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FEDERAZIONE LAVORATORI AGOINDUSTRIA

SICILIA

 

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

 

 

Sicilia 2007/2013

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PREMESSA ALLE

VALUTAZIONI EPROPOSTE DELLA FLAI CGIL

 

 

 

Il documento di lavoro del 6 Febbraio 2007 elaborato dall’Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste relativo al Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013, viene presentato con grande ritardo rispetto ai tempi indicati dalla Comunità Europea. Ogni regione entro il mese di Giugno del 2006 doveva inoltrare il proprio PSR alla Comunità Europea per l’approvazione, ottenuta la quale il Programma diventava  operativo fin dal primo Gennaio 2007.

 

La FLAI CGIL   Sicilia più che mai convinta che le risorse comunitarie del Nuovo fondo FEASR costituiscono una importante opportunità per lo sviluppo Rurale della nostra isola, fin dal mese di Luglio 2006 si è  fatta promotrice di una serie di iniziative  al fine sollecitare la fase di programmazione.

 

Abbiamo presentato all’Assessorato un documento che contiene precise proposte, partecipato alle due riunioni pubbliche di partenariato del mese di ottobre 2006 e del 20 Febbraio 2007,  organizzato diverse manifestazioni pubbliche per ultima il Convegno Regionale sul PSR del 31 Gennaio 2007.

 

Attraverso i nostri documenti abbiamo reso pubbliche le nostre valutazioni su AGENDA 2000, sottolineando in particolare:

-         la scarsa capacità di utilizzo quantitativo delle risorse comunitarie (pagamenti erogati 819 milioni di euro rispetto a una dotazione finanziaria di 1.156 ml di euro);

 

-         la scarsa capacità di utilizzo qualitativo delle risorse, risorse spalmate a favore di agricoltori “improvvisati” o utilizzate  per sostituire le risorse ordinarie della regione;

 

-         il mancato raggiungimento dell’obiettivo “competitività”. Non si registra alcun incremento del PIL e della PLV per gli anni 2000-2006 al netto degli investimenti privati;

 

-         la mancata qualificazione dell’occupazione attraverso l’affermazione e il consolidamento del lavoro a tempo determinato, del lavoro intellettuale e del lavoro di filiera;

 

-         il mancato innalzamento “del livello della legalità”: non utilizzando del tutto l’opportunità che l’investimento pubblico poteva rappresentare sul fronte dello stimolo alla trasparenza amministrativa, all’incremento del gettito dell’IVA e dell’IRPEF, all’incremento del lavoro manuale e intellettuale dichiarato all’INPS e all’EMPAIA, all’affermazione delle regole dello stato democratico contro le regole della mafia e della sua cultura.

 

-         formazione  poco qualificata e qualificante.

 

Nell’ambito delle suddette valutazioni su Agenda 2000, la FLAI CGIL della Sicilia, dopo ampio dibattito interno, ritiene che prima di parlare delle misure degli Assi strategici di intervento, bisogna determinare una “ griglia di accesso “ alle misure del PSR che ne determinano la capacità/selettività di partecipazione.

 

Alle già previste “condizioni di partecipazione” fissate dalla Comunità Europea, si ritiene opportuno  che in Sicilia devono anche essere presenti condizioni che “penalizzino” i soggetti economici pubblici e/o privati, singoli e/o associati che praticano obiettivamente   attività di “concorrenza sleale”, per valorizzare invece quanti utilizzano correttamente le regole di mercato finalizzate ad una maggiore competitività del sistema produttivo e delle filiere.

 

Vanno premiati, inoltre, i soggetti che integrano le proprie azioni economiche  in sinergia con gli altri segmenti della società quali il turismo, il territorio, l’artigianato.

 

L’associazionismo e la fusione tra soggetti economici ci sembra essere uno degli interventi premiali che può determinare la realizzazione di offerte di prodotto capaci di  supportare la competizione europea sempre più basata su qualità certificata, identificazione dei prodotti, approvvigionamento collettivo, mercato, regionale, etc.

 

Elemento di ulteriore qualificazione del PSR dovrà essere rappresentato da una chiara valorizzazione premiale dell’occupazione femminile e giovanile attraverso l’identificazione di precisi strumenti di assegnazioni di punteggi.

