  Art. 33.
             Prevenzione e lotta agli incendi della vegetazione
 
          1.  Al comma 1 dell'articolo 33 della legge regionale  6
        aprile   1996,   n.   16   e   successive   modifiche   ed
        integrazioni,  dopo  la  parola  Regione,'  aggiungere  le
        parole   avvalendosi in via prioritaria  del  dipartimento
        regionale delle foreste,'.
 
          2.  Al comma 2 dell'articolo 33 della legge regionale  6
        aprile   1996,   n.   16   e   successive   modifiche   ed
        integrazioni,   dopo  le   parole    ambienti   naturali,'
        aggiungere  le  parole   delle aree protette  o  ricadenti
        nelle aree SIC, ZPS e ZCS'.
 
                                  Art. 34.
                      Definizione di incendio boschivo.
 
            1.  Dopo l'articolo  33 della legge regionale 6 aprile
        1996,  n.  16  e  successive  modifiche  ed  integrazioni,
        aggiungere il seguente:
 
             Art. 33 bis. - Definizione di incendio boschivo -  1.
        Per    la   definizione   di   incendio   boschivo   trova
        applicazione  nel territorio della Regione  l'articolo   2
        della legge 21 novembre 2000, n. 353.'.
 
 
                                  Art. 35.
             Piano per la difesa della vegetazione dagli incendi
 
            1.  L'articolo  34  della legge   regionale  6  aprile
        1996,  n.  16  e  successive modifiche ed integrazioni,  è
        così sostituito:
 
             Art.  34.  -  Piano  per la difesa della  vegetazione
        dagli  incendi  -  1.  Con decreto  del  Presidente  della
        Regione,   su   proposta  dell'Assessore   regionale   per
        l'agricoltura e le foreste, è approvato il  piano  per  la
        programmazione  delle attività di previsione,  prevenzione
        e  lotta attiva per la difesa della vegetazione contro gli
        incendi.
 
            2.  Il  piano,  predisposto dal Corpo forestale  della
        Regione,  individua:
 
            a)  le  cause  determinanti ed i fattori predisponenti
        l'incendio;
 
            b)    le   aree   a   rischio   d'incendio   boschivo,
        rappresentate    con    apposita   cartografia    tematica
        aggiornata   con   l'indicazione   delle   tipologie    di
        vegetazione  prevalenti,  nonché  la  individuazione   dei
        punti  sensibili,  richiedenti  operazioni  periodiche  di
        decespugliamento  o  di  eliminazione  della   vegetazione
        secca od altro materiale combustibile;
 
            c)  i  periodi  a  rischio  d'incendio  boschivo,  con
        l'indicazione  dei dati anemologici e dell'esposizione  ai
        venti;
 
            d)   gli  indici  di  pericolosità  fissati  su   base
        quantitativa e sinottica;
 
            e)  le  azioni  determinanti anche solo potenzialmente
        l'innesco di incendio nelle aree e nei periodi a rischio;
 
            f)  gli  interventi per la previsione e la prevenzione
        degli  incendi  boschivi,  anche  attraverso  sistemi   di
        monitoraggio satellitare;
 
            g)  la  consistenza  e  la localizzazione  dei  mezzi,
        degli  strumenti e delle risorse umane nonché le procedure
        per la lotta attiva contro gli incendi boschivi;
 
            h)  la  consistenza e la localizzazione delle  vie  di
        accesso  e  dei tracciati spartifuoco nonché  di  adeguate
        fonti di approvvigionamento idrico;
 
            i)   le   operazioni  silvo-colturali  di  pulizia   e
        manutenzione  del  bosco,  con facoltà  di  previsione  di
        interventi  sostitutivi del proprietario inadempiente,  in
        particolare nelle aree a più elevato rischio;
 
            l)  gli indirizzi in ordine all'immissione controllata
        di  bestiame  nei  boschi, ai fini del mantenimento  delle
        condizioni  ambientali migliori per la  prevenzione  degli
        incendi;
 
            m)    le    esigenze   formative   e    la    relativa
        programmazione;
 
            n) le attività informative;
 
            o)   le   previsioni   relative  alla   dotazione   di
        infrastrutture  e  mezzi necessari per  il  raggiungimento
        degli obiettivi del piano;
 
            p)  la realizzazione di studi e ricerche e di progetti
        sperimentali  relativi a nuovi metodi e  tecniche,  intesi
        ad accrescere l'efficacia dell'azione;
 
            q)  qualsiasi  altra  misura  atta  a  realizzare  gli
        obiettivi di cui all'articolo 33;
 
            r)  la previsione economico-finanziaria delle attività
        previste nel piano stesso.
 
            3.  Il piano ha efficacia a tempo indeterminato e  può
        essere  aggiornato  in  qualsiasi momento,  ove  insorgano
        ragioni  di opportunità o esigenze di adeguamento a  nuove
        disposizioni di legge o a norme comunitarie.
 
            4.  Il  piano si attua mediante programmi  annuali  di
        intervento  predisposti, entro  il  31  marzo  di  ciascun
        anno.
 
            5.  Nelle more dell'approvazione del piano di  cui  al
        comma  1,  restano in vigore le previsioni  del  piano  in
        atto vigente.
 
            6. Dell'approvazione e dell'aggiornamento del piano  è
        dato   avviso  sulla  Gazzetta  ufficiale  della   Regione
        siciliana.
 
            7.  Il  piano  prevede per le aree  naturali  protette
        un'apposita   sezione,  definita   tenendo   conto   delle
        proposte   degli   enti   gestori  sugli   interventi   da
        realizzare nelle aree di loro competenza.
 
            8.  Ferme restando le competenze previste dalle  norme
        vigenti,    il    piano   può   prevedere   modalità    di
        collaborazione  all'attività di  cui  all'articolo  33  da
        parte  degli  enti locali territoriali  e  di  altri  enti
        pubblici.
 
            9.  Specifici programmi annuali di intervento relativi
        ai   territori   dei  parchi  naturali   regionali,   sono
        approvati  con  decreto del Presidente dell'ente  parco  e
        contengono   disposizioni  per  il   coordinamento   delle
        attività  dei  diversi soggetti che, nell'ambito  di  tali
        territori,  svolgono funzioni di prevenzione e  di  difesa
        antincendio,  secondo le previsioni del piano  di  cui  al
        presente articolo.
 
            10.  Le  attività  previste nei programmi  di  cui  al
        comma  10  sono svolte autonomamente da ciascun ente,  nel
        rispetto  delle  misure  di  coordinamento  contenute  nei
        programmi medesimi.'
 
                                  Art. 36.
              Previsione e prevenzione del rischio di incendi.
                  Lotta attiva contro gli incendi boschivi
 
            1.    Dopo  l'articolo   34 della  legge  regionale  6
        aprile   1996,   n.   16   e   successive   modifiche   ed
        integrazioni, sono aggiunti i seguenti articoli:
 
             Art.  34 bis. -  Previsione e prevenzione del rischio
        di   incendi  -  1.  Per  quanto  concerne  l'attività  di
        previsione  e prevenzione del rischio di incendi  boschivi
        trova   applicazione   nella   Regione   quanto   disposto
        dall'articolo  4,  commi 1 e 2, della  legge  21  novembre
        2000,  n.  353.  La Regione, nell'ambito dell'attività  di
        prevenzione   può   concedere   contributi    a    privati
        proprietari di aree boscate  per operazioni di  pulizia  e
        di     manutenzione    selvi-colturale    prioritariamente
        finalizzate alla prevenzione degli incendi boschivi.
 
            2.  La  pianificazione territoriale  urbanistica  deve
        tener conto del grado di rischio di incendio boschivo  del
        territorio   individuato   dalle   cartografie   di    cui
        all'articolo 34, comma 2 , lettera b).
 
            3.   Il   Corpo   forestale  della  Regione   provvede
        all'espletamento  delle attività  di  cui  all'articolo  5
        della legge 21 novembre 2000, n. 353.
 
            Art.  34  ter.  -  Lotta  attiva  contro  gli  incendi
        boschivi  -  1. Gli interventi di lotta attiva contro  gli
        incendi  boschivi comprendono le attività di ricognizione,
        sorveglianza,  avvistamento,  allarme  e  spegnimento  con
        mezzi da terra ed aerei.
 
            2.  Ai  fini di cui al comma 1, il servizio antincendi
        boschivi  del  Corpo forestale della Regione garantisce  e
        coordina  sul  territorio regionale le attività  aeree  di
        spegnimento,   avvalendosi  del  centro  operativo   aereo
        unificato   dello  Stato  e  dei  mezzi  aerei   messi   a
        disposizione dal dipartimento regionale delle foreste.
 
