DISTRETTO SINDACALE FLAI CGIL PACHINO

 

  CONVEGNO PACHINO

11/01/07

 

ORE 17.00 SALA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO

VIA LIBERTA' 16

 

QUALITA' DEL LAVORO, DEL PRODOTTO, DELL'AMBIENTE NELL'ARIA "IGP DI PACHINO"

 

(AVOLA, NOTO, ISPICA, PACHINO, PORTOPALO DI CAPOPASSERO, POZZALLO, ROSOLINI E SCICLI)

 

IL SISTEMA DEI DIRITTI DEI LAVORATORI NELL'AGRICOLTURA. LA SFIDA AL LAVORO NERO E CONTRO LO SFRUTTAMENTO.

 

 

 

 

Io credo che le immagini viste in questo video che ha realizzato la FLAI Sicilia non hanno bisogno di alcun commento io provo

 

comunque a fare un ragionamento.

 

Ringrazio tutti gli intervenuti a questo nostro convegno.IL 19 novembre a Foggia, la flai la cgil il sindacato unitario hanno manifestato

 

contro il fenomeno di tragica attualità, lo schiavismo. E' chiaro dove insistano gli schiavisti ci sono gli schiavi,  condizioni di lavoro

 

terribili 20-25 € per 15 ore al giorno, lavoratori senza nome, lavoratori fantasma, lavoratori senza dignità, lavoratori clandestini. IL 19

 

novembre mi ha colpito oltre le decine di migliaia di persone presenti nei due cortei il tripudio di bandiere del sindacato, dalla'Alto

 

Adige alla Sicilia, tutti con un sentimento comune, il Sindacato e i Lavoratori italiani uniti per sconfiggere il fenomeno della schiavitù.

 

Mi ha colpito profondamente la lettera scritta dalla figlia del compianto Di Vittorio letta dal compagno Epifani a conclusione della

 

manifestazione il senso di quella lettera era il timore che le battaglie intraprese dal padre in terra di Puglia per sconfiggere il

 

capolarato, le condizioni disumane di lavoro fossero tornati prepotentemente di attualità, quindi sollecitava la cgil e il sindacato

 

unitario a continuare con determinazione questa battaglia e continuare a percorrere la strada dei diritti intrapresa dal padre il grande

 

Di Vittorio. Alla luce di questo incalzante fenomeno è stato approvato dal governo di centro sinistra nella seduta del  consiglio dei

 

ministri del 17/11/2006  un D.D.L. (decreto di legge) integrativo del testo unico concernente la disciplina sull'immigrazione e norme

 

sulla condizione dello straniero, contro le disumane condizioni di vita e di lavoro cui sovente versano i lavoratori immigrati e per

 

l'approvazione  della disciplina sanzionatoria (art. 600 c.p.) contro chiunque recluti manodopera e ne organizza l'attività lavorativa

 

mediante l'uso della violenza, delle minacce, delle intimidazioni con azioni schiavistiche. Abbiamo invitato i consigli comunali di

 

approvare un ordine del giorno cui abbiamo inviato il testo e il D.D.L. sopra descritto quindi da inviare ai presidenti di Camera e

 

Senato affinchè il D.D.L. diventi presto Legge dello Stato. Il consiglio comunale di Pachino è stato il primo ad approvare l'ordine del

 

giorno e abbiamo notizie che molti altri consigli comunali lo hanno gia fatto o lo faranno nelle prossime sedute. La mia sensazione è

 

che la storia purtroppo si sta ripetendo, quello che accadeva agl inizi degli anni 60. Io voglio ricordare qui ciò che accadde nella

 

nostra provincia sul tereno delle battaglie, dei diritti, i salari, contro il capolarato. Era il 13/12/1966 quando i braccianti di Lentini

 

insorsero, si ribellarono contro i proprietari terrieri che sfruttavano i lavoratori nei campi e le lavoratrici nei magazzini durante la

 

campagna della raccolta delle arance. si verificarono tumulti con intervento della polizia che sparò ad altezza uomo ferendo due 

