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FEDERAZIONE LAVORATORI AGOINDUSTRIA

SICILIA


  
COMUNICATO STAMPA 

 

“Ancora una volta il sindacato resta escluso dalle scelte importanti”

 La Regione non invita il sindacato regionale ai lavori su Montagna e Aree forestali . 

 

 

Palermo 14 dicembre 2006

 

 

“Ancora una volta “pezzi” del governo regionale continuano ad assumere un atteggiamento di esclusione del sindacato e delle forze che rappresenta dalle scelte importanti per l’economia, il territorio ed il lavoro”.

 

A sottolinearlo sono le segreterie regionali di FAI-CISL, FLAI CGIL e UILA-UIL, per bocca dei loro segretari Scatà, Lo Balbo e Pensabene, che solo attraverso articoli apparsi sulla stampa, sono venuti a conoscenza della “4° giornata della Montagna”, a cura dell’Assessorato all’Agricoltura ed il Dipartimento Foreste. L’iniziativa prevedeva, tra gli appuntamenti, anche una tavola rotonda a Bronte ed un convegno all’Università di Catania per discutere sullo sviluppo rurale delle aree interne e di montagna e sulle proposte di intervento da attivare nel settore forestale.

 

Scatà, Lo Balbo e Pensabene puntano il dito “contro il mancato coinvolgimento e contro la prassi consolidata di non consultare le forze sociali confederali; prassi che, di fatto, rischia di relegare anche importanti iniziative a meri eventi rituali ed accademici senza alcun valore e prospettiva”.

 

“Un percorso serio e credibile di rilancio della montagna e delle zone interne lo si persegue solo con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati e primi fra tutti di coloro che vi operano: ossia il mondo del lavoro – sottolineano i tre segretari regionali di Flai, Fai e Uila- . Rifiutare o disconoscere l’apporto che i lavoratori possono dare anche attraverso le organizzazioni sindacali, significa ritenere che la Montagna e le Aree forestali siano appannaggio della politica o della burocrazia regionale, e pertanto significa destinarle ad una mancanza di prospettiva se non si pone al centro di qualsiasi intervento la Risorsa umana acquisendo la convinzione che non vi può essere qualità dei boschi e delle zone montane senza qualità del  lavoro”.

 

“Tutti questi temi- continuano le segreterie- sono contenuti nella proposta del sindacato e nell’intesa sottoscritta il 30 novembre 2005 con il governo regionale la cui attuazione integrale è il primo indice di credibilità. Senza ciò ogni iniziativa, compresa quella qui contestata, rischia di scivolare nella mera demagogia celebrativa”.