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FAI-CISL FLAI-CGIL UILA-UIL
SEGRETERIE REGIONALI
L’attivo unitario FAI – CISL, FLAI – CGIL, UILA – UIL, riunitosi a Palermo il 16/02/2005 ha preso in esame la delicata fase che attraversa nella nostra isola il comparto agro – alimentare - forestale, e sottolinea l’inefficacia dell’azione messa in campo dal governo della regione e dalle controparti datoriali, per impedirne la deriva verso una crisi irreversibile.
Tutti i comparti di questa importante componente dell’economia siciliana evidenziano punti di crisi o momenti di stallo: dalla forestazione, all’ortofrutta, dalla meccanizzazione agricola alle bonifiche, dal comparto alimentare a quello della pesca e della zootecnia, specie per quanto attiene i comportamenti della Dirigenza ARAS.
In particolare la forestazione vive una particolare situazione di disagio per l’insufficienza delle risorse finanziarie, per il mancato recepimento del contratto nazionale siglato 3 anni fa e che solamente la Sicilia non applica, per la colpevole responsabilità del governo che non vuole discutere la proposta di riforma del comparto presentata due anni fa dal sindacato.
Inoltre la pesante crisi dei prezzi che ha investito il comparto dell’ortofrutta provoca licenziamenti, sottosalario, lavoro nero, ricorrendo al lavoro degli estracomunitari relegati a sopravvivere in condizioni disumane; di contro la mancata organizzazione della filiera dà spazio a fenomeni speculativi le cui prime vittime sono i consumatori e le fasce più deboli della società.
Le strutture di supporto all’agricoltura potenzialmente funzionali a traguardare nel settore innovazioni e sperimentazione quali ad esempio, la meccanizzazione agricola ESA e le bonifiche, si trascinano in una condizione di precarietà determinata da mancati interventi di riforma e di riordino.
Il comparto agro-industriale nonostante la vocazionalità del territorio isolano non decolla; come testimoniano il caso della Emmegi di Termini Imerese (Parmalat) e della latte Sole di Catania che rischiano di chiudere per carenza di progettualità e di capacità nel conferimento delle produzioni.
La situazione è ancora più paradossale se si riflette sul fatto che la Sicilia pur avendo grandi potenzialità di sviluppo agro – alimentare - forestale, e dunque con enormi possibilità di sbocco nei mercati nazionali ed internazionali non riesca a produrre il valore aggiunto, che la trasformazione in loco assicurerebbe.
E’ penalizzante il fatto di non riuscire a fare sistema, limitandosi le scelte del governo a privilegiare il profilo assistenziale, vedi ultima richiesta al governo nazionale della dichiarazione di crisi, piuttosto che cimentarsi sul versante produttivo, e a sostenere una centralità del sistema agro – alimentare – forestale in Sicilia, costruita anche attraverso un nuovo ruolo dell’impresa.
Il quadro desolante che offre il comparto primario è aggravato dalla scarsa considerazione sui temi del lavoro e della sua qualità, al punto che lo stato di crisi in cui vivono migliaia di lavoratori, sta determinando tensioni e nervosismo, specie nel settore forestale e dell’ortofrutta, con rischio non remoto di sfociare in reazioni incontrollabili con consequenziali problemi di ordine pubblico.
L’attivo unitario denunzia questa intollerabile situazione, che è arrivata al limite di sopportabilità, decide di chiamare alla mobilitazione tutta la categoria, di andare ad una mobilitazione articolata dei forestali, dei lavoratori agricoli, dei lavoratori dell’ESA e delle bonifiche e dei comparti tutti.
In particolare, l’attivo, tenuto conto dell’importanza che riveste il settore forestale nell’Isola, risultando la tutela dell’ambiente e del territorio pre-condizioni per uno sviluppo duraturo e sostenibile; ma anche del costante disconoscimento dei diritti dei lavoratori; propone che vada data priorità alle iniziative di lotta nel settore forestale.
Conseguentemente l’attivo unitario da mandato alla segreteria unitaria regionale di fissare il calendario delle manifestazione nelle province e nei singoli comparti ponendosi l’obiettivo di pervenire allo sciopero generale di tutto il settore.
Le segreterie regionali illustreranno alla stampa Martedì 22 Febbraio le motivazioni dettagliate della mobilitazione del comparto agro – alimentare – forestale; e nel preannunciare lo stato di agitazione in tutto il territorio siciliano,comunicano che, perdurando il silenzio dei referenti Istituzionali, giorno 8 Marzo daranno luogo all’autoconvocazione innanzi l’Assessorato Agricoltura e Foreste con ampie delegazioni di lavoratori.
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