            3.  Il  Corpo  forestale della  Regione  programma  la
        lotta   attiva  agli  incendi  boschivi  ed  assicura   il
        coordinamento  antincendio istituendo e gestendo  con  una
        operatività   di  tipo  continuativo  le  sale   operative
        unificate permanenti, avvalendosi oltre che delle  proprie
        strutture,  di  propri mezzi e delle  proprie  squadre   a
        terra':
 
            a)  di  risorse, mezzi e personale del Corpo nazionale
        dei vigili del fuoco in base ad accordi di programma;
 
            b)  di  personale  appartenente ad  organizzazioni  di
        volontariato  riconosciute secondo la  vigente  normativa,
        dotato  di  adeguata  preparazione  professionale   e   di
        certificata   idoneità  fisica  qualora  impiegato   nelle
        attività di spegnimento del fuoco;
 
            c) di risorse, mezzi e personale delle forze armate  e
        delle  forze di polizia in caso di riconosciuta ed urgente
        necessità,  richiedendoli all'autorità competente  che  ne
        può   disporre  l'utilizzo  in  dipendenza  delle  proprie
        esigenze;
 
            d)  di mezzi aerei di altre regioni in base ad accordi
        di programma.
 
            4.  La  Regione  è  autorizzata a  stabilire  compensi
        incentivanti  in  rapporto  ai  risultati  conseguiti   in
        termini di riduzione delle aree percorse dal fuoco.'
 
                                  Art. 37.
                   Interventi urgenti nei punti sensibili
 
            1.  Il  comma 1 dell'articolo 35 della legge regionale
        6   aprile   1996,  n.  16  e  successive   modifiche   ed
        integrazioni, è sostituito dal seguente:
 
             1.  Anche nelle more dell'approvazione del  piano  di
        cui  all'articolo  34,  il  dipartimento  regionale  delle
        foreste  e  l'Azienda  regionale delle  foreste  demaniali
        sono  autorizzati  a  procedere ad  interventi  nei  punti
        sensibili,   di   cui  alla  lettera  b)   del   comma   2
        dell'articolo  34, mediante operazioni periodiche  per  la
        eliminazione della vegetazione secca e di altro  materiale
        combustibile,  attuati  secondo  i  programmi  annuali  di
        intervento di cui al comma 4 del citato articolo.'
 
                                  Art. 38.
            Attività vietate nei boschi e nei pascoli percorsi da
                                   incendi
 
            1.  L'articolo   37  della legge  regionale  6  aprile
        1996,  n.  16  e  successive modifiche ed integrazioni,  è
        sostituito dal seguente:
 
             Art.  37 - Attività vietate nei boschi e nei  pascoli
        percorsi  da  incendi  - 1. Nel territorio  della  Regione
        trovano  applicazione  i divieti,  le  prescrizioni  e  le
        sanzioni   previste  dall'articolo  10  della   legge   11
        novembre  2000,  n.  353.   L'autorizzazione  di  cui   al
        penultimo  periodo  del comma 1 del  predetto  articolo  è
        concessa dall'Assessore regionale per l'agricoltura  e  le
        foreste, previo parere del Comitato forestale regionale.'
 
                                  Art. 39.
                      Fuochi controllati in agricoltura
 
            1.  All'articolo   40 della legge regionale  6  aprile
        1996,  n. 16 e successive modifiche ed integrazioni,  sono
        aggiunti i seguenti commi:
 
             5  bis.  Entro  il termine perentorio di  centottanta
        giorni  dalla  data  di entrata in vigore  della  presente
        legge    tutti   i  comuni  della  Regione  provvedono   a
        revisionare o confermare i regolamenti di cui al  comma  1
        del   presente   articolo,   dandone   comunicazione    al
        dipartimento  regionale per le foreste ed  all'ispettorato
        dipartimentale  delle foreste competente  per  territorio,
        nonché   all'ente  gestore  dell'area  protetta,   se   il
        territorio del comune vi ricade, in tutto od in parte.
 
          6  ter.  In caso di inottemperanza l'Assessore regionale
        per  l'agricoltura e le foreste è autorizzato alla  nomina
        di  un commissario ad acta, scelto tra i tecnici del Corpo
        forestale   regionale  con  qualifica  non   inferiore   a
        funzionario.'
 
                                  Art. 40.
             Manutenzione dei bordi stradali per la prevenzione
                                degli incendi
 
          1. Il comma 1 dell'articolo  41 della legge regionale  6
        aprile   1996,   n.   16   e   successive   modifiche   ed
        integrazioni, è sostituito dal seguente:
 
           1.  L'Azienda regionale delle  foreste demaniali  e  le
        province   regionali,   secondo   i   programmi   definiti
        annualmente  in  attuazione del piano di cui  all'articolo
        34,  eseguono  periodicamente lavori di prevenzione  degli
        incendi nelle sedi delle strade aperte al pubblico  e  nei
        terreni contermini, ancorché di proprietà privata, per  la
        profondità  tecnicamente  necessaria  in  relazione   alle
        condizioni dei luoghi.'
 
          2.  Il comma 3 dell'articolo 41 della legge regionale  6
        aprile   1996,   n.   16   e   successive   modifiche   ed
        integrazioni, è sostituito dal seguente:
 
            3.  Gli  enti  di cui al comma 1 possono regolare  con
        accordi  di  programma gli ambiti territoriali  entro  cui
        svolgono  le  rispettive attività.  In  mancanza  di  tali
        accordi,  l'Azienda  regionale  delle   foreste  demaniali
        cura   l'esecuzione  dei  lavori,  nelle  forme   di   cui
        all'articolo 64, nelle strade comprese entro  i  perimetri
        dei  bacini idrografici montani, nonché in quelle comprese
        entro  i  confini  dei parchi, delle  riserve  naturali  e
        delle  relative aree di protezione; la provincia regionale
        cura  l'esecuzione  dei lavori nelle  restanti  parti  del
        territorio provinciale.'
 
          3.  Al comma 5 dell'articolo 41 della legge regionale  6
        aprile   1996,   n.   16   e   successive   modifiche   ed
        integrazioni,  dopo le parole  provincia  regionale'  sono
        aggiunte    le    parole    ,degli   uffici    provinciali
        dell'Azienda regionale delle foreste demaniali'.'
 
 
                                  Art. 41.
                       Interventi nei boschi degradati
 
          1.  L'articolo 43 della legge regionale 6  aprile  1996,
        n.   16   e   successive  modifiche  ed  integrazioni,   è
        sostituito dal seguente:
 
            Art. 43. - Interventi nei boschi degradati - 1. Per  i
        boschi   che   si  trovino  in  condizioni  di  accentuato
        degrado,  il  dirigente generale delle foreste  ordina  ai
        proprietari  l'esecuzione  dei  necessari  interventi   di
        ripristino,  fissando  un termine per  l'esecuzione  degli
        stessi.
 
           2.   In  caso  di  inottemperanza dei  proprietari,  il
        dipartimento   regionale   delle   foreste   è   facultato
        all'espropriazione   o  all'occupazione   temporanea   dei
        boschi,  ancorché non previsti nel programma triennale  di
        cui  all'articolo  28.  In caso di occupazione  temporanea
        non è dovuta indennità ai proprietari.
 
          3.  Gli  interventi eseguiti a seguito dell'applicazione
        delle  procedure  di cui al comma 2 sono a  totale  carico
        dell'Azienda   regionale  delle  foreste   demaniali,   se
        rientranti nelle tipologie e nelle forme di esecuzione  di
        cui al comma 1 dell'articolo 64.
 
          4.  Le  disposizioni del presente articolo si  applicano
        anche  ai boschi di proprietà di comuni, province o  altri
        enti  pubblici, che si trovino in condizioni di accentuato
        degrado, ancorché non causate da incendi.'
 
 
                                  Art. 42.
              Competenza in ordine alle sanzioni amministrative
 
          1.  Il comma 2 dell'articolo 44 della legge regionale  6
        aprile   1996,   n.   16   e   successive   modifiche   ed
        integrazioni, è sostituito dal seguente:
 
           2.  Il  rapporto di cui all'articolo 17 della legge  24
        novembre  1981, n. 689, deve essere presentato, salvo  che
        non  sia  diversamente previsto dalla presente  legge,  al
        dirigente   dell'Ispettorato  forestale   competente   per
        territorio.'.
 
 
                                 TITOLO III
               Del lavoro nel settore forestale  ed ambientale
 
                                   Capo I
                        Misure riguardanti  il lavoro
 
                                  Art. 43.
              Norme speciali ed elenco speciale dei lavoratori
                                  forestali
 
          1.  Dopo  l'articolo 45 della legge regionale  6  aprile
        1996,  n.  16  e  successive  modifiche  ed  integrazioni,
        aggiungere i seguenti articoli:
 
           Art.  45  bis.  -  Norme speciali -  1.  Le  norme  del
        presente  titolo costituiscono norme speciali che regolano
        il     lavoro     del     personale    alle     dipendenze
        dell'Amministrazione  forestale,  per  le  finalità  della
        presente   legge,  nell'espletamento  delle  attività   di
        sistemazione   e   manutenzione   idraulico-forestale   ed
        idraulico-agraria,   imboschimento    e    rimboschimento,
        miglioramento  dei boschi esistenti ed attività  connesse,
        difesa    del    suolo,   valorizzazione   ambientale    e
        paesaggistica,  ivi  compresa  la  gestione   delle   aree
        protette,  difesa della vegetazione dagli incendi,  nonché
        tutte  le  attività collaterali, connesse  e/o  collegate,
        previste  dalla  presente legge  e  dalle  norme  generali
        vigenti.
 