 

braccianti, non si consumò una tragedia grazie all'intervento di Graziella Vistrè segretaria della camera del lavoro di Lentini la quale

 

organizzò un corteo di donne che interpose fra la polizia e i braccianti. A tal proposito con lo straordinario contributo dalla flai,della cgil

 

provinciale e dalla flai regionale è stato realizzato un video documentario il quale racconta quei tragici giorni dal titolo "Graziella

 

fumava le alfa". Emozionanti e cariche di passione politica sono le testimonianze di vecchi compagni dirigenti della cgil in quel tempo i

 

quali descrivevano la compianta graziella grande compagna coraggiosa perchè in quel tempo e in quelle situazioni per una donna fare

 

il dirigente sindacale era veramente complicato  Due anni dopo il 02dicembre del1968 si verificò ad Avola un'altra sommossa dei

 

braccianti purtroppo allora non andò bene ad Angelo Sigona e Giuseppe Scibiglia i quali caddero sotto il fuoco della polizia. I fatti di

 

Lentini e i fatti di Avola ebbero eco nazionale ed è mia convinzione che il riscatto del lavoro dei diritti della dignità ebbe origine nella

 

nostra terra con il movimento  bracciantile, queste battaglie culminarono con l'approvazione dellla Legge 300/70 Statuto dei lavoratori.

 

Legge che il precedente governo ha messo in seria discussione, è nota a  tutti noi la legge 30 meglio conosciuta come Legge Biagi la

 

quale precarizza terribilmente il lavoro lasciando le future generazioni senza garanzie  e senza prospettive di organizzarsi la propria

 

vita. Non ci sono riusciti con l'art. 18 grazie all'imponente manifestazione del 23 marzo dove la sola cgil di Sergio Cofferati portò a

 

Roma tre milioni di persone posso dire con orgoglio che io c'ero. Mi fanno molto riflettere i dati ufficiali di questa provincia dove il PIL

 

il 44 % lo produce l'industria, il 12 % l'agricoltura, appena il 4 % il turismo il

 resto i servizi.

 

Questa provincia e credo anche quella di Ragusa hanno il dovere di interrogarsi  quale modello di sviluppo intendano proporre per far

 

decollare la propria economia. Certamente l'industria, ecosostenibile per migliorare la qualità della vita delle persone e garantire i

 

livelli occupazionali. Proprio in queste settimane la cgil di Siracusa sta discutendo di rigassificatori, termovalorizzatori e infrastrutture

 

e a gennaio riprenderemo la discussione sull'agricoltura.

 

Noi abbiamo il dovere di sviluppare con determinazione la ricchezza vera che insiste nel sud-est di questa regione che è l'agricoltura

 

e il turismo, 12 e il 4 % del PIL nel settore agricolo e turistico non rispondono alle potenzialità vere voglio ricordare a tutti che Noto,

 

Scicli, Modica e Ragusa Ibla sono patrimonio dell'umanità. Bisogna coniugare l'agricoltura con il turismo e cioè i prodotti

 

dell'agricoltura con i beni culturali e ambientali, questi due segmenti secondo me sono il volano dell'economia. Nasce l'esigenza di

 

puntare sui prodotti di qualità, di nicchia, e quindi sicurezza alimentare certificata. In Italia per esempio hanno successo commerciale   

 

l'I.G.P. prosciuttto San Daniele, l'I.G.P. grana padano, l'I.G.P. mele val di Non, val venosta, etc. la domanda che mi pongo  e vi pongo

 

perchè non ha successo l'I.G.P. pomodorino di Pachino. Qualche settimana fa il presidente del consiglio comuale di Pachino su

 

richiesta dei produttori ha convocato una seduta aperta del consiglio con all'ordine del giorno "crisi di mercato", quello che non

 

comprendevo bene è che molti produttori additavano l'I.G.P. il responabile della crisi di mercato, è mia convinzione che il tiro è

 

sbagliato. Su più di 1000 aziende che insistono nell'area dell'IGP  solo poche decine aderiscono al consorzio di tutela. Secondo me la

 

parola d'ordine deve essere Associazionismo altrimenti le piccole aziende saranno destinate a fallire essendo essi alla mercè di

 

comercianti che stabiliscono il prezzo del prodotto cioè bassissimo. A queste aziende il mio suggerimento è di mettersi assieme e

 

assieme conquistare la grande distribuzione baipassando i vari passaggi intermedi per vendere il prodotto a prezzi più ecqui e il

 

consumatore ad aquistarlo ad un prezzo più accessibile. Ma questo ragionamento secondo me dovrete farlo con il consorzio I.G.P.

