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FAI-CISL                 FLAI-CGIL             UILA-UIL    

 

SEGRETERIE REGIONALI

 

                                  

        On.le  Giovanni La Via

                                                                     Assessore Agricoltura e Foreste

                                                                Palermo

 

On.le  Assessore

 

Nell’apprendere del Suo nuovo incarico di Governo, le scriventi Segreterie desiderano, anzitutto, porgerLe i migliori auguri di buon lavoro, auspicando, che come già verificatosi con il Suo predecessore, possa continuare un sistema di relazioni Sindacali caratterizzato da una interlocuzione istituzionale continua e serrata.

 

Aspetto quest’ultimo da noi reputato essenziale, tenuto conto delle vaste e importanti problematiche che caratterizzano il sistema agro-alimentare-ambientale in Sicilia.

 

Contestualmente, e in considerazione di alcune emergenze indifferibili riguardanti il settore forestale, ed in particolar modo l’antincendio; delle serie e gravi problematiche connesse con l’E.S.A.; nonché dell’esigenza di applicare la recente L.R. 14/06 e gli accordi stipulati con il Governo della Regione in materia di riordino della L.R. 16/96 , impongono al nostro avviso un urgente incontro con la Sua Persona.

 

In buona sostanza, Onorevole Assessore, teniamo ad evidenziare che le questioni riguardanti il lavoro dipendente nel settore primario non rappresentano aspetto marginale e neutrale anche rispetto a talune condizioni di arretratezza che si registrano e vengono evidenziati!

 

Nel confidare che la suddetta convinzione venga da Lei condivisa,  rimaniamo in attesa di una Sua pronta convocazione, che per i contenuti espressi in questa lettera di saluto, per noi assume un valore diverso dagli incontri di routine istituzionali a cui Ella certamente avrà già pensato.

 

Cordiali saluti

 

Palermo, lì 12/07/2006

 

 

   FAI-CISL                                     FLAI-CGIL                              UILA-UIL

    (F. Scata’)                               (S. Lo Balbo)                            (G. Pensabene)