          Art.  45 ter. - Elenco speciale dei lavoratori forestali
        -   1.  E'  istituito  l'elenco  speciale  regionale   dei
        lavoratori  forestali,  articolato  su  base  provinciale,
        presso  i  competenti  uffici periferici  provinciali  del
        dipartimento regionale del lavoro.
 
          2.  All'elenco  speciale  sono iscritti  a  domanda,  da
        presentarsi entro il termine perentorio di novanta  giorni
        dall'entrata  in vigore della presente legge,  a  pena  di
        decadenza,  tutti  i  lavoratori  già  utilmente  inseriti
        nelle  graduatorie  distrettuali, o che abbiano  espletato
        compiutamente,  a partire dall'anno 1996,  almeno  quattro
        turni  di  lavoro  di  51  giornate  lavorative  ai   fini
        previdenziali,  esclusi i casi di malattia,  infortunio  o
        documentate  cause  di  forza  maggiore,  alle  dipendenze
        dell'Amministrazione  forestale  nel  periodo  di  vigenza
        della  legge,  ovvero almeno due turni nel triennio  2003-
        2005.
 
           3.   L'iscrizione  all'elenco  speciale  è   condizione
        essenziale  per  essere avviati al lavoro alle  dipendenze
        dell'Amministrazione forestale.
 
           4. Ai soggetti pubblici e privati che si avvalgono, per
        l'esecuzione  di lavori ed attività nel settore  forestale
        ed   ambientale,   dei  lavoratori  iscritti   nell'elenco
        speciale  istituito col presente articolo, possono  essere
        applicate  agevolazioni,  aiuti, sgravi  fiscali  previsti
        dalle  vigenti  norme regionali. I suddetti soggetti  sono
        tenuti   all'applicazione  della  vigente   contrattazione
        collettiva  del settore e della legislazione  sociale.  In
        caso  di  accertata  violazione nelle norme  contrattuali,
        previdenziali  e  sociali  i  soggetti  inadempienti  sono
        esclusi  per un quinquennio dall'accesso, sotto  qualsiasi
        forma,  ad  agevolazioni ed aiuti vigenti nel  settore.  A
        tal  fine  gli organi competenti sono tenuti a trasmettere
        l'esito   degli   accertamenti  definitivi   di   avvenuta
        violazione  ai  dipartimenti  dell'Assessorato   regionale
        dell'agricoltura   e  delle  foreste  ed  all'Osservatorio
        regionale paritetico di cui all'articolo 50.
 
          5.  Le  garanzie  occupazionali  di  cui  agli  articoli
        seguenti  sono  computate  tenendo  conto  delle  giornate
        lavorative  di  cui  al comma 4, comunque  effettuate  dai
        lavoratori  iscritti nell'elenco speciale alle  dipendenze
        dei  soggetti  pubblici  o privati,  anche  in  regime  di
        convenzione.  La  gestione  giuridica  ed  economica   del
        personale  forestale assunto in attuazione delle  presenti
        disposizioni   avviene   in   base   alla   contrattazione
        collettiva  per  gli  addetti ai  lavori  di  sistemazione
        idraulico-forestale ed idraulico-agraria.  Possono  essere
        previsti,  inoltre,  idonei  strumenti  per  la   gestione
        complessiva  e  la governance del sistema  agro-forestale-
        ambientale.
 
          6.  I lavoratori aventi titolo sono inseriti nell'elenco
        provinciale  per  fascia  di  garanzia  occupazionale   di
        appartenenza.'
 
                                  Art. 44.
                 Misure urgenti per l'occupazione forestale
 
             1.   Per   favorire   il  processo   di   progressiva
        stabilizzazione    del   personale    operaio    impiegato
        dall'amministrazione   forestale,   non    è    consentito
        l'ulteriore  avviamento  di lavoratori  non  inseriti  nei
        contingenti  di  cui agli articoli 46, 54  e  56  e  nelle
        graduatorie  di cui all'articolo 49 della legge  regionale
        6   aprile   1996,  n.  16  e  successive   modifiche   ed
        integrazioni,   ad   eccezione   dei   comuni    in    cui
        l'amministrazione  forestale  non  ha   mai   operato   in
        precedenza.  In  tal  caso vengono  sottoscritte  apposite
        clausole   derogatorie  con  le  organizzazioni  sindacali
        firmatarie del contratto.
 
          2.  Per le mutate esigenze connesse all'attuazione degli
        interventi del programma operativo regionale 2000-2006  ed
        al  fine  di  procedere  all'incremento  della  superficie
        forestale e migliorare la fruizione sociale dei  boschi  e
        delle  aree protette gestite dall'Azienda regionale  delle
        foreste  demaniali,  la dotazione dei contingenti  di  cui
        all'articolo 46, comma 2, lettera a)  e lettera b),  della
        legge   regionale  6  aprile  1996,  n.  16  e  successive
        modifiche  ed  integrazioni, è  aumentata  rispettivamente
        del 50 per cento  e del 65 per cento.
 
          3.   Al  fine  di  garantire  un  migliore  espletamento
        dell'attività   di  prevenzione  e  lotta  degli   incendi
        boschivi     e  della  vegetazione,   è  istituito,   alle
        dipendenze  del dipartimento regionale delle  foreste,  un
        contingente  di  personale con garanzia  occupazionale  di
        centocinquantuno  giornate  lavorative   annue   ai   fini
        previdenziali.  Il contingente è formato  da  935  operai,
        articolati   nelle   qualifiche  di   cui   al   comma   4
        dell'articolo  56 della legge regionale 6 aprile 1996,  n.
        16 e successive modifiche ed integrazioni.
 
          4.   La  dotazione  complessiva per  la  formazione  del
        contingente  distrettuale  per  ciascuna  provincia  viene
        determinata  in proporzione alle dotazioni già individuate
        dal  comma  5  dell'articolo  56 della legge  regionale  6
        aprile   1996,   n.   16   e   successive   modifiche   ed
        integrazioni.
 
          5.  Alla  copertura  dei  posti  resisi  disponibili   a
        seguito  degli  incrementi di cui  ai  commi  2  e  3,  si
        provvede  con   corrispondenti  riduzioni  numeriche   dei
        centunisti      inseriti   nei    rispettivi   contingenti
        distrettuali di cui all'articolo  46, comma 2, lettera  c)
        e  all'articolo 56 della legge regionale 6 aprile 1996, n.
        16 e successive modifiche ed integrazioni.
 
          6.  E'  istituito un contingente ad esaurimento  formato
        dai   lavoratori  già  inclusi  nelle  graduatorie  uniche
        distrettuali di cui all'articolo 49 della legge  regionale
        6   aprile   1996,  n.  16  e  successive   modifiche   ed
        integrazioni,   i quali vengono avviati al lavoro  per  un
        turno  di  settantotto giornate lavorative annue  ai  fini
        previdenziali.
 
          7.  L'Azienda  regionale delle foreste demaniali  ed  il
        dipartimento   regionale  delle  foreste  utilizzano,   di
        norma,   in  modo  continuativo  i  lavoratori   fino   al
        completamento    delle    garanzie    occupazionali    del
        contingente  di appartenenza.
 
          8.  Alla  legge  regionale  6  aprile  1996,  n.  16   e
        successive  modifiche ed integrazioni, sono  apportate  le
        seguenti  modifiche:
 
          a) il comma 5 dell'articolo  48 è abrogato;
 
          b)  al comma 1 dell'articolo 52 sono soppresse le parole
        da  e attingendo'  a    ordinario  agricolo';
 
          c)  al comma 1 dell'articolo 57 sono soppresse le parole
         al  completamento  si provvede  con  i  lavoratori  della
        graduatoria unica di cui all'articolo 49';
 
          d) il comma 5 dell'articolo  59 è abrogato.
 
                                  Art. 45.
               Assunzione di operai per l'ulteriore fabbisogno
            occupazionale in caso di nuovi insediamenti forestali
 
          1.  L'articolo  55 della legge regionale 6 aprile  1996,
        n.  16  e  successive modifiche ed integrazioni,   è  così
        sostituito:
 
           Art.  55.  -   Assunzione  di  operai  per  l'ulteriore
        fabbisogno  occupazionale in caso  di  nuovi  insediamenti
        forestali  -  1.  Trovano  applicazione,  ai  fini   della
        formazione   delle   graduatorie  su   base   comunale   e
        limitatamente    ai   lavoratori   non   inseriti    nelle
        graduatorie  di cui all'articolo 49 della legge  regionale
        6   aprile   1996,  n.  16  e  successive   modifiche   ed
        integrazioni, i criteri e gli elementi di valutazione  dei
        titoli  di  cui  al decreto del Presidente  della  Regione
        emanato  in  applicazione  del comma  2  dell'articolo  49
        della  legge  regionale 15 novembre 2004,  n.  15,  nonché
        quanto previsto dal comma 3 del citato articolo.
 
