I
temi della contrattazione sindacale aziendale sono strettamente
correlati alla qualità della produzione e del lavoro. Il
settore vitivinicolo siciliano ha alte potenzialità di prodotto e di
professionalità, ma è caratterizzato, purtroppo, da
un numero insufficiente di bottiglie
di qualità e da una diffusa illegalità
del lavoro non solo bracciantile ma anche degli impiegati e dei tecnici. A
ciò si aggiunge la forte percentuale (più del 80%) del prodotto che si
distilla o che si vende sfuso in Italia e in Europa. Ovviamente
non si sottovalutano i progressi e i sacrifici fatti dalla metà degli
anni novanta ad oggi, e il settore pur essendo in forte espansione ha
molta strada ancora da percorrere per raggiungere quei livelli ottimali di
competitività produttiva ed organizzativa. A tutt’oggi in sistema non
è in grado di immettere sul mercato vino DOCG, vino DOC, vino a
produzione biologica. La
FLAI-CGIL Sicilia ritiene che il vero salto di qualità del settore è
quello di arrivare, entro il 2005, con un obiettivo di almeno 350 milioni
di bottiglie prodotte (attualmente sono 200 milioni) e con una qualità
controllata e certificata pari almeno al 30% (circa 100 milioni) del
prodotto imbottigliato. La
competitività sui mercati si fa con la qualità certificata e con la
certezza che dentro le bottiglie ci sia il prodotto dichiarato nelle
etichette. Un’altra
constatazione da fare e che sono, purtroppo, tantissimi i punti di consumo
in Sicilia che non offrono i
nostri prodotti vitivinicoli. Girando
l’Italia chiunque si accorge che normalmente viene offerto e consumato
il prodotto della provincia o della regione dove ci si trova, in tal senso
la forza di penetrazione del prodotto siciliano è ancora troppo debole. Tuttavia
le potenzialità ci sono tutte, non a caso si sta sviluppando un tessuto
di imprenditori siciliani che si misurano con il mercato e che importanti
imprenditori nazionali investono risorse, pari al fatturato di un anno del
settore, per impiantare le loro aziende in Sicilia. Questa
sana e positiva commistione è una componente importante per recuperare il
ritardo tutt’ora esistente nei confronti del mercato nazionale e
internazionale. Con
grande chiarezza occorre affermare che la competitività si deve basare
non su bassi salari, sul lavoro nero,
sugli orari selvaggi, sui ricatti per gli extra-comunitari, sullo
sfruttamento selvaggio delle intelligenze di giovani diplomati e laureati,
ma bensì sulla qualità del lavoro e in tal senso le condizioni di lavoro
contrattualmente definite sono prerogative indispensabili, essenziali per
legare i lavoratori alle aziende e per isolare quelle aziende che dello
sfruttamento e della illegalità fanno un modello imprenditoriale. Lo
spartiacque ci sembra chiaro. Per otto anni la Flai siciliana, assieme con
le altre organizzazioni sindacali, ha praticato una politica contrattuale
improntata sulla moderazione salariale – basti pensare ai circa 24.000
accordi di riallineamento sottoscritti-
e si è caricata il fardello di contribuire allo sviluppo del
settore. Oggi
lo scenario è mutato. Non è più così già nelle aziende (circa un
centinaio) dove, da anni, pratichiamo la contrattazione sindacale
aziendale e non sarà più così nelle piattaforme di rinnovo dei
Contratti Provinciali di Lavoro. Non
deve essere più così nella pratica delle aziende che devono vedere le
relazioni sindacali e la contrattazione aziendale come risorsa e strumento
per la qualità totale della fase produttiva aziendale. Un
vino buono e genuino, un lavoro professionalizzato e fidelizzato sono
i presupposti per una bottiglia in grado di competere nei mercati
non solo per il prezzo ma per il contenuto capace di garantire certezza,
qualità, salubrità, controlli del prodotto. Durante il Convegno vogliamo approfondire questi punti al fine di contribuire allo sviluppo di un settore che nei prossimi anni sia punto di riferimento degli imprenditori, dei braccianti, dei tecnici, degli impiegati, dei quadri della economia siciliana. |
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Palermo 27 giugno 2003
Sala delle Capriate Palazzo Steri Piazza Marina n. 51
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SICILIA |
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SETTORE VITIVINICOLO |
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Presiede Carmelo Diliberto Segretario Regionale CGIL Sicilia SALUTO DELLE AUTORITA' ACCADEMICHE ore 9,40 Relazione Segretario Regionale FLAICGIL Sicilia
ore 10,00 "IMPRESE VITIVINICOLE - MARKETING ORIENTED" Prof. ANTININO BACARELLA
ore 10,20 INTERVENTI PROGRAMMATI
On. FLAVIO TATTARINI Presidente Enoteca Italiana di Siena
Prof SALVATORE SACCO Facoltà di Economia e Commercio di Palermo
Prof. MARIO DINI Facoltà di Economia Agrarie Firenze
Dott. FRANCO PISA Consigliere Delegato Assovini Sicilia
Dott. FILIPPO DI GIOVANNI Consigliere Assoenologi Sicilia
On. GIUSEPPE CASTIGLIONE Assessore Regionale Agricoltura
ore 13,30 Conclusione VINCENZO LA CORTE Segretario Nazionale FLAICGIL Sicilia
ore 14,00 Pausa |
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Tavola Rotonda
"LA CONTRATTAZIONESINDACALE AZIENDALE: STRUMENTU DI LEGALITA' E DI QUALIFICAZIONE DELL'IMPRESE VITIVINICOLA"
Moderatore: MARIO AZZOLINI giornalista RAI
Intervengono: ITALI TRIPI Segretario Generale FLAICGIL Sicilia
I rappresentanti delle aziende: Dott. SERGIO ANDREOLI Responsabile Risorse umane GIV
Dott. SALVATORE LI PETRI Direttore Cantina Sociale Settesoli
Dott. GIACOMO BOCCHI Responsabile Silene
Ing. FRANCESCO LENA Azienda Lena
Dott. CARLO CASAVECCHIA Direttore Generale Case Vinicole di Sicilia |
SICILIA Via Ercole Bernabei n. 22 90145 Palermo tel. 091 225594 |
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