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Comunicato Stampa
Palermo, 17 settembre 2009
- Il piano
regionale forestale dovrà porsi l’obiettivo di raddoppiare la
superficie boscata siciliana, che oggi sconta un gap di 20 punti
percentuali col resto del paese, e in quest’ottica ci dovrà essere
una politica di acquisizione dei terreni. Occorrerà anche approvare la
carta regionale del dissesto idrogeologico, prevedere l’utilizzo delle
biomasse forestali per l’energia pulita e realizzare il centro
vivaistico regionale. Sono alcune delle “osservazioni” al piano
regionale forestale che
“Bisogna smetterla- ha aggiunto Pippo Di Natale, della segreteria regionale Cgil- col considerare il lavoro forestale alla stregua di un ammortizzatore sociale.
E’ un
settore importante, suscettibile di sviluppo,- ha sottolineato – e
molti osservatori già giudicano che dall’economica verde possano
venire sviluppo e occupazione”. Nel documento della Flai viene dato
rilievo anche alla funzione del bosco siciliano per la conservazione
della biodiversità e alla possibilità che vengano sviluppate attività
economiche ecocompatibili ed ecosostenibili per valorizzare i prodotti
del bosco. Spazio viene riservato alla funzione dell’antincendio
sottolineando la necessità di “risorse umane preparate e
professionalizzate oltre che di innovazione tecniche per la prevenzione
e lo spegnimento dei roghi”.