           3.  Per la formulazione delle graduatorie, l'avviamento
        al  lavoro  ed  ogni  altro adempimento  è  competente  il
        dipartimento regionale al lavoro.'
 
                                   Capo II
           Delle prestazioni lavorative degli addetti  alla difesa
                                dagli incendi
 
                                  Art. 46.
            Meccanismo di sostituzione per la copertura dei posti
                             resisi disponibili
 
            1.   In   caso  di  sopravvenuta  inidoneità   fisica,
        accertata ai sensi e con le modalità previste dal  decreto
        legislativo  19  settembre  1994,  n.  626  e   successive
        modifiche  ed  integrazioni i lavoratori  alle  dipendenze
        del   dipartimento   foreste  sono  inseriti,   anche   in
        soprannumero,  nel contingente di appartenenza  con  altre
        qualifiche,  purché  sussistano i  requisiti  di  idoneità
        fisica  e  professionale.  In ogni  caso  il  dipartimento
        foreste  verifica la possibilità di proficuo utilizzo  del
        lavoratore in altre mansioni compatibili con il suo  stato
        di   salute  e  l'idoneità  specifica  sotto  il   profilo
        professionale  e  sanitario. In caso di  impossibilità  di
        proficuo  utilizzo  all'interno del dipartimento  foreste,
        il   lavoratore  transita,  anche  in  soprannumero,   nel
        corrispondente  contingente alle  dipendenze  dell'Azienda
        regionale  delle   foreste demaniali,  ferma  restando  il
        possesso dell'idoneità fisica e professionale.
 
                                  Art. 47.
               Assunzione di operai per ulteriori  fabbisogni
 
          1.  Per  eventuali ulteriori fabbisogni, determinati  da
        circostanze   eccezionali,   riconosciute   con    decreto
        dell'Assessore regionale per l'agricoltura e  le  foreste,
        sentito   l'Osservatorio  regionale  paritetico   di   cui
        all'articolo  50, il dipartimento regionale delle  foreste
        provvede  mediante l'assunzione di lavoratori disoccupati,
        ai  sensi di quanto previsto dall'articolo 46 per turni di
        lavoro  di  norma  di  durata temporale  non  inferiore  a
        settantotto giornate lavorative.
 
          2.  Qualora richiesto da particolari esigenze  operative
        si  può  procedere, in via eccezionale, all'assunzione  di
        lavoratori anche per periodi di durata inferiore a  quelli
        indicati nel comma 1.
 
                                  Capo III
                         Norme comuni e transitorie
 
                                  Art. 48.
                         Lavoratori in soprannumero
 
          1.  Dopo  l'articolo  62 della legge regionale 6  aprile
        1996,  n.  16  e  successive  modifiche  ed  integrazioni,
        aggiungere il seguente articolo:
 
             Art.  62  bis - Lavoratori in soprannumero  -  1.  Ai
        fini  della  presente  legge,  la  previsione   anche   in
        soprannumero' ovunque riportata, è applicata  inserendo  i
        lavoratori  nelle graduatorie dei relativi contingenti  di
        cui  ai  precedenti articoli, dopo l'ultimo dei lavoratori
        in graduatoria ed eventualmente anche in soprannumero.
 
          2.  Il  meccanismo di sostituzione per  i  posti  resisi
        disponibili non può trovare applicazione attingendo  dalla
        fascia   immediatamente  inferiore  se  prima   non   sono
        utilmente  inseriti  in  graduatoria  tutti  i  lavoratori
        soprannumerari.
 
          3.   Ferma   restando  la  dotazione   complessiva,   il
        contingente degli operai di cui all'articolo 46, comma  2,
        lettera a) della legge regionale 16 aprile 1996, n.  16  e
        successive  modifiche  ed integrazioni,  è  ripartito,  su
        base  provinciale, di norma nella proporzione del  90  per
        cento   alle   dipendenze  dell'Azienda  regionale   delle
        foreste demaniali e del 1,0 per cento alle dipendenze  del
        dipartimento  regionale delle foreste.  Eventuali  deroghe
        locali   sono   approvate  dall'Assessore  regionale   per
        l'agricoltura  e  le foreste, su proposta  dei  competenti
        dirigenti generali.'
 
 
 
 
                                  Art. 49.
             Ulteriori lavoratori inseriti nell'elenco speciale
 
          1.  Nella  prima applicazione della presente legge  sono
        inseriti  nell'elenco  speciale  anche  i  lavoratori  già
        utilmente inseriti nelle graduatorie di cui agli  articoli
        48,  49 e 56 della legge regionale 6 aprile 1996, n. 16  e
        successive   modifiche   ed  integrazioni,   che   abbiano
        effettuato    attività    lavorativa    alle    dipendenze
        dell'Amministrazione   forestale   e   che   siano   stati
        cancellati   dalle  graduatorie per mancata  presentazione
        dell'istanza entro i termini.
 
           2. Sono parimenti inseriti nell'elenco speciale anche i
        lavoratori  che  abbiano effettuato  almeno  un  turno  di
        lavoro   di   51   giornate  lavorative  alle   dipendenze
        dell'Amministrazione forestale esclusi i casi  debitamente
        documentati  di  malattia,  infortunio,  cause  di   forza
        maggiore o altri gravi motivi.
 
           3.  Nella  prima applicazione della  presente  legge  e
        limitatamente  al  triennio 2006-2008 mantengono  la  loro
        validità,  ai  fini dell'avviamento al  lavoro  e  per  la
        progressione    verticale,   nell'ambito   dei    relativi
        contingenti, le ultime graduatorie formulate   per  l'anno
        2005,  distintamente per gli articoli 46 e 56 della  legge
        regionale  6 aprile 1996, n. 16 e successive modifiche  ed
        integrazioni,   nonché,  in  caso   di   esaurimento   dei
        rispettivi  contingenti distrettuali,  le  graduatorie  di
        cui  all'articolo 49 della legge regionale 6 aprile  1996,
        n.   16   e  successive  modifiche  ed  integrazioni.   Il
        contingente   di   cui   alla   lettera   c),   comma   3,
        dell'articolo 46 della legge regionale 6 aprile  1996,  n.
        16   e   successive   modifiche  ed   integrazioni,   come
        modificato    dalla   presente   legge,   deve    comunque
        estinguersi  entro  il  31 dicembre  2008.  Il  turn  over
        automatico  di  cui all'articolo 45 trova applicazione,  a
        regime, a partire dall'1 gennaio 2009.
 
                                  Art. 50.
                           Osservatorio regionale
 
          1.   Per   il  monitoraggio  dell'attuazione  di  quanto
        disposto   al  presente  titolo,  nonché  per   l'uniforme
        attuazione   sul  territorio  regionale,   provinciale   e
        distrettuale    anche  degli  strumenti  contrattuali,   è
        costituito       presso      l'Assessorato       regionale
        dell'agricoltura   e   delle   foreste   un   Osservatorio
        regionale  paritetico, presieduto dall'Assessore regionale
        per l'Agricoltura e le foreste, così composto:
 
          a) il  dirigente generale delle foreste;
 
          b)  un  dirigente  in  servizio presso  il  dipartimento
        foreste, designato dal dirigente generale dello stesso;
 
          c)  l'ispettore  generale dell'Azienda  regionale  delle
        foreste demaniali;
 
          d)  un dirigente in servizio presso l'Azienda, designato
        dall'ispettore generale dell'Azienda;
 
          e)  un  esperto  designato dall'Assessore regionale  per
        l'agricoltura e le foreste;
 
          f)   due   rappresentanti  per  ciascuna  organizzazione
        sindacale  firmataria  del CCNL, CCRL  integrativo,  oltre
        alle       organizzazioni      sindacali      riconosciute
        rappresentative  successivamente  all'entrata  in   vigore
        della presente legge.
 
          2.  Le  funzioni di segretario dell'Osservatorio vengono
        espletate  da  un  componente  dell'ufficio  di  gabinetto
        dell'Assessorato   regionale  dell'agricoltura   e   delle
        foreste, con qualifica non inferiore a funzionario.
 
          3.  L'Osservatorio regionale può anche svolgere funzione
        arbitrale  per le questioni ad esso devolute concordemente
        dalle  parti  firmatarie dei contratti di lavoro.  In  tal
        caso  è  necessario che le determinazioni vengano  assunte
        con  la  maggioranza  qualificata  dei  componenti.  Negli
        altri casi l'Osservatorio decide all'unanimità.
 