 

Qualche anno fa a Praga durante una vacanza con la mia famiglia abbiamo deciso di consumare una pizza, quello che mi ha colpito è

 

stato che il menù ovviamente  scritto in ceco l'unica parola che conprendevo bene fra gli ingredienti è stata Pachino con questo voglio

 

dire che questo nome è comune fra i consumatori europei, questo secondo me è il valore aggiunto. La stessa identica cosa accade

 

con il consorzio I.G.P. arancia rossa di Sicilia che ricade in una vasta zona che interessa 4 provincie Enna Ragusa Siracusa Catania

 

38 comuni,anche qui molte aziende, pochissime che aderiscono al consorzio e il paradosso è che manca il prodotto da

 

commercializzare.Secondo me abbiamo 2 problemi,uno è culturale,cioè la diffidenza alla cooperazione al contrario deve essere la

 

parola d'ordine,il secondo è strutturale,qui la politica dovrebbe fare il proprio mestiere,la storica carenza infrastutturale, è ovvio non

 

c'è sviluppo se non ci sono le vie di comunicazione cioè le reti materiali e immateriali. Per quello che ci riguarda piu' da vicino

 

l'autostrada Siracusa Gela  arrivera' a Rosolini e non abbiamo certezza sui tempi della sua apertura, necessita la bretella a

 

scorrimento veloce che colleghi l'autostrada con Pachino altrimente rimarrebbe tagliata fuori. La ferrovia senza interventi ristrutturali

 

non ha futuro. La provincia di Ragusa ancora peggio non ha un solo chilometro di autostada.I produttori lamentano a ragione il costo

 

del  trasporto in continua ascesa appunto per il sistema infrastutturale deficitario.Le risorse del ponte destinate per la Sicilia nella

 

fascia ionica si fermeranno a Catania tagliando fuori tutto il Sud-est siciliano.IL nostro sistema ha bisogho di intermodalita' cioè di

 

trasporto integrato.Valorizzare e fare decollare definitamente il porto di Pozzallo la porta naturale del Mediterraneo il completamento

 

dell'autostrada fino a Gela,attrezzare il grande scalo ferroviario di pantanelli a Siracusa all'intermodalita',il raddoppio ferroviario fino a

 

Catania,il Porto di Augusta è importante la sua urgente bonifica. L'imminente apertura dell'aereoporto di Comiso diventa strateggico

 

per il trasporto delle produzioni agricole di eccellenza di questa area ma senza un collegamento autostradale e ferroviario il suo

 

sviluppo sarà problematico.Il problema del credito in Sicilia il costo del danaro è 3/4 punti in più rispetto il nord, la pubblica

 

amministrazione più efficente.Questo in sintesi è quello che serve per il decollo della nostra economia.

 

Io è da tre mesi che mi sto occupando del mondo del lavoro dipendente in agricoltura, prima mi occupavo con la filt cgil di trasporto

 

ferroviario e dei ferrovieri in provincia di Siracusa, fare il dirigente sindacale in questo settore non è complicato non si contrattano i

 

salari, la dignita, i diritti, si contrattano le promozioni, i trasferimenti, le assunzioni cioè la normale amministrazione.

