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da Palermo verso Cancun 2003: Stop al WTO

LA CAMPAGNA QUESTO MONDO NON E' IN VENDITA IN VISTA DELL’INCONTRO

DEI MINISTRI DEL COMMERCIO UE, IL 6 LUGLIO 2003, IN PREPARAZIONE DEL

VERTICE WTO DI CANCUN, MESSICO, 10-14 SETTEMBRE 2003

 

Il 6 luglio i ministri del commercio dell'Unione Europea e dei Paesi aspiranti membri si incontreranno informalmente a Palermo per definire la loro agenda in occasione della prossima conferenza ministeriale dell'OMC (Organizzazione Mondiale per il Commercio, in inglese l’acronimo è WTO) a Cancun, in Messico. Per la prima volta una riunione del Consiglio del commercio dei 15 paesi membri dell'Unione Europea sarà aperto ai 10 paesi che entreranno a fare parte dell’unione nel 2004. L'evento sarà seguito il 7 luglio da una Conferenza dei Ministri del Partenariato Euro-Mediterraneo, con la partecipazione di rappresentanti di 12 governi del Medio Oriente e del Nord Africa.

A Palermo l'Unione Europea cercherà di usare la presenza dei ministri dei paesi del Mediterraneo meridionale ed orientale nonché dei nuovi membri dell’unione come un'opportunità per promuovere e ultimare un'agenda commerciale comune e ottenere il sostegno per sviluppare un accordo sugli investimenti nell'ambito dell'OMC.

A Cancun l'Unione Europea punta ad ampliare l'agenda dell'OMC e il suo potere non democratico sulla base di idee che non sembrano frutto dei rappresentanti politici dei cittadini europei, bensì il tentativo di soddisfare gli interessi delle maggiori compagnie multinazionali, in particolare per quanto riguarda le cosiddette "nuovi temi" (" new issues" nei documenti ufficiali, ovvero gli investimenti, la concorrenza, la trasparenza negli appalti pubblici e le agevolazioni al commercio), e l’ulteriore liberalizzazione dei servizi (tra cui acqua, sanità, scuola, trasporti, energia). Nelle proposte dell'Unione Europea si dà la precedenza ai diritti degli investitori stranieri sulla promozione della riduzione della povertà e dello sviluppo sostenibile e vengono ridotti i diritti dei governi di regolare e diversificare le proprie economie, nonostante la massiccia opposizione dei paesi in via di sviluppo e

della società civile del "vecchio continente" a questi piani.

I tentativi europei di allargare l'OMC a Cancun ignorano completamente le obiezioni sollevate da diversi portatori di interesse della società civile rispetto a trattati dell'OMC già esistenti come l'Accordo Generale sul Commercio dei Servizi (GATS), oggetto di grandi controversie, l’accordo sull’agricoltura (Aoa) o quello sui diritti di proprietà intellettuale (TRIPs).

Le molte associazioni che hanno dato vita alla campagna "Questo mondo non è in vendita", ritengono che in questa fase sia necessario esprimere tutte le energie disponibili per portare una forte critica e contemporaneamente presentare ipotesi propositive e costruttive al dibattito europeo in corso.

L'incontro di Palermo rappresenta, su scala europea, il momento cruciale della campagna verso Cancun: è un'opportunità unica per far sentire il dissenso sugli orientamenti oggi prevalenti ma anche l’occasione per sottoporre ai decisori politici una serie di alternative credibili.

E’ anche il momento di non restare raccolti intorno al nucleo costitutivo della campagna, allargandoci a tutti i portatori di interessi che ancora non hanno espresso pubblicamente il loro punto di vista, ma i cui interessi sono lesi dal tipo di decisioni che alcune parti vorrebbero fossero prese a Cancun.

In particolare il principale messaggio politico individuato dalla campagna WTO vede nell’agricoltura il nodo centrale, in quanto costituisce l’elemento di maggiore conflitto nei negoziati preparatori verso Cancun, rappresentando inoltre una serie di temi facilmente comprensibili e "sensibili" anche per chi è poco informato sull’OMC. Ci riferiamo ad esempio alla questione degli Organismi Geneticamente Manipolati, argomento di più facile comprensione per i cittadini europei sul quale recentemente gli USA hanno attaccato la legislazione della UE, che è la democratica espressione di una volontà popolare largamente condivisa e maggioritaria nel "vecchio continente".