          4.  L'Osservatorio  ha, tra gli  altri,  il  compito  di
        fissare  i criteri generali per la rideterminazione  della
        distribuzione   territoriale   degli   incrementi    delle
        dotazioni    numeriche   dei   contingenti    a    livello
        distrettuale  di  cui  alla  presente  legge,  nonché   di
        determinare   i   criteri   generali   per   la   mobilità
        interdistrettuale   dei  lavoratori   e   per   l'uniforme
        applicazione   delle  norme  di  legge  e   di   contratto
        sull'intero territorio regionale.
 
          5.    L'Osservatorio    è   costituito    con    decreto
        dell'Assessore regionale per l'agricoltura e  le  foreste.
        I  componenti dell'Osservatorio durano in carica tre  anni
        e  possono essere riconfermati solo una volta. Agli stessi
        è   dovuta   una   indennità   determinata   con   decreto
        dell'Assessore regionale per l'agricoltura e  le  foreste,
        previo parere della Giunta regionale.
 
                                  Art. 51.
                    Norme sull'applicazione del contratto
 
          1.  Al  recepimento della parte normativa del  Contratto
        collettivo  nazionale  di lavoro di  cui  all'articolo  45
        ter,  comma 5, della legge regionale 6 aprile 1996, n.  16
        e  successive  modifiche ed integrazioni, come  introdotto
        dall'articolo   43   della   presente   legge,    provvede
        l'Assessore  regionale per l'agricoltura e le foreste  con
        proprio    decreto,    entro    trenta    giorni     dalla
        sottoscrizione.
 
          2.  Entro sessanta giorni dall'emanazione del decreto di
        cui   al  comma  1,  la  Giunta  regionale  delibera   sul
        recepimento della parte economica del contratto.
 
 
                                  TITOLO IV
                         Disposizioni organizzative
 
                                   Capo I
                Norme riguardanti l'Amministrazione forestale
 
                                   Art. 52.
              Modifiche all'articolo 63 della legge regionale 6
          aprile 1996, n. 16 e successive modifiche ed integrazioni
 
          1.  Al comma 1 dell'articolo 63 della legge regionale  6
        aprile   1996,   n.   16   e   successive   modifiche   ed
        integrazioni,   le parole  il consiglio di amministrazione
        dell'AFDRS'  sono  sostituite  dalle  parole   L'Assessore
        regionale  per  l'agricoltura e  le  foreste,  sentiti  il
        dirigente  generale  delle foreste e l'ispettore  generale
        dell'Azienda regionale delle foreste demaniali'.
 
                                  Art. 53.
                             Lavori in economia
 
          1.  I commi 3 e 4 dell'articolo 64 della legge regionale
        6   aprile   1996,  n.  16  e  successive   modifiche   ed
        integrazioni, sono sostituiti dai seguenti:
 
           3.  Per i lavori suddetti trova applicazione la vigente
        normativa sui lavori pubblici.
 
          4.  L'Assessore regionale per l'agricoltura e le foreste
        approva con proprio  decreto  uno o più regolamenti per  i
        lavori    in    economia   da   effettuarsi    da    parte
        dell'Amministrazione forestale. Nelle more, è  autorizzato
        ad emanare apposite direttive.'
 
                                   Capo II
             Norme riguardanti il Corpo forestale della Regione
 
                                  Art.  54.
                     Ruolo del Corpo forestale regionale
 
           1   Nelle more della riforma del Corpo forestale  della
        Regione  ed in attuazione di quanto previsto dall'articolo
        76   della  legge  regionale  6  aprile  1996,  n.  16   e
        successive  modifiche  ed  integrazioni  e  dal  comma   3
        dell'articolo 5 della legge regionale 15 maggio  2000,  n.
        10,  sono  istituiti, nell'ambito delle attuali  dotazioni
        organiche del Corpo  forestale della Regione:
 
              a) per il personale non direttivo e non dirigente, i
        ruoli  previsti dagli articoli 1, 2, 7, 13, 25, 30,  34  e
        39  del  decreto  legislativo 12 maggio 1995,  n.  201,  e
        successive modifiche;
 
           b)  per  il personale direttivo i ruoli previsti  dall'
        articolo 1 del decreto legislativo 3 aprile 2001, n.  155,
        e   successive  modifiche,  ed  il  ruolo  dei  funzionari
        direttivi  tecnici  ed  amministrativi  forestali,  questi
        ultimi articolati secondo l'allegata tabella  A';
 
           c)   per   il  personale  dirigente  i  ruoli  previsto
        dall'articolo  7  comma 1 lettere  b)  e  c)  del  decreto
        legislativo   3   aprile  2001,  n.  155,   e   successive
        modifiche.
 
                2.     Le   qualifiche   funzionali,   i   profili
        professionali,  nonché  i  titoli  di  studio,  i   titoli
        formativi  e  professionali per l'accesso alle  qualifiche
        sono   individuati   con  decreto  del  Presidente   della
        Regione,   su   proposta  dell'Assessore   regionale   per
        l'agricoltura e le foreste, sentito il dirigente  generale
        delle   foreste,   previa   deliberazione   della   Giunta
        regionale,  in analogia con quanto previsto per  il  Corpo
        forestale dello Stato, nel rispetto dei principi  generali
        indicati  dall'articolo 2 della legge 23 ottobre 1992,  n.
        421,  dalla  legge  6 marzo 1992, n. 216,  e  dalle  altre
        norme  concernenti  il  Corpo forestale  dello  Stato.  In
        prima   applicazione   il  decreto  viene   adottato   dal
        Presidente  della  Regione entro centoventi  giorni  dalla
        data di entrata in vigore della presente      legge.
 
              3.   Sono soppressi i ruoli di cui alla tabella   M'
        della legge regionale 29 ottobre 1985, n. 41.
 
                                  Art. 55.
                                  Dirigenza
 
           1.   Fermo restando il disposto di cui al secondo comma
        dell'articolo  1  della legge 5 aprile  1972,  n.  24,  la
        dirigenza   del   Corpo  forestale  della  Regione   viene
        articolata nelle seguenti qualifiche:
 
             a) dirigente generale del Corpo forestale;
 
           b)  ispettore generale tecnico forestale, equiparato al
        dirigente generale del Corpo forestale;
 
           c) dirigente tecnico forestale di seconda fascia;
 
           d)   dirigente  amministrativo  forestale  di   seconda
        fascia.
 
           2.  In via transitoria, in conformità a quanto disposto
        nell'articolo 6, comma 1, della legge regionale 15  maggio
        2000,   n.  10, e successive modifiche ed integrazioni,  è
        istituita  una  terza  fascia in  cui  sono  inquadrati  i
        dirigenti  tecnici ed amministrativi già di  terza  fascia
        ai  sensi  della precitata norma, secondo quanto  previsto
        all'articolo 61. A regime la terza fascia è soppressa.
 
                                     Art. 56.
                                      Rinvio
 
             1   Le  disposizioni legislative  previgenti  che  si
        riferiscono   ai   direttori  regionali   ed   equiparati,
        dirigenti  superiori  dirigenti,  sottufficiali,  guardie,
        assistenti  tecnici ed agenti tecnici del Corpo  forestale
        della  Regione  si  intendono riferite  ai  ruoli  di  cui
        all'articolo   1,  ove  compatibili  e   non  diversamente
        stabilito.
 
             2.   Per quanto non previsto dalla presente legge con
        riguardo  alle funzioni di polizia si applicano le   norme
        in  vigore  per il Corpo forestale dello Stato, in  quanto
        compatibili.
 
                                  Art. 57.
                            Trattamento economico
 
             1.   Con  decorrenza  dall'entrata  in  vigore  della
        presente  legge,  al personale del Corpo  forestale  della
        Regione  compete,  oltre l'indennità mensile  pensionabile
        di  cui all'articolo 42, comma 1, della legge regionale 29
        ottobre 1985, n. 41, e successive modifiche, nella  misura
        spettante   alle  corrispondenti  qualifiche   del   Corpo
        forestale  dello  Stato,  un  trattamento  economico   non
        inferiore  a  quello  previsto per  gli  altri  dipendenti
        regionali  di  pari categoria e posizione  economica,  ivi
        compreso l'eventuale trattamento economico accessorio.
 
           2.  Nella  prima applicazione della presente  legge,  e
        nelle  more della compiuta attuazione di quanto   previsto
        dall'articolo  54, trovano applicazione per  il  personale
        del   Corpo  forestale  della  Regione  le  vigenti  norme
        contrattuali  per il personale regionale,  rispettivamente
        per  l'area  dirigenziale e per l'area  non  dirigenziale.
        Conseguentemente,  il  personale dei  ruoli  previsti  dal
        comma  1  dell'articolo 54 viene inquadrato, ai soli  fini
        economici, nel modo seguente:
 
                 a)  il personale di cui agli articoli 2 e 30  del
        decreto  legislativo 12 maggio 1995,  n. 201, e successive
        modifiche è inquadrato in categoria B;
 
                 b) il personale di cui agli articoli 7, 13, 34  e
        39  del  decreto  legislativo 12 maggio 1995,  n.  201,  e
        successive modifiche è inquadrato in categoria C;
 
                 c)  il  personale di  cui  all'articolo   1   del
        decreto   legislativo   3   aprile   1995,   n.   155    e
        successive   modifiche,  nonché  i  funzionari   direttivi
        tecnici  ed  amministrativi  forestali sono inquadrati  in
        categoria D;
 
                 d)  il personale di cui all'articolo 7, comma  1,
        lettere b) e c) del decreto legislativo 3 aprile 1995,  n.
        155,   e   successive   modifiche   è   inquadrato   nelle
        corrispondenti  qualifiche  dirigenziali,  secondo  quanto
        previsto  dall'articolo 22, comma 2, della legge regionale
        8  maggio  2001, n. 7, che trova applicazione   anche  nei
        confronti  del  personale di cui al comma 2  dell'articolo
        55,  ai soli fini  dell'indennità pensionabile.
 
