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CASEIFICIO PUCCIO

 
     
3 giugno 2005 - vertenza Puccio, la Flai di Palermo chiede l'intervento del Prefetto

 

 

 

 

 

 

PALERMO

FEDERAZIONE LAVORATORI DELL'AGROINDUSTRIA - CGIL

Via G. Meli N° 5 90133 Palermo - TEL 091/6110643

FAX 091/6114049   E-MAIL: flai.palermo@mail.cgil.it

 A Sua Eccellenza il Sig. Prefetto di Palermo

Via Cavour, 6

Palermo

             Oggetto: richiesta incontro urgente.

             La scrivente Organizzazione Sindacale è fortemente preoccupata per le dichiarazioni rese dal Sindaco di Capaci a Tele Occidente circa l’intenzione della Industria Alimentare Puccio a trasferire il sito produttivo in altro luogo imputando ai lavoratori le responsabilità.

            Affermare che: “grazie a qualche comportamento di poche unità si sta mettendo a dura prova l’Azienda” riteniamo sia poco prudente; il Sindaco avrebbe dovuto sentire anche le ragioni dei lavoratori poiché oltre ad essere il garante della legalità rappresenta tutti i cittadini.

            È di difficile comprensione pensare che rivendicare il rispetto della propria dignità, la rimozione degli impianti audiovisivi istallati in violazione dell’art. 4 della legge 300/70, orari normali e iscriversi al sindacato, possano determinare la decisione di trasferire l’Azienda; è fuori di dubbio che se così fosse, l’attività produttiva si dovrebbe trasferire oltre i confini nazionali, anzi, fuori dall’Europa, perché le leggi hanno applicazione in tutto il territorio dello Stato e quindi anche a Capaci. C’è da chiedersi, invece, se si tratta  di una manovra che vuole nascondere altro: è opportuno che ci sia chiarezza.

            Per le motivazioni sopra esposte, si chiede a Sua Eccellenza un urgente incontro, congiunto con il Sindaco e l’Azienda, al fine evitare inutili speculazioni che rischiano di pregiudicare l’incolumità dei lavoratori.

            Distinti saluti.

 

            Palermo, 3 giugno 2005.

 

                                                                                                          Il Segretario Generale

                                                                                                                (Vito Ciulla)