 

In Sicilia ci sono tre grossi segmenti del mondo agricolo,quello forestale, il mondo del lavoro dipendente della pesca e poi il grosso

 

settore agroalimentare.Bene a fatto la flai e la cgil a tutti i livelli a rendere esecutivo il progetto di reinsediamento sindacale in questo

 

distretto e li ringrazio per avermi scelto come dirigente appunto di questo distretto. E' difficile, complicato ma testardo come sono e

 

con l'aiuto dei conpagni Alfò e Giavatto rispettivamente segretari generali della flai di Siracusa e Ragusa con la compagna Samanta

 

Lauretta segretario Regionale della flai e dei conpagni delle camere del lavoro dei comuni interessati daremo voce alle lavoratrici e ai 

 

lavoratori assieme ce la faremo sostenuti dal segretario generale della flai Sicilia il conpagno Lo Balbo.

 

Ho avuto gia delle esperienze in qeusti tre mesi tutte con lo stesso comune denominatore i diritti i salari la dignità non immaginavo di

 

scontrarmi con queste realtà cosi' drammaticamente vere trovare un mondo di lavoro dipendente agricolo pieno di paura di

 

insicurezze di ricatti e di flessibilità non contrattata tutto questo cari conpagni è a prescindere del colore della pelle. Vi porto alcuni

 

esempi, qualche settimana fà sempre qui a Pachino ad una riunione all'aula consiliare sulle zone S.I.C. ( sito di interesse comunitario)

 

un produttore nel suo intervento fra le altre cose sollecitava l'assessore territorio ambiente della regione Sicilia e ai funzionari

 

dell'assessorato il finanziamento di 1,5 milioni di euro già approvato quale contribbuto per la ristrutturazione e ammodernamento della

 

propria azienda, avere risorse pubbliche per creare occupazione è cosa buona è giusta, ciò che non è cosa buona e giusta non

 

applicare il contratto garantire i diritti rispettare le lavoratrici e i lavoratori nella dignità.

 

Dico questo perchè la stessa sera arrivano alla cgil di Rosolini due lavoratrici che mi lamentavano guarda caso l'azienda di cui sopra

 

non gli aveva regolarizzato tutte le giornate rese, non gli rispettava le tabelle salariali e ancor peggio gli venivano cronometrizzati i

 

secondi impegnati al bagno per le normali esigenze di tutti gli esseri umani donne che lavorano anche 18 ore al giorno per 4,30 euro

 

l'ora. A maggio dell'anno scorso con la flai provinciale sostenuti dalla confederazione abbiamo avuto un durissimo scontro con un

 

azienda del pachinese perchè abbiamo scoperto che applicava a numerosi lavoratori immigrati un contratto di lavoro siglato con una

 

non precisata associazione datoriale di produttori agricoli sottoscritto a Chieti cioè 4,00 € per ogni ora di lavoro, lavoratori guardati a

 

vista, video firmati tolte dalla paga i minuti di breve pausa fuori dalle serre per respirare una boccata d'aria o magari fumare una

 

sigaretta, ancor peggio licenziare i lavoratori italiani pagati 1 € in più l'ora preferiti a lavoratori con il costo della manodopera inferiore.

 

La stessa azienda produce in una area del nord Italia a quei lavoratori gli applica il contratto integrale sottoscritto con flai, fai e uila

 

e rispetta la dignità dei lavoratori stessi. La stessa azienda che licenzia il rappresentante sindacale della FLAI qui a Pachino non

 

sentento alcuna ragione della sua riassunzione  perchè responsabile di aver portato il sindacato in azienda. Abbiamo chiesto più volte

 

  solidarietà per l'intervento dei compagni della FLAI di Mantova affinchè intervenissero e ci aiutassero a risolvere il problema

 

considerato che come ho detto prima intercorrono corretti rapporti sindacali fra l'azienda e appunto la FLAI di Mantova, a tutt'oggi

 

caro compagno Baldini non abbiamo avuto alcuna risposta anche negativa da parte dei compagni Lombardi. Il nostro campagno

 

 ovviamente e comprensibilmente preoccupato per aver perso il posto di lavoro mi tranquillizzava dicendomi che comunque oltre a

 

 continuare ad essere iscritto alla Flai rafforzava il suo impegno con la nostra organizzazione per la difesa dei diritti e per sostenere la