                                  Art. 58.
                              Norme transitorie
 
           1.  Il  personale già appartenente ai ruoli  del  Corpo
        forestale  della  Regione di cui alla  Tabella   M'  della
        legge  regionale  29  ottobre  1985,  n.  41,  assume   le
        qualifiche  corrispondenti dei ruoli del  Corpo  forestale
        regionale  di  cui  alle lettere a) e  b)   del  comma   1
        dell'articolo 54, con le modalità ed i requisiti  indicati
        dal  decreto del Presidente della Regione di cui al  comma
        2 dell'articolo 54.
 
           2.  II personale tecnico ed amministrativo appartenente
        al  comparto  di cui all'articolo 24, comma 2 della  legge
        regionale  15 maggio 2000, n. 10, in servizio  presso  gli
        uffici    centrali   e   periferici   dell'Amministrazione
        forestale   alla   data  del  31  dicembre   2005,   viene
        inquadrato  nei  ruoli del Corpo forestale della  Regione,
        con  le  modalità ed i requisiti indicati dal decreto  del
        Presidente  della Regione di cui al comma 2  dell'articolo
        54,  a domanda da presentarsi entro il  termine perentorio
        di   sessanta  giorni  dalla  pubblicazione  del  suddetto
        decreto presidenziale.
 
           3. Continuano a trovare applicazione le disposizioni di
        cui  all'articolo 30 della legge regionale 21 agosto 1984,
        n.  52,  e  successive modifiche, prevedendo il  passaggio
        del    personale    interessato   nelle     corrispondenti
        qualifiche  del  personale  che espleta  attività  tecnico
        strumentale, tecnico-scientifica ed amministrativa,  anche
        in soprannumero.
 
                                   Art. 59.
          Qualifiche di sostituto ufficiale di pubblica sicurezza e
                                  ufficiale
                           di polizia giudiziaria
 
          1.  Il  personale  del  Corpo  forestale  della  Regione
        siciliana, con qualifica di funzionario direttivo  tecnico
        forestale (ex assistente tecnico forestale), di  cui  alla
        tabella  M' della legge regionale  29 ottobre 1985, n.  41
        che  in atto presta servizio presso gli uffici centrali  e
        periferici del dipartimento regionale delle foreste,  alla
        data  di entrata in vigore della presente legge assume  la
        qualifica di  sostituto ufficiale di pubblica sicurezza  e
        di ufficiale di polizia giudiziaria'.
 
          2.  Il  personale di cui al comma 1, per  l'espletamento
        della  nuova  qualifica acquisita,   deve  essere  formato
        mediante   partecipazione  ad   un   apposito   corso   di
        formazione  professionale, come previsto dall'articolo  1,
        comma  1,  lettera  a), del decreto legislativo  3  aprile
        2001, n. 155.
 
                                  Art. 60.
                             Preventivi di spesa
 
           1.  L'articolo 81 della legge regionale 16 aprile 1996,
        n.  16  e  successive  modifiche ed integrazioni,  è  così
        sostituito:
 
            Art. 81. - Preventivo di spesa per l'utilizzazione dei
        lavoratori  a  tempo indeterminato - 1. Nell'ambito  delle
        assegnazioni   finanziarie  relative  alle   attività   di
        prevenzione  e  lotta  agli incendi  boschivi  nonché  per
        l'attività e gli interventi di cui agli articoli 30 e  30-
        bis,  gli uffici periferici dell'Amministrazione forestale
        predispongono   all'inizio  di   ciascun   anno   apposito
        preventivo di spesa per l'utilizzazione continuativa,  per
        l'intero  esercizio  finanziario,  degli  operai  a  tempo
        indeterminato, specificando gli interventi  ai  quali  gli
        stessi sono destinati.
 
           2.   L'onere finanziario del preventivo di cui al comma
        1  è direttamente imputato sui corrispondenti capitoli del
        bilancio    della   Regione   siciliana   e   dell'Azienda
        regionale  foreste  demaniali,  previa   approvazione   da
        parte degli organi competenti.'
 
                                  Art. 61.
                            Abrogazione di norme
 
           1.   Sono  abrogati gli articoli 38, 39, 84 e 87  della
        legge   regionale  6  aprile  1996,  n.  16  e  successive
        modifiche ed integrazioni.
 
           2.   Sono  abrogate  inoltre  tutte  le  altre   norme,
        anche   di   natura  regolamentare,    in   contrasto   od
        incompatibili con la presente legge.
 
 
                                  Art. 62.
                              Testo coordinato
 
           1.  Il testo della legge regionale 6 aprile 1996, n. 16
        e  successive modifiche ed integrazioni, coordinato con le
        successive modifiche ed integrazioni, ivi comprese  quelle
        apportate  dalla  presente legge, viene  pubblicato  sulla
        Gazzetta  ufficiale della Regione siciliana  entro  trenta
        giorni dalla pubblicazione della presente legge.
 
                                  Art. 63.
           Istituzione dell'Agenzia della Regione siciliana per le
                         erogazioni  in agricoltura
 
            1.  E'  istituita, ai sensi dell'articolo 3, comma  3,
        del   decreto   legislativo  27  maggio  1999,   n.   165,
        l'Agenzia  della Regione siciliana per le  erogazioni   in
        agricoltura (A.R.S.E.A.), di seguito  denominata  Agenzia.
        L'Agenzia  ha personalità giuridica pubblica ed  è  dotata
        di   autonomia   patrimoniale,  finanziaria,   gestionale,
        amministrativa e contabile e dispone di proprio  personale
        secondo    quanto   previsto   dal   presente    articolo.
        L'Agenzia   è  sottoposta  alla vigilanza dell'Assessorato
        regionale  dell'agricoltura e delle foreste. L'Agenzia  ha
        sede   in  Palermo  e  può  dotarsi  di  sedi  decentrate.
        L'Agenzia  è  riconosciuta  secondo  le  modalità   e   le
        procedure  previste dall'articolo 3, comma 2, del  decreto
        legislativo 27 maggio 1999, n. 165.
 
            2.   All'Agenzia  sono  attribuite  le   funzioni   di
        organismo  pagatore per la Regione siciliana  degli  aiuti
        derivanti  dalla  politica agricola comune,  nonché  degli
        interventi  sul  mercato  e sulle  strutture  del  settore
        agricolo  finanziate  o cofinanziate  dal  FEOGA,  sezione
        garanzia.   Nell'esercizio  delle  funzioni  di  organismo
        pagatore,   ai  sensi  del  regolamento  CE  n.   1663/95,
        l'Agenzia provvede a:
 
            a)  autorizzare  i  pagamenti, determinando  l'importo
        che,  in  esito  all'istruttoria, deve essere  erogato  al
        richiedente conformemente alla normativa applicabile;
 
            b)    eseguire  i  pagamenti,  impartendo   istruzioni
        all'istituto tesoriere designato;
 
            c)   contabilizzare   i   pagamenti,   attraverso   la
        registrazione    nei   propri   libri    contabili,    con
        l'utilizzazione   di  un  sistema  informatizzato   e   la
        preparazione  di  sintesi periodiche di spesa,   anche  al
        fine  delle dichiarazioni all'AGEA secondo quanto previsto
        dalla  normativa comunitaria e nazionale in  materia;  nei
        libri  contabili  devono essere, altresì,  registrati  gli
        attivi  finanziati  dal  Fondo,  segnatamente  per  quanto
        riguarda gli anticipi non liquidati e i  debitori.
 
            3.  All'Agenzia può essere affidata anche la  funzione
        di  organismo  pagatore  di  ogni  altro  aiuto  destinato
        all'agricoltura  ed  allo sviluppo  rurale  dalla  Regione
        siciliana,  dalle  province regionali,  dai  comuni  e  da
        altri   enti   pubblici  operanti  nel  territorio   della
        Regione.   In  questo  caso  all'Agenzia  possono   essere
        affidate anche le sole funzioni di cui  alle lettere    b)
        e c) del  comma 2.
 
