CGIL SICILIA

UFFICIO STAMPA

 COMUNICATO STAMPA

 

SVILUPPO: FLAI CGIL PRESENTA PROGETTO SU PARCO MADONIE

 

Palermo, 17 marzo- “Il parco delle Madonie ha tutti i requisiti per accedere alla certificazione europea di qualità ‘Emas’, che costituirebbe un valore aggiunto in piu’ per una zona dove gia’ si va disegnando un distretto agroalimentare e agrituristico e consentirebbe di accedere a una serie di benefici”: lo sostiene la Flai Cgil siciliana che sull’argomento ha presentato oggi a Palermo un progetto, pubblicato dalla rivista specializzata “Ae”, che descrive l’area  e disegna le prospettive dei settori agricolo, zootecnico, agrituristico, industriale e del patrimonio e culturale  e ambientale della zona. All’iniziativa sono intervenuti il rettore dell’Università, Giuseppe Silvestri, e  docenti di quattro facoltà, a sottolineare il ruolo fondamentale che, nel progetto Flai, viene assegnato all’Ateneo. I destinatari della proposta Flai, ha sostenuto Salvatore Lo Balbo, della segreteria del sindacato, presentando l’iniziativa, “sono i 20 comuni dell’area maronita, l’Ente parco e la Provincia di Palermo, ai quali chiediamo di predisporre gli atti formali per l’avvio delle procedure per la certificazione da parte del comitato Ecolabel Ecoaudit, presso il ministero dell’ambiente. Si tratta – ha spiegato - del massimo della certificazione che la comunità europea prevede per  un apparato produttivo eco  compatibile: e’ questa del resto la nuova frontiera della sviluppo- ha aggiunto- che intendiamo come sindacato sostenere anche attraverso l’avvio di una campagna per avere entro il 2004 la Sicilia Ogm free”. L’esponente sindacale ha detto che le aziende che usuifruranno della certificazione “potranno ottenere incentivi, sburocratizzazione tramite l’autocertificazione, avere un logo particolare da utilizzare per i messaggi pubblicitari e altri benefici. Potranno così rafforzarsi le filiere agro- alimentari- ambientali già esistenti e innescarsi sinergie per aumentare il tessuto produttivo”. Lo Balbo ha sottolineato che nell’area insistono una serie di aziende già in grado di offrire produzioni di qualità e che il sindacato vi ha condotto una politica di moderazione salariale, attraverso i contratti di riallineamento, che ha determinato emersione dal lavoro nero e dal sottosalario. “Il nostro obiettivo- ha concluso- e’ dunque adesso, dopo i sacrifici fatti dai lavoratori,  il riequilibrio della ricchezza prodotta tramite accordi aziendali che portino all’incremento dei salari e dell’occupazione”.

2004 dac