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COMUNICATO STAMPA

“CONDOTTA COLABRODO E IN CEMENTO-AMIANTO”. LO DENUNCIA LA FLAI-CGIL CHE SMENTISCE QUALSIASI RAPPORTO TRA I LAVORATORI IN STATO DI AGITAZIONE E  LA MANOMISSIONE DELL’IMPIANTO CICALA

 

Palermo 14 novembre 2008

 

La Flai-Cgil di Palermo smentisce qualsiasi ipotesi di collegamento tra la manomissione dell’impianto idrico Cicala e la vertenza dei lavoratori del consorzio di bonifica Palermo 2. «E’ vero che i lavoratori del consorzio di bonifica, in servizio presso la stazione di sollevamento dell’invaso Poma, da diversi giorni sono in stato di agitazione per rivendicare condizioni di lavoro migliori è maggiori investimenti nel territorio. Ma è altrettanto vero - dichiara Nuccio Ribaudo, segretario della Flai-Cgil di Palermo - che a seguito della convocazione fatta da parte dell’assessorato Agricoltura e foreste, che ha così accettato un percorso di confronto su questi temi, le iniziative di lotta previste in questi giorni sono state revocate la sera del 12 novembre. Pertanto sarebbe stato incomprensibile che qualcuno potesse 24 ore dopo manomettere l’impianto Cicala ai fini della difficile vertenza che stiamo conducendo».

          La Flai-Cgil quindi nega che le giuste ragioni dei lavoratori abbiano potuto avere  un ruolo nell’improvvisa interruzione dell’erogazione idrica in quel territorio. A questo proposito il sindacato lancia l’allarme amianto, denunciando  il grave stato  in cui versa da circa 10 anni la rete idrica del comprensorio Jato e i rischi per la salute che corrono gli operatori. «E’ interamente perforata e costruita in cemento-amianto. Senza i fondi necessari per la programmazione e la manutenzione adeguate la condizione della condotta potrà solo peggiorare»,  aggiunge Ribaudo. Il sindacato dei lavoratori dell’agroindustria, intervenendo nelle  polemiche nei confronti die  lavoratori “fannulloni”, sottolinea i meriti di quegli operai che «con inventiva, senso di responsabilità e attaccamento al lavoro, in condizioni estreme anche sul piano dei rischi per la propria salute, hanno comunque fino a oggi garantito,  lo svolgimento della campagna irrigua».