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IL SEGRETARIO GENERALE

Palermo, 17 marzo 2008

Prot. n. 1/63/03/08

                                                                                                          - Ai Segretari Generali

                                                                                                            delle Flai Territoriali

Cari compagni,

            nel corso della riunione tenutasi all’INPS il giorno 13 marzo 2008, siamo venuti a conoscenza (e ancora una volta ci chiediamo perché le decisioni dell’Istituto si continuano a sapere con notevole ritardo) della circolare del 20/12/2007 (allegata alla presente) in cui vengono date istruzioni, a nostro avviso parziali, su come contrastare il fenomeno delle società di intermediazione di manodopera autorizzate da anni dallo stesso Istituto a svolgere l’attività di impresa agricola.

Detto fenomeno è stato da noi e dalla Confederazione più volte denunciato a tutti i livelli, in particolare con il convegno da noi fatto a Catania nel settembre 2005 e già allora abbiamo sostenuto che i lavoratori dipendenti da questi caporali non devono essere penalizzati.

Pertanto nel ritenere che l’INPS debba proseguire l’azione intrapresa, diventa essenziale che la stessa venga proseguita in raccordo con le  con le OO.SS. datoriali e dei lavoratori.

Ribadiamo, inoltre, che i lavoratori sono vittime dello stato di bisogno, dei caporali e di quanti hanno, da tantissimi anni, autorizzato queste aziende truffaldine a gestire illegalmente questa fetta del mercato del lavoro che interessa gran parte della nostra regione.

Per questi motivi abbiamo sostenuto nella riunione su richiamata, che i lavoratori iscritti negli elenchi anagrafici trimestrali relativi al 2007 non debbano essere cancellati dall’elenco anagrafico annuale e che non bisogna procedere alla cancellazione degli stessi negli anni precedenti. Ovviamente ciò non esclude singoli e ben definiti casi di non iscrizione negli elenchi.

Inoltre abbiamo sottolineato che la responsabilità contributiva e del rapporto del lavoro debba ricadere sulle aziende committenti, le quali sono responsabili quanto i caporali della situazione venutasi a determinare.

Nel corso dell’incontro abbiamo evidenziato il permanere ingiustificato e ingiustificabile di grave carenze da parte dei servizi ispettivi dell’Inps, dell’Ispettorato del Lavoro e delle Ausl nelle azioni di contrasto al lavoro nero, al caporalato, alle evasioni contrattuali e contributive e per la tutela della salute in tutti i luoghi di lavoro.

In raccordo con la Flai nazionale stiamo assumendo tutte le iniziative utili a salvaguardare i diritti maturati dei lavoratori e invitiamo i territori a promuovere, anche  a livello unitario,  quanto si ritiene utile per raggiungere lo scopo di una piena legalità nel mondo del lavoro agricolo.

Affettuosi Saluti

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