Per questo uno degli obiettivi della campagna è di mettere in risalto le divergenze, esistenti e ulteriormente divergenti, tra UE e USA, in particolare sugli OGM, ma anche su molte altre questioni di vitale importanza per tutti gli abitanti del pianeta.

Il problema degli OGM è solo uno delle tante questioni aperte oggi sul tavolo dei negoziati, ma è emblematico di come una organizzazione che dovrebbe occuparsi unicamente di questioni relative al commercio si stia arrogando il diritto di decidere persino cosa ci troveremo da mangiare nel piatto nei prossimi anni, ignorando una volontà espressa da una larga maggioranza dei cittadini europei nel non volere OGM nella nostra alimentazione e di rifiutare che comunque questi tipi di prodotti raggiungano gli scaffali dei negozi del nostro continente senza alcun tipo di etichettatura e di differenziazione riconoscibile dal consumatore.

Abbiamo inoltre deciso di mobilitarci a Palermo per rivolgerci direttamente ai quindici paesi del Consiglio dell’Unione Europea: troviamo assolutamente non democratico e non trasparente che il Commissario Eurpoeo al Commercio Pascal Lamy abbia il potere ed il mandato di negoziare questioni tanto delicate per tutti noi senza la consultazione ed il controllo espliciti dei parlamenti dei diversi paesi. Sull’agricoltura (e sui negoziati in generale) i parlamenti nazionali non sanno niente, la popolazione ancora meno, la società civile non è consultata: a nome di chi e con quale diritto il Commissario decide e negozia, anche in materia agricola, per tutti i paesi ed i cittadini dell’UE?

 

QUESTO MONDO NON E’ IN VENDITA!

Campagna promossa da: Arci, Attac, Azione Aiuto, Banca Etica, Campagna Riforma Banca Mondiale, Centro Internazionale Crocevia, Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Chiama l'Africa, CIPSI, DeA - Donne e Ambiente, Focsiv, Greenpeace, Lila Cedius, Lunaria, Mani Tese, Rete Lilliput, Roba Dell'Altro Mondo, Terra Madre, Terra Nuova - Gruppo di appoggio al movimento contadino africano, Unione degli Studenti, Unione Degli Universitari

Con l'adesione e il sostegno di: Associazione delle Botteghe del Mondo, Ctm-Altromercato, Wwf, Medici Senza Frontiere, Acea onlus, Un altro mondo Onlus, Ass. Un mondo senza guerre, Forum per la democrazia costituzionale europea, Territorio scuola, Ass. Tatavasco, Coord. Milanese la pace in comune, ACLI Milano, Ass. Sinistra Ecologista, Civiltà Contadina, Ass. Il seme, Ass. Kokopelli, Ass. Verdelitorale, Servizio Civile Internazionale, Brusciano sinistra giovanile, Ass. Marco Mascagna onlus, Coop il Ponte, Ass. Soleterre - strategie di pace, Sud Pontino Social Forum, Associazione Marco Mascagna onlus, Coop. il ponte, Coop. sociale San Paolo, SULTA, Economica internazionale (ICEI) Istituto cooperazione, Gruppo No-Wto Aquila, Peoples' Law Programme, Commissione "Globalizzazione e ambiente" (Glam) della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, ASVI (Agenzia per lo Sviluppo del No Profit), Peacelink, IPSIA Milano, La Bottega della Solidarietà Calumet, Traduttori per la Pace - Le Rose di Atacama (bottega del commercio equo e solidale di Palermo) - Fata Zucchina (gruppo d'acquisto di Palermo) – Nooronero - Movimento Internazionale della Riconciliazione (MIR) - FLAI-CGIL FAI-CISL UILA-UIL

Palermo, 25 giugno 2003

Ufficio stampa di Palermo della campagna "Questo mondo non è in vendita":

Francesco Lo Cascio, tel. 320 0623668, francesco_locascio@tin.it

Luca Antonini, tel. 333 6815636, palermo@greenpeace.it