 

Sarà inoltre  un nostro impegno far si che i finanziamenti comunitari vengano spesi con efficacia ed efficienza. Per raggiungere questi obiettivi, nel nostro documento,  abbiamo predisposto una griglia di selettività/premiliatà per l’accesso ai finanziamenti i cui parametri consentiranno di dare priorità:

 

v    aziende che confluiscono in associazioni o cooperative, al fine di promuovere attività economiche di filiera dalla produzione alla commercializzazione, creando  nuova occupazione da definire attraverso un rapporto preciso: investimeti/innovazione tecnologica agro-alimentare-ambientale, investimenti/unità lavoratori a tempo indeterminato;

 

v    soggetti pubblici e privati che si impegnino a stabilizzare il personale oggi a tempo determinato (ricordiamo che la Sicilia  registra un altissimo numero di lavoratori agricoli a tempo determinato);

 

v    aziende agroalimentari che commercializzino almeno il 40% dei loro prodotti all’interno della regione (attraverso impegni con Enti pubblici a rifornire mense, ospedali ecc..);

 

v    soggetti pubblici o privati che svolgono la loro attività nell’ambito della certificazione e della sicurezza alimentare;

 

v    aziende che rispettano le normative contrattuali e della legislazione sul lavoro, della sicurezza del lavoratore e dell’ambiente di lavoro e che pertanto hanno la certificazione DURC;

 

v    sottoscrizione tra parti sociali e Assessorato all’Agricoltura di un avviso comune che definisca i punti di etica sociale e del lavoro (rispetto dei contratti di lavoro, tutela della maternità, libertà sindacale, RSU, RLS ecc….). L’azienda riceverà i finanziamenti solo se aderirà all’avviso comune.

 

v    escludere le aziende che   hanno avuto problemi di sicurezza alimentare o che sono indagate per sfruttamento della mano d’opera clandestina, lavoro nero ecc.

 

v    si propone infine una linea di priorità alle imprese in possesso di una certificazione etica secondo la norma SA (Social Accountability) 8000. mediante questa certificazione volontaria è possibile attestare l’impegno dell’impresa:

-         per rispetto dei diritti umani;

-         per rispetto dei diritti dei lavoratori

-         per la tutela contro lo sfruttamento dei minori;

-         per le garanzie di sicurezza e salubrità sui posti di lavoro.

 

 

 

 

 

VALUTAZIONI E PROPOSTE SUL DOCUMENTO PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

SICILIA 2007/2013

Palermo, 6 febbraio 2007

 

 

 

Il nostro esame è orientato a capire in che modo vengono affrontate le priorità per lo sviluppo economico e sociale della nostra isola: innalzamento della competitività di sistema, investimenti di filiera, occupazione, , tutela dei diritti dei lavoratori, pari opportunità, sicurezza sul lavoro, formazione, sicurezza alimentare, produzione certificata, ambiente, miglioramento della qualità della vita…., temi molto cari al sindacato.

 

 

OSSERVAZIONI GENERALI SCHEDE DI MISURA

 

Il documento è stato redatto in conformità a quanto previsto dal Regolamento CE 1974/2006, che reca disposizioni in materia di applicazione del Reg. 1698/2005 e in linea con gli Orientamenti Strategici Comunicati e il Piano Strategico Nazionale.

 

Da una prima visione del documento in riferimento ai temi che riteniamo prioritari è emerso:

 

1)     Abbiamo riscontrato che nelle diverse schede di misure viene a mancare il rapporto tra obiettivi da raggiungere e le azione che verranno poste in essere. Molti dei fabbisogni di intervento individuati per assi non trovano attuazione nelle misure;

 

2)     Nelle misure asse 1 e 3 non si fa riferimento agli incrementi occupazionali quale specifico  ambito di intervento. Detto obiettivo non viene previsto, inoltre, quale criterio di priorità per l’assegnazione dei fondi;

 

3)     Nelle diverse misure (asse 1 e 3) non si rilevano ne “azioni chiave” ne interventi/premialità tese a promuovere  le pari opportunità.

 

4)     Riguardo ai beneficiari delle misure che possono essere singoli o associati, non esiste una premialità per quelli associati, ad eccezione di qualche misura dove viene data preferenza ai beneficiari che aderiscono alle OO.PP.