            4.  I  poteri, gli obblighi, le responsabilità ed ogni
        altro  aspetto  relativo alla funzionalità   dell'Agenzia,
        salve  le  disposizioni di cui al presente articolo,  sono
        definiti e disciplinati ai sensi dell'articolo 121,  comma
        2,  lettere a) e b) della legge regionale  3 maggio  2001,
        n. 6.
 
            5.  Al  personale  dell'Agenzia si  applica  lo  stato
        giuridico  ed  il trattamento economico  previsto  per  il
        personale  dell'Amministrazione  regionale  dai  contratti
        collettivi  regionali  di lavoro relativi  al  comparto  e
        alla dirigenza.
 
            6. Sono organi dell'Agenzia:
 
            a)  il direttore;
 
            b)  il comitato di indirizzo;
 
            c)   il collegio dei revisori dei conti.
 
            7.   Il   direttore   ha   la  rappresentanza   legale
        dell'Agenzia   e   adotta  ogni   altro   ulteriore   atto
        necessario  alla gestione per l'attività dell'Agenzia.  Il
        direttore   è  nominato,   con  decreto   del   Presidente
        della  Regione,  tra  persone  in possesso  di diploma  di
        laurea   e   di  documentate  competenze  in  materia   di
        organizzazione  ed amministrazione. Il  suo   rapporto  di
        lavoro  è  regolato  da contratto di  diritto  privato  di
        durata  non superiore a cinque anni, prorogabile una  sola
        volta.  Il direttore può essere revocato, con decreto  del
        Presidente  della  Regione,  su  motivata  proposta  della
        Giunta  regionale.  Il compenso del direttore  è  definito
        nel  decreto  di nomina,  assumendo come parametri  quelli
        previsti  per  i  dirigenti  delle  strutture  di  massime
        dimensioni   dell'Amministrazione   regionale    di    cui
        all'articolo  4  della  legge regionale  15  maggio  2000,
        n.10.  L'incarico di direttore è incompatibile con cariche
        pubbliche  elettive,  nonché con ogni  altra  attività  di
        lavoro  autonomo o subordinato ed allo stesso  si  applica
        il  principio  di  onnicomprensività e di  esclusività  di
        cui alla legge regionale 15 maggio 2000, n.10.
 
            8.  Il collegio dei revisori dei conti è nominato  con
        decreto  del  Presidente della Regione,  dura  in   carica
        quattro   anni   ed  i  suoi  componenti  possono   essere
        riconfermati  una  sola volta. I poteri del  collegio,  in
        deroga  al  disposto dell'articolo 1 della legge regionale
        28  marzo 1995, n. 22, sono comunque  prorogati fino  alla
        nomina  del nuovo collegio. Il collegio è composto da  tre
        membri effettivi, di cui  uno scelto dal Presidente  della
        Regione   con   funzioni  di  presidente,  uno   designato
        dall'Assessore  regionale per l'agricoltura e  le  foreste
        e  uno  designato dall'Assessore regionale per il bilancio
        e   le   finanze,  tutti  iscritti  al  registro  previsto
        dall'articolo  1 del decreto legislativo 27 gennaio  1992,
        n.  88.  Ai  componenti  del collegio spetta una indennità
        annua  lorda il cui ammontare è determinato nella   misura
        stabilita  dal disposto del comma 13 dell'articolo  3  del
        decreto legislativo 30 dicembre 1992,  n. 502.
 
            9.  Il  comitato di indirizzo è nominato  con  decreto
        del  Presidente  della Regione, su conforme  deliberazione
        dalla   Giunta  regionale  e  su  proposta  dell'Assessore
        regionale  per l'agricoltura e le foreste, ed  è  composto
        da  cinque  membri,  di  cui tre  scelti  tra  esperti  di
        particolare  qualificazione nel settore  dell'agricoltura.
        Il  presidente del comitato di indirizzo è nominato tra  i
        suoi componenti  con lo  stesso decreto presidenziale,  su
        proposta dell'Assessore regionale per l'agricoltura  e  le
        foreste.   Il   comitato   di  indirizzo,   quale   organo
        consultivo, valuta l'andamento della gestione e  lo  stato
        di   attuazione  del programma e propone al direttore  gli
        indirizzi   operativi   utili  a  garantire   il   miglior
        raggiungimento   degli  obiettivi.  Il  comitato   formula
        pareri  obbligatori non vincolanti sul programma   annuale
        di    attività    e   sul   bilancio   dell'Agenzia.    Le
        organizzazioni professionali agricole a livello  regionale
        possono partecipare, con un rappresentante ciascuno,  alle
        sedute  del  comitato senza diritto di voto. Ai componenti
        del  comitato di indirizzo compete l'indennità di missione
        e  il rimborso delle spese, secondo quanto previsto per il
        dirigente  generale  dell'Amministrazione  regionale.   Il
        comitato   di  indirizzo  dura  in  carica  cinque   anni,
        prorogabili una sola volta.
 
            10.  L'Agenzia,  in conformità ai criteri di autonomia
        e  separazione delle funzioni previste dal Regolamento  CE
        n.  1663/95 e dalle linee direttrici per la revisione  dei
        conti  del  FEOGA,  si  articola in  aree  funzionali  che
        possono comprendere anche strutture semplici.
 
            11.  Entro trenta giorni dall'entrata in vigore  della
        presente  legge vengono nominati gli organi  dell'Agenzia.
        Il personale è individuato mediante:
 
            a)   l'espletamento  delle procedure  definite  con  i
        provvedimenti di cui al comma 4;
 
            b)     personale    dipendente    dall'Amministrazione
        regionale distaccato presso l'Agenzia;
 
            c) convenzioni con società di lavoro interinale.
 
            12.   Entro   tre  mesi  dalla  nomina,  il  direttore
        provvede agli adempimenti necessari all'attivazione  delle
        procedure  per  la  individuazione del personale,  secondo
        quanto previsto alla lettera  b) del comma 11.
 
            13.  Il  direttore, al fine di garantire l'attivazione
        dell'Agenzia e lo svolgimento delle funzioni alla   stessa
        attribuite,  può utilizzare personale dell'Amministrazione
        regionale  in  posizione  di comando  presso  l'Agenzia  e
        provvedere  a  stipulare  secondo gli  indirizzi  definiti
        dalla Giunta regionale:
 
             a) contratti di prestazione d'opera professionale, ai
         sensi degli articoli 2230 e seguenti del codice civile;
 
            b)  contratti di lavoro temporaneo.
 
            14.  In  sede  di prima applicazione della  legge,  il
        Presidente  della Regione su conforme deliberazione  della
        Giunta  regionale assegna all'Agenzia, entro trenta giorni
        dalla  nomina del direttore e previa ricognizione, i  beni
        immobili   e   mobili  e  le  attrezzature  di   proprietà
        regionale,  strumentali  all'esercizio  delle  funzioni  e
        delle attività attribuite dal presente articolo.
 
            15.   Fino  alla  data di riconoscimento  dell'Agenzia
        quale  organismo pagatore da parte  dell'AGEA , la Regione
        individua  1'A.R.S.E.A, ai sensi e nel rispetto del  punto
        4  dell'allegato  al  Regolamento  CE  n.  1663/95,  quale
        organismo  regionale di cui l'AGEA può  avvalersi  per  lo
        svolgimento  delle funzioni di cui all'articolo  5,  comma
        3, del decreto legislativo n. 165 del 1999.
 
            16. Le entrate proprie dell'Agenzia sono costituite
        da:
 
            a)  somme  destinate  all'Agenzia dall'Unione  europea
        per   il   finanziamento   o  il   cofinanziamento   della
        struttura   dell'organismo   pagatore   e   dei   rimborsi
        forfetari  da parte del FEOGA   destinati al funzionamento
        della struttura;
 
            b) contributi regionali non finalizzati;
 
            c)   contributi straordinari regionali per le attività
        specifiche;
 
            d)   somme  affidate dalla Regione  e  da  altri  enti
        pubblici operanti sul territorio della Regione, a   titolo
        di  compenso  per  gli  oneri di gestione  delle  funzioni
        affidate.
 
            17.  Non costituiscono entrate proprie dell'Agenzia  e
        sono gestite separatamente e nel rispetto dei  vincoli  di
        destinazione  derivanti  dalla  legislazione  comunitaria,
        nazionale  e  regionale  le somme   assegnate  all'Agenzia
        dall'Unione  Europea,  dallo Stato,  dalla  Regione  e  da
        altri  enti, destinate ad  essere erogate a terzi a titolo
        di  aiuti,  premi  o  contributi, anche  cofinanziati,  ai
        sensi  della  normativa   comunitaria;  tali  somme   sono
        gestite  in  due  distinti  conti  infruttiferi  intestati
        all'Agenzia,  con  la   dicitura   aiuti  comunitari',  da
        tenersi presso la tesoreria e delle quali l'Agenzia  rende
        annualmente   il  conto agli enti che hanno   assegnato  i
        fondi.
 
