home > attività sindacale

 

COMUNICATO STAMPA

 

 

Palermo, 25 ottobre 2005

 

AGRICOLTURA: SCIOPERI IN SICILIA PER IL 4 NOVEMBRE.

PROSEGUE IL TAVOLO VERDE PER LA RIFORMA DELLA FORESTAZIONE

 

- Giovedì scenderanno in piazza, con un sit in davanti la presidenza della Regione, gli stagionali dell’Esa addetti ai servizi di meccanizzazione. Il 4 novembre sarà invece sciopero regionale dei lavoratori agricoli dipendenti e dei forestali e sono previste manifestazioni molto partecipate nelle nove province . I primi chiedono l’attuazione di un accordo che trasforma il comparto assegnandogli un ruolo di servizio all’agricoltura. Gli altri protesteranno in vista del rientro in vigore col primo gennaio dei tetti alla disoccupazione agricola speciale, previsti dalla finanziaria del 2005 ma sospesi per tutto l’anno dopo le proteste dei lavoratori. Lo hanno annunciato i segretari generali di Flai Cgil, Fai Cisl, Uila uil, Salvatore Lo Balbo, Fabrizio Scatà e Gaetano Pensabene, in una conferenza stampa. Prevista inoltre per il primo pomeriggio la ripresa del negoziato per la riforma del settore forestale. I sindacati incontreranno i tecnici dell’assessorato competente per definire i termini di un accordo “ che ci auguriamo- hanno sottolineato Lo Balbo, Scatà e Pensabene- si traduca entro la fine della legislatura in legge di riforma della forestazione”. Sul taglio della ds agricola i sindacati hanno detto che “e’ una misura destinata a gravare principalmente sulle regioni meridionali , con tagli economici del 50% e ricadute sulle pensioni. Per questo – hanno aggiunto - chiediamo al governo regionale di sostenerci in questa battaglia”. “I problemi del settore- ha detto Lo Balbo- si risolvono riformando il sistema degli ammortizzatori sociali e delle pensioni e sconfiggendo il lavoro nero che incide per il 50 % delle giornate collocate”. A 13 milioni di giornate regolari ne corrispondono in pratica 13 milioni  sommerse. Nella trattativa sulla riforma della forestazione i sindacati si pongono come obiettivo che “diventi settore produttivo di qualità - ha detto Gaetano Pensabene-  fuori dalle logiche assistenziali, con adeguati investimenti economici”. Una trattativa che si preannuncia no stop, dopo l’interruzione dei giorni scorsi, “superata- hanno detto Flai, Fai e Uila- dopo un chiarimento con l’assessore Leontini sulle sigle che hanno titolarità a trattare”. La categoria attende frattanto le variazioni di bilancio per recuperare 71 milioni di euro che servono a completare l’anno silvano. “In aggiunta- ha detto Scatà- chiediamo che si prevedano anche le risorse per il secondo biennio del contratto di lavoro”. I 71 milioni dovranno intanto servire a pagare stipendi che non arrivano da giugno, ad organizzare il lavoro, a consentire avviamenti decisivi per le garanzie occupazionali e previdenziali di molti lavoratori.