 

5)     Non viene menzionata l’obbligatorietà della certificazione di regolarità contributiva rilasciata dall’INPS – DURC e la regolarità di iscrizione INAIL;

 

OSSERVAZIONI SCHEDE DI MISURA

 

Pg. 67 Misura 111 “azioni nel campo della formazione e dell’informazione”

 

Nulla da aggiungere rispetto alle motivazioni e ambiti dell’intervento. Abbiamo apprezzato la specifica opportunità individuata rispetto ad una formazione professionale che valorizzi il ruolo della donna, ma nella misura non sono individuate le “azioni chiavi” per il  raggiungimento di  questa importante priorità. Suggeriamo l’inserimento delle quote rosa nei corsi formativi e in generale specifici criteri di selezione dei partecipanti.

 

Chiediamo che le azioni di formazione siano affidate ad organismi specializzati per l’erogazione delle attività formative accreditati dalla Regione e  un coinvolgimento del partenariato di cui all’art 59 del Reg. 1698/2005 che non è previsto.

Vista la numerosità di Enti di formazione  pubblici e privati presenti, chiediamo di inserire precisi requisiti di selezione per poter accedere ai finanziamenti (personale qualificato, attestazione di partecipazione a corsi di formazione e di aggiornamento, riconoscimenti…)

 

Ci appelliamo ad una attività di formazione e aggiornamento rivolta alle risorse umane delle Pubbliche Amministrazioni operanti nel settore agricolo, alimentare e forestale.

 

Pg. 70 Misura 112 “insediamento giovani in agricoltura”

 

Le nostre richieste sono quelle di far si che si realizzi “concretamente” l’obiettivo del turn-over aziendale evitando che le risorse siano distribuite a giovani imprenditori “improvvisati”. Concordiamo nella scelta di accellerare il ricambio generazionale in agricoltura incentivando non solo l’insediamento ma soprattutto la permanenza di giovani imprenditori in aziende agricole efficienti. In questa direzione si apprezza la scelta di applicare la misura esclusivamente nell’ambito del “pacchetto giovani”, ciò significa che per accedere al finanziamento il giovane dovrà obbligatoriamente accedere al sostegno di almeno un’altra misura.

E’ data  priorità alle richieste che prevedono il ricorso ad una delle misure concernente investimenti materiali, al fine di raggiungere  l’obiettivo di ampliamento strutturale dell’azienda.

Riteniamo che debba essere data priorità a beneficiari nei cui piani aziendali si impegnino a creare nuovi posti di lavoro/stabilizzazione.

 

Pg. 76 Misura 121 “ Ammodernamento delle aziende”.

 

In questa  misura diversi e importanti  obiettivi che si vogliono raggiungere non trovano riscontro negli interventi e azioni che si intendono attivare, in particolare tra gli ambiti di intervento sarebbe opportuno aggiungere:

- favorire l’aggregazione tra imprese, e l’integrazione di filiera;

- interventi specifici a favore del comparto dell’agricoltura biologica;

- favorire l’occupazione/stabilizzazione.

 

Requisiti per accesso alla misura. Abbiamo avuto modo di riscontrare anche in altre misure ( misura 123 “accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali”) che viene data preferenza ai beneficiari che aderiscono alle OO.PP. Riteniamo opportuno invece che debbano avere preferenza (in tutte le misure), anche  i beneficiari che aderiscono ai Consorzi di tutela e valorizzazione, Cooperative…ecc.

 

Pg. 88 Misura 125 “ Miglioramento e creazione di infrastrutture connesse allo sviluppo …..”

 

Trattandosi di una politica di pubblico sostegno e di promozione dello sviluppo il sistema da implementare dovrà essere pubblico e la regione dovrà affidare le competenze operative agli Enti, Consorzi, Agenzie presenti.

Riteniamo pertanto che i beneficiari delle misure sotto elencate  debbano essere Enti Pubblici (opportunamente riformati in modo da  garantire precisi servizi per lo sviluppo):

a)     reti di trasporto (strade interpoderali) …

b)    opere di accumulo di adduzione e di distribuzione delle risorse idriche….

c)     opere di elettrificazione rurale

d)    infrastrutture per l’approvvigionamento energetico, anche attraverso fonti rinnovabili

Dissentiamo sul fatto che il documento prevede interventi pubblici solo per il punto c.