 

 democrazia nei posti di lavoro.Questo atteggiamento onora il nostro compagno per il suo coraggio e io a nome personale e di tutta la

 

cgil lo ringraziamo di cuore. Nonostante tutto                                                                                                                                                                                                                                                                                                         

 

con la nostra battaglia sostenuta da tutti i lavoratoti siamo riusciti a ripristinare le regole,facendo applicare il nostro contratto a tutti i

 

lavoratori a prescindere il colore della pelle. Qualche giorno fà arriva alla camera del lavoro di Rosolini una giovane lavoratrice

 

magrabina la quale si era infortunata in una serra rovinando a terra con una cassetta, erano evidenti postumi, piangendo mi

 

manifestava la paura che sarebbe stata licenziata, per i lavoratori immigrati significa anche il non rinnovo del permesso di soggiorno

 

guarda caso sempre la stessa azienda. Queste cose accadono in sicilia che produce prodotti diqualità, di eccellenza certificati e i

 

consumatori hanno il diritto di sapere che a monte c'è un duro lavoro fatto di ricatti, di paure,di sopprusi. Pensate che le arance della

 

salute vendute in tutte le piazze d'Italia per favorire la ricerca sono raccolte a quattro centesimi a chilo.  

 

Se qualcuno pensa che la sicilia è terra di conquista,da sfruttare e ha il diritto di trattare i lavoratori come meglio crede ha sbagliato,

 

ci sarà la flai, la cgil, il sindacato unitario che ostacolerà con tutti gli strumenti contrattuali e legali tali iniqui attegiamenti nel rispetto

 

della dignità regole democratiche e diritti. Necessita da subito invertire la tendenza, abbiamo il dovere il diritto nelle normali relazioni

 

industriali discutere con le aziende, fin quanto c'è la concorrenza sleale ci sarà una giungla salariale,bisogna che le aziende siano

 

messe tutte sullo stesso piano. le aziende non devono vedere il sindacato come un ostacolo noi vogliamo discutere con esse per

 

affrontare i problemi e risolverli.Io qualche proposta mi sento di avanzarla, non mi hanno convinto gli accordi di gradualita, non hanno

 

funzionato in questo distretto contrariamente in qualche  azienda del siracusano. Sono convinto che dobbiamo cominciare a discutere

 

e non è una pazzia di contratti a tempo indeterminato ovviamente nelle aziende strutturate che lavorano tutto l'anno e c'è ne sono

 

parecchie e molto importanti.Cioè la dove è possibile fare diventare il lavoro agricolo un lavoro normale, con i contratti a tempo

 

indeterminato le lavoratrici e i lavoratori avranno maggiore garanzie e tutele.Rinunciando alla disoccupazione,avranno la tredicesima,

 

la quattordicesima, le ferie,le intennità di malattia,di maternità,di infortunio, la cassa integrazione in busta paga il diritto allo

 

studio,avrebbero una pensione piu' dignitosa. Certamente dovrebbero pagare le tasse come tutti i lavoratori di questo paese.Io invito

 

le aziende,i lavoratori e con il sindacato a cominciare a discutere di queste cose, con la speranza che venga accellerata la

 

discussione sulla riforma della previdenza agricola. I lavoratori e le lavoratrici italiani, compresi gli agricoli, da qui a giugno saremo

 

chiamati a fare una scelta sul TFR che per questa categoria è un illustre sconosciuto e cioè se con esso costruiere la pensione

 

integrativa oppure ritirarlo alla fine del rapporto di lavoro. Comunque il sindacato verrà nelle prossime settimane nelle aziende a farvi

 

le assemblee per spiegarvi come funziona questa normativa.  

