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FEDERAZIONE LAVORATORI AGOINDUSTRIA

SICILIA


  
COMUNICATO STAMPA

   

PERMESSO DI SOGGIORNO A CHI DENUNCIA GLI SCHIAVISTI.

 IN SICILIA ALMENO 25 MILA NUOVI SCHIAVI

Palermo, 26 settembre 2006

“I nuovi schiavi in Sicilia sono almeno 25 mila, il 50% dei clandestini che secondo le stime sono presenti nell’isola. E la maggior parte di loro lavora nel settore agricolo, nelle pieghe di un lavoro nero che tocca quota 13 milioni di giornate l’anno coinvolgendo anche la manodopera locale”: lo dice Salvatore Lo Balbo, segretario generale della Flai Cgil siciliana, che già l’anno scorso lancio l’allarme sulla nuova schiavitù in Sicilia. “Quello che scandalizza – aggiunge- e’ che i clandestini quando vengono scoperti sono rimpatriati, mentre agli schiavisti non viene  applicato l’articolo 600 del codice penale che prevede fino a 15 anni di reclusione”. La Flai chiede “adeguate sanzioni agli sfruttatori e il permesso di soggiorno per chi li denuncia, in qualità di testimone di reato”. Lo Balbo afferma che “e’ inaccettabile che di fenomeni più che noti e diffusissimi nelle zone agricole piu’ ricche  e che hanno picchi  nei periodi di vendemmia, di campagna agrumicola e della raccolta delle olive, si parli solo quando c’e’ qualche grave episodio di cronaca. Stupisce il silenzio delle associazioni datoriali- prosegue- e ancora di più quello della politica che di fatto tollera che esista la schiavitù e che vengano mortificati i diritti delle persone. Noi- conclude il segretario della Flai- chiediamo che venga abrogata la legge Bossi- Fini, che vengano puniti gli schiavisti e che venga messa in campo un ‘iniziativa forte contro il lavoro nero in agricoltura”.