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SEGRETERIE REGIONALI

SICILIA

 

Palermo, 27 marzo 2008

 

 

Prot. n. 1/69/03/08

 

 

                                                                           - Al Presidente del CIV

                                                                           - Al Presidente del Comitato

                                                                             Regionale INPS

                                                                          

LORO SEDI

 

 

            Il 19 marzo c.a. si è svolto presso la Prefettura di Catania un incontro per affrontare i temi relativi alla compilazione degli elenchi anagrafici 2007 con riferimento alle questioni delle società di intermediazione di manodopera.

         All’incontro, dove erano presenti oltre al Prefetto, l’Inps regionale e provinciale, Flai, Fai e Uila di Catania e Caltagirone, l’Istituto ha presentato un “CONTRIBUTO DEL COMITATO REGIONALE INPS DELLA SICILIA ALLA RELAZIONE PER GLI ANNI 2009-2011” (che è allegato alla presente).

         In ordine a questo documento ci sembra utile svolgere le seguenti considerazioni:

1.     nella premessa del documento vengono sottolineate le difficoltà in cui si dibatte l’Istituto nella gestione dell’AREA AGRICOLA e, in particolare, viene affermato che “nel  corso degli anni non si è riusciti ad impedire alle cooperative senza terra di intermediare in modo illecito manodopera” determinando almeno “tre gravi fattori di rischio: il mancato recupero dei contributi, l’annullamento dei rapporti di lavoro dei lavoratori effettivamente intermediati, il mescolamento di sacche di lavoratori fittizi”. Si considerano giuste queste valutazioni e ad esse va, ovviamente, aggiunto che sia sul fronte della lotta al lavoro nero sia su quello della capacità di riscuotere in generale i contributi previdenziali agricoli, l’Istituto continua ad avere ritardi che di fatto mortificano quanti all’interno dello stesso operano correttamente e tutte quelle aziende e quei lavoratori che della legalità ne hanno fatto una scelta di vita.

2.     nelle proposte che vengono avanzate salutiamo positivamente quella relativa al punto 3) dove si afferma che “a salvaguardia dei rapporti di lavoro è necessario che si proceda contestualmente all’accertamento della somministrazione irregolare al simultaneo riconoscimento di tale rapporto in capo all’azienda utilizzatrice facendone ricadere tutti gli effetti su di esse evitando così gli annullamenti e le successive ricadute ad essi conseguenti”.

La Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil ritengono che questi due punti siano molto importanti al fine di superare le difficoltà che sono intervenute nelle relazioni tra l’Istituto, o parte di esso, e le organizzazioni sindacali.

     Pertanto nel salutare positivamente questa assunzione di responsabilità, ci sembra opportuno sottolineare due parti del documento che, se integrate, potrebbero arricchire lo stesso e affrontare meglio tutta la questione.

La prima riguarda la “CABINA DI REGIA”: francamente ci sembra limitativo il fatto che ad essa partecipino solamente le strutture interne all’Istituto. Chiediamo che ad esso partecipino anche le organizzazioni sindacali dei datori di lavoro (singoli ed associati) e dei lavoratori. Questa partecipazione può fare la differenza nella lotta per la piena legalità del lavoro e del produrre in agricoltura in Italia e non solo in Sicilia.

La seconda osservazione riguarda l’autocertificazione, di cui non si continua a capirne il valore e il significato. Già nella compilazione della domanda di disoccupazione il lavoratore sottoscrive “in fede” e le regole dell’Istituto prevedono che qualora una prestazione venga respinta il lavoratore può fare ricorso apportando tutte quelle notizie utili a far erogare la prestazione richiesta. Inoltre, il lavoratore può ricorrere all’autorità giudiziaria se, ritenendo di avere ragione, non riceve la stessa prestazione.

Su queste due questioni riteniamo che l’Istituto debba fare un’ulteriore riflessione.

Per ultimo, ci sembra opportuno sottolineare, che di fronte a questo avanzamento positivo delle posizioni dell’Istituto, lo stesso debba integrare in tale direzione la circolare regionale 20 dicembre 2007 avente per oggetto “Direttiva su inquadramenti aziende agricole. Attività di contrasto illeciti.”

Pertanto nel ritenerci impegnati in prima linea, assieme con l’Inps e le altre forze sociali, nell’affermazione dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori dell’agricoltura, della legalità, la Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil ritengono che vadano riportare le relazioni tra le forze sociali e lo stesso Istituto in un solco improntato alla lealtà, alla reciproca affidabilità e correttezza.

Per questi motivi siamo pronti a dare il massimo della collaborazione affinché l’AREA AGRICOLA diventi punto di riferimento positivo dei braccianti, delle aziende agricole e delle loro organizzazioni sindacali.

 

 

 

 

Fai Cisl, via Libertà, 163 - 90100 Palermo, tel. 091344570, fax 0917305785,e.mail: faicislsicilia@virgilio.it

Flai Cgil, via Ercole Bernabei, 22 - 90145 Palermo, tel 091225594, fax 0916811381 – e.mail: flai.sicilia@mail.cgil.it

Uila Uil, via Enrico Albanese, 72 90100 Palermo, tel e fax  091300664– e.mail: uilapa@tin.it