home > attività sindacale

 

Promemoria per Ministro On.le Paolo De Castro

 

Nel novembre 2005 tra l'Assessorato Regionale dell'Agricoltura e le Foreste e le Federazioni regionali agroalimentari FAI-CISL, FLAI-CGIL e UILA-UIL è stato stipulato un accordo per il rilancio del settore forestale e delle attività di tutela e valorizzazione delle risorse ambientali.

L'Accordo, tra l'altro, prevedeva:

·        una rivisitazione della legislazione regionale in coerenza con  gli  indirizzi comunitari e nazionali riguardo alla tutela della biodiversità, del suolo, dell'ambiente, della flora e della fauna;

·        una valutazione degli effetti del Protocollo di Kyoto sulle politiche ambientali;

·        la pianificazione di opere capaci di prevenire i gravi processi di desertificazione;

·        azioni mirate alla tutela del territorio montano, dei bacini idrografici e delle aree protette e, complessivamente, una politica orientata alla salvaguardia del territorio rurale;

·        la tutela del bosco dagli incendi e del verde regionale.

All'interno di tali linee l'Accordo stabiliva:

·        interventi  innovativi  in materia di  lavoro, visto in un'ottica  diversa dalla superficiale politica assistenziale, ossia: come fattore di sviluppo di impresa;

·        incremento della superficie boschiva nel prossimo quinquennio;

·        coordinamento di tutti i soggetti che operano nel settore;

·        valorizzazione dei distretti forestali;

·        progressiva stabilizzazione occupazionale dei lavoratori, da attuare attraverso una sostanziale riduzione degli stagionali con basse garanzie occupazionali

E’ intendimento del Governo Regionale continuare, nel rispetto degli impegni internazionali, sulla riduzione delle emissioni gassose nell'atmosfera (protocollo di Kyoto), ad aumentare la superficie boschiva della Regione e sviluppare la lotta ai processi di desertificazione, ed ad intensificare la lotta contro gli incendi.

E’ evidente che questi obiettivi possono essere raggiunti se tutte le azioni e le politiche saranno attuate in modo razionale.

Oggi il sistema normativo che governa, nella Regione Siciliana, il settore forestale garantisce a distinte categorie di lavoratori forestali numeri minimi di giornate lavorative per anno: attualmente è previsto che lavorino per 78, 101,151 (giornate) complessivamente circa 30.000 operai. Il numero non deve stupire in quanto circa il 65% della superficie boscata della Sicilia (332.000 ha circa) appartiene al demanio.

Va precisato tuttavia che la Regione con propria legge ha istituito un elenco speciale che di fatto blocca ogni ulteriore e nuova assunzione con l’obiettivo di ridurre l’attuale numero ma anche di valorizzare gli attuali occupati.

La Regione ha già avviato un percorso di valorizzazione di questi lavoratori, attuando il passaggio a tempo indeterminato di 1.313 unità, elevando il contingente dei centocinquantunisti a 2.625 unità e quello dei centounisti a 6.125 unità. Tuttavia, ha grosse difficoltà a sostenere l'onere complessivo dell'operazione, relativo a retribuzioni per periodi lavorativi che tendono a raggiungere l'intero anno solare, anche se questi lavoratori costituiscono un bacino ad esaurimento.

La Sicilia ha, comunque, bisogno di nuovi rimboschimenti sia per contrastare il fenomeno della desertificazione che già incomincia ad interessare alcune aree del territorio isolano, sia per ridurre i guasti provocati dal dissesto idrogeologico, dalle frane superficiali e dagli incendi.

Va precisato che l'amministrazione regionale si prefigge di raggiungere nei prossimi ventanni il raddoppio della superficie boschiva.

Per realizzare l'obiettivo di una Sicilia con più boschi ed aree verdi a tutela del territorio e del paesaggio, vanno mobilitate notevoli risorse finanziarie che la Sicilia da sola non può sostenere, e occorrendo dunque il supporto del Governo Nazionale e dell’Unione Europea.

Per altro, oggi, la Regione non è più in grado da sola di mantenere il sistema e chiede il coinvolgimento dello Stato, per raggiungere  gli obiettivi sopra indicati.

Per quanto precede, Le rivolgo istanza affinchè prenda in considerazione l’opportunità di istituire un tavolo che, valutato ogni aspetto della questione, possa pervenire a definire una tangibile partecipazione dello Stato, vincolato agli obiettivi sopra individuati, in favore della Regione Siciliana.