            18.   L'Agenzia   applica  fin  dal  primo   esercizio
        finanziario  il  regolamento  contabile  emanato  con   il
        decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio  2003,
        n.   97,    con  le  modalità  e  le  modifiche   previste
        dall'articolo  18,  comma  4,  della  legge  regionale  22
        dicembre 2005, n. 19.
 
            19.  Il  direttore  adotta  il  Regolamento  contabile
        interno   dell'Agenzia  secondo   le    disposizioni   del
        decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio  2003,
        n.  97,  come applicabili in Sicilia, tenendo conto  della
        normativa comunitaria e nazionale per le attività  di  cui
        ai   commi   2   e   3.   Il  Regolamento   è    approvato
        dall'Assessore regionale per l'agricoltura  e  le  foreste
        con  le  modalità  stabilite dal comma 5 dell'articolo  53
        della legge regionale 28 dicembre 2004, n. 17. In caso  di
        correzione   finanziaria negativa,  da  parte  del  FEOGA,
        sezione   garanzia,  imputabile  all'Agenzia,  si  applica
        l'articolo 5, comma 5, del decreto legislativo  27  maggio
        1999, n.165 e successive modifiche.
 
            20.    L'Agenzia   fornisce   all'AGEA,    ai    sensi
        dell'articolo  3,  comma  5, del  decreto  legislativo  27
        maggio 1999, n. 165, tutte le informazioni necessarie  per
        le    comunicazioni   da   effettuare   alla   Commissione
        dell'Unione  europea ai sensi della normativa comunitaria.
        L'Agenzia inoltre:
 
            a)   trasmette con periodicità semestrale alla  Giunta
        regionale  ed agli altri enti per i quali svolge  attività
        di  organismo pagatore, i rendiconti sull'attività svolta,
        anche sotto forma di  prospetti informatici;
 
            b)  invia alla Giunta regionale, entro il 30 aprile di
        ciascun  anno,  il  proprio bilancio  di  esercizio  e  la
        relazione  sull'attività  svolta  nell'anno  precedente  e
        sull'andamento   della  gestione.  La   Giunta   regionale
        riferisce    alla   competente   Commissione   legislativa
        dell'Assemblea  regionale  siciliana  nei  trenta   giorni
        successivi;
 
            c)   inoltra  all'AGEA  le prescritte  rendicontazioni
        periodiche  ed  annuali  e,  per il tramite dell'AGEA,  al
        Ministero    dell'economia    richieste    motivate    per
        anticipazioni  di  spesa per far fronte alle  esigenze  di
        pagamento degli aiuti comunitari;
 
            d)  si   avvale,   per l'esercizio delle  funzioni   e
        attività,   dei   dati  e dei  servizi  dell'organismo  di
        coordinamento,  ai sensi dell'articolo  5,  comma  4,  del
        decreto legislativo 27   maggio 1999, n.165.
 
            21.  L'Agenzia,  al  fine  di  realizzare  un  sistema
        informatico    adeguato   alle   proprie    esigenze    di
        funzionamento  e  alle  norme comunitarie,  può  stipulare
        apposita  convenzione con la struttura societaria prevista
        dall'articolo 78 della legge regionale 3 maggio  2001,  n.
        6, e successive modifiche ed integrazioni.
 
            22.   L'Agenzia,  nello  svolgimento   delle   proprie
        funzioni, può dotarsi di autonome strutture di supporto  e
        operative  mediante la costituzione di società a  capitale
        misto   pubblico-privato,   con  partecipazione   pubblica
        maggioritaria o la partecipazione a società  di  capitali.
        Può   avvalersi,   mediante   apposite   convenzioni   e/o
        protocolli  di intesa, dei servizi realizzati  e  messi  a
        disposizione dall'AGEA agli organismi pagatori o ad  altre
        strutture pubbliche.
 
            23.  L'Agenzia, per l'esercizio delle funzioni  e  dei
        compiti    assegnatele   dal   presente   articolo,    può
        avvalersi,   ai   sensi  dell'articolo  15   del   decreto
        legislativo  30  aprile  1998,  n.173,  dei  servizi   del
        Sistema  informativo  agricolo nazionale  (SIAN)  e  degli
        altri servizi informatici regionali.
 
            24.  Il  bilancio di funzionamento dell'Agenzia inizia
        l'1  gennaio  e termina il 31 dicembre del medesimo  anno.
        L'esercizio   finanziario   comunitario,   riferito   alla
        gestione  dei  finanziamenti  erogati   dal  fondo  FEOGA,
        sezione  garanzia, ha inizio il 16 ottobre e si chiude  il
        15   ottobre  dell'anno  successivo,  secondo  la  vigente
        normativa  comunitaria.  I conti annuali  comunitari  sono
        certificati,  ai  sensi  dell'articolo  13   del   decreto
        legislativo   27   maggio  1999,  n.  165   e   successive
        modifiche,  da  società abilitate, non  controllate  dallo
        Stato  o  dalla  Regione,  nel  rispetto  della  normativa
        comunitaria   e  nazionale  sugli  appalti   pubblici   di
        servizi.
 
            25.  L'Assessorato regionale dell'agricoltura e  delle
        foreste     esercita    la    vigilanza      sull'attività
        dell'Agenzia,  con le modalità previste  dall'articolo  53
        della   legge   regionale  28  dicembre  2004,   n.    17,
        sottoponendo  al controllo di legittimità e  di  merito  i
        seguenti atti:
 
            a)  bilancio di previsione e relative variazioni;
 
            b) bilancio consuntivo;
 
            c)  programma annuale di attività;
 
            d)   assunzioni  del personale, procedure  concorsuali
        pubbliche e variazioni di pianta organica;
 
            e) regolamenti.
            26.  Sono fatti salvi i controlli su eventuali
        ulteriori atti sulla base di vincoli posti da normative
        nazionali e comunitarie di settore.
 
                                  Art. 64.
                              Norma finanziaria
 
            1.  Per  la  realizzazione del programma triennale  di
        cui  all'articolo 28 della legge regionale 6 aprile  1996,
        n.  16,  come  sostituito dall'articolo 28 della  presente
        legge,   è autorizzata, nel triennio 2006-2008,  la  spesa
        annua  di 34.000 migliaia di euro da destinare, quanto  ad
        euro  4.500  migliaia agli interventi  di  competenza  del
        dipartimento  regionale delle foreste e,  quanto  ad  euro
        29.500    migliaia,   agli   interventi   di    competenza
        dell'Azienda regionale delle  foreste demaniali.
 
            2.  Per le finalità di cui all'articolo 31 della legge
        regionale  6 aprile 1996, n. 16 e successive modifiche  ed
        integrazioni, è autorizzata la spesa di 1.000 migliaia  di
        euro.
 
            3.  Agli  oneri  di cui ai commi 1 e  2,  quantificati
        complessivamente  in 35.000 migliaia  di  euro  annui,  si
        provvede   nell'esercizio   finanziario   2006   con    le
        assegnazioni  di  cui al comma 114 dell'articolo  1  della
        legge   23   dicembre  2005,  n.  266;  per  gli  esercizi
        finanziari  2007  e  2008 ai predetti  oneri  si  provvede
        mediante    attualizzazione   dei   limiti   di    impegno
        autorizzati rispettivamente dal comma 114 dell'articolo  1
        della  legge 23 dicembre 2005, n. 266, e dal comma  3  ter
        dell'articolo  5 del decreto legge 30 settembre  2005,  n.
        203, convertito in legge 2 dicembre 2005, n. 248.
 
            4.     Agli    oneri    derivanti    dall'applicazione
        dell'articolo    63,    quantificati    per    l'esercizio
        finanziario  2006 in 1.000 migliaia di euro,  si  provvede
        mediante  riduzione della spesa  autorizzata dall'articolo
        7,  comma  14, della legge regionale 22 dicembre 2005,  n.
        19,   UPB  1.3.1.3.99, capitolo 105306. Per  gli  esercizi
        finanziari successivi i relativi oneri, valutati in  1.000
        migliaia  di euro per ciascun anno, trovano riscontro  nel
        bilancio  pluriennale della Regione per il triennio  2006-
        2008, UPB 4.2.2.8.1.
 
            5.  Il  Ragioniere generale della Regione, su proposta
        dei  dirigenti  generali dei relativi rami amministrativi,
        è  autorizzato ad apportare al bilancio della  Regione  le
        necessarie variazioni per  l'attuazione dell'articolo  63,
        in   relazione  alle  competenze,  al  personale  ed  alle
        funzioni  trasferiti all'Agenzia della  Regione  siciliana
        per le erogazioni in agricoltura.
 
                                  Art. 65.
 
            1.  La  presente legge sarà pubblicata nella  Gazzetta
        ufficiale della Regione siciliana ed entrerà in vigore  il
        giorno successivo a quello della sua pubblicazione.
 
            2. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla  e
        di farla osservare come legge della Regione.
 
 
 
 
                                                     TABELLA   A'
 
 
 
        Funzionario direttivo
 
        Funzionario direttivo capo
 
        Funzionario direttivo superiore