 

Pg. 101 Misura 211 “indennità per svantaggi a favore degli agricoltori delle zone montane (211) ed in zone svantaggiate diverse da quelle montane (212)

 

Maggiore chiarezza riguardo alle procedure di selezione dei beneficiari: “la selezione avverrà tramite bando pubblico, effettuata secondo criteri oggettivi che caratterizzano l’azienda e il titolare dell’impresa agricola con l’attribuzione di specifici punteggi”.

Quali sono i criteri oggettivi?

 

Pg. 120 Misura 221 “ricostituzione del potenziale forestale ed introduzione di interventi preventivi” Misura 222 “primo impianto di sistemi agroforestali” Misura 223 … , Misura 224… misura 225

 

Concordiamo nel fatto che beneficiari oltre che i privati sono anche la Regione Siciliana e altri Enti pubblici, ma riteniamo che dette risorse (nel caso di finanziamenti ad Enti pubblici) devono essere aggiuntive e non sostitutive ai finanziamenti ordinari n modo da creare stabilizzazione e nuova occupazione. Inoltre bisogna vincolare i finanziamenti ai privati all’applicazione del CCNL in armonia con la legge regionale 14/2006 e alle refluenze occupazionali.

 

Pg. 139 Misura 321 “servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale”

 

La misura prevede  la costituzione di un Osservatorio Regionale per l’imprenditoria femminile, gestito esclusivamente da donne al fine di garantire le pari opportunità nel PSR.

 

Pagina 180  “Parità tra uomini e donne”, rispetto a questo preciso obiettivo fissato  non si indicano le azioni che si intendono porre in essere. Riteniamo necessario inserire in maniera esplicita nelle misure degli assi 1 e 3 criteri premiali per incrementare il livello di occupazione femminile e migliorare le condizioni di lavoro e di vita delle donne.

 

ASSE 4

ATTUAZIONE DELL’ASSE LEADER

 

 Pg. 153 - Beneficiari delle  misure  411 “strategie di sviluppo locale…” , 421 “cooperazione”, 431 “gestione del gruppo di azione locale…” sono i Gruppi di Azione Locale.

 

L’iniziativa Leader si pone come obiettivo quello di promuovere lo sviluppo endogeno del territorio attraverso interventi ed investimenti prevalentemente immateriali a livello locale finalizzati al miglioramento della qualità della vita, diversificazione dell’economia rurale, sostegno all’artigianato locale, aumento della competitività territoriale, tutela e valorizzazione dei beni culturali,  permanenza della popolazione  nelle aree rurali.

In linea generale beneficiari delle misure sono i GAL. Nel documento si prevede la selezione (devono essere definiti i criteri) da 10 a 15 attraverso procedure di evidenza pubblica.

I GAL selezionati dovranno essere distribuiti sul territorio in modo da abbracciare e essere operativi su tutte le aree rurali intermedie e le aree rurali con problemi complessivi di sviluppo.

 

PIANO FINANZIARIO (pg. 156)

 

Relativamente alle percentuali di risorse da assegnare agli assi si propone:

ASSE 1 – competitività…        47%  -  52%

ASSE 2 – ambiente..                         37%  -  32%

ASSE 3 – diversificazione                 13%

ASSE 4 – Leader                               5%

ASSE 5 – Ass. Tecnica                      3%

Questa distribuzione ci permetterà di  migliorare la competitività delle aziende siciliane che stanno correndo il rischio di essere tagliate fuori dai mercati nazionali e internazionali,  investire per la salvaguardia dell’ambiente, e migliorare la qualità della vita nelle zone rurali promuovendo lo sviluppo sociale e culturale  in complementarietà con lo sviluppo economico.

 

UDE

Riguardo al dibattito apertosi circa l’abbassamento dell’Unità di Dimensione Economica dell’azienda agricola, dobbiamo procedere con cautela. Il rischio è quello di produrre una polverizzazione  delle risorse a favore di piccole imprese che da sole sul mercato non potranno mai essere competitive.

 

COMITATO DI SORVEGLIANZA

 

12.2   Pg 174

Entro tre mesi dall’approvazione del Programma sarà istituito il Comitato di Sorveglianza, relativamente al punto 15 chiediamo un rappresentante per ogni sigla sindacale.