3° Congresso FLAI-CGIL Regionale
ORDINE
DEL GIORNO SULL’ART. 20 DEL CIRL FORESTALI
Il 3° congresso della FLAI-CGIL SICILIA, tenutosi a
Terrasini il 5 e 6 dicembre 2001, approva il seguente o.d.g. inerente la
problematica dell’interpretazione autentica dell’art. 20 del CIRL de3i
lavoratori forestali.
Dopo numerosi incontri con la direzione regionale delle
foreste e la ricomposizione delle
delegazioni trattanti si è convenuti che l’indennità chilometrica per i
lavoratori impegnati nell’attività antincendio è da intendersi in percorso
dal comune di residenza del lavoratore e la postazione di vigilanza.
Alla data odierna dopo reiterate richieste di