 

Con la aziende vogliamo svilluppare un ovvio ragionamento che va nei giusti binari di corette relazioni industriali, li assicuro non

 

faremo le baricate ma è un nostro diritto dovere per nome e per conto dei lavoratori ragionare come farli emergere e dare luogo alla

 

possibilità di farli diventare lavoratori normali, dare loro la possibilità di portare a casa qualche euro in più, quei stessi lavoratori che

 

sono determinanti per la crescita delle aziende, aggiungo sonoil valore aggiundo. Da una analisi che ha fatto la FLAI regionale la

 

categoria dei lavoratori agricoli è una categoria giovane dove la scolarizzazione la tendenza è sempre alta, ci sono tanti diplomati e

 

qualcuno è iscritto all'università. A loro va il mio plauso che con corraggio hanno scelto di rimanere in Sicilia per far crescere la nostra

 

terra, le loro aziende sia dal punto di vista economico e culturale meritano rispetto. Le aziende dovrebbero avere l'intelligenza di

 

valorizzarli e di farne dei validi collaboratori. Agli stessi lavoratori io li invito a una serena riflessione, a scegliere il sindacato unitario,

 

permettetemi un ragionamento di parte alla FLAI CGIL, siamo un'organizzazione che nel 2006 ha compiuto 100 anni, 100 anni che

 

siamo radicati in tutto il territorio nazionale e quindi anche in questo distretto, 100 anni di battaglie per i diritti che hanno contribuito e

 

contribuiranno a scrivere pagine di storia in questo paese. In qualunque camera del Lavoro troverete sempre una compagna, un

 

compagnio che oltre ai servizi sempre più professionalizzati vi sappiano ascoltare e aiutare con passione così come sempre ci siamo

 

contradistinti. Concludo dicendo che L'augurio è che il 2007 deve essere l'anno che in questo distretto le lavoratrici e i lavoratori

 

escono dal mutismo, dalla rassegnazione e ricominciano ad avere voce, ricostruire laboratori politici dentro le camere del lavoro,

 

essere in grado di avanzare proposte per migliorare le condizioni di lavoro per la propria categoria. 2007 deve essere l'anno della

 

sconfitta agli schiavisti, il ripristino delle regole, il rispetto del lavoratore nella sua inderezza, deve essere l'anno per il superamento

 

della legge Bossi Fini inpedire la disumana transumanza di bambini, donne, uomini in carne e ossa che rischiano la vita nel desserto

 

del sahara e nel canale di Sicilia alla ricerca di un mondo migliore. Negli ultimi 5 anni da dati ufficiali risultano disperse 2000 persone,

 

io sono convinto che questi dati sono purtroppo sottostimati. Il 2007 deve essere l'anno del recupero dei 283 corpi che giacciano in

 

fondo al mare a qualche miglio da casa nostra per dar loro una sepoltura compassionevole e dignitosa. Qualche settimana fa a

 

Portopallo abbiamo partecipato a una manifestazione organizzata dall'ARCI e tante altre associazione alla quale abbiamo contribuito

 

come FLAI Provinciale e Regionale, il Sindacato è anche questo.

 

Il 2007 sopratutto deve essere l'anno per una battaglia di civiltà per quello che purtroppo accade in Italia una delle più grandi potenze

 

industrializzate della terra, mi riferisco agli infortuni sul lavoro dove il nostro paese detiene un triste primato.Per capire la gravità del fe

 

nomeno cito alcuni agghiaccianti numeri: dal primo gennaio a tutt'oggi cioè undici giorni in Italia i morti sul lavoro sono già 22 gli ultimi

 

Andrea Guaita 32 anni, Riccardo Azzoni 19 anni, due lavoratori che appartenevano alla nostra categoria morti stritolati da una tramog

 

gia in un mulino. 22804 infortuni, 570 invalidi questi sono i numeri e ogni numero corrisponde una persona in carne e ossa in undici

 

giorni del 2007. Nel 2006 si sono verificati 1036 decessi nei posti di lavoro la media di 3 al giorno. Estremamente significativo è il

 

 monito del Presidente della

 

 Repubblica

 

Giorgio Napolitano il quale ha detto qualche giorno fa: bisogna avere ogni volta la capacità di indignarsi di reagire di fronte alle stragi

 

sul lavoro.

 

 

 

Vi ringrazio per la vostra attenzione,

 

 

IL COMPAGNO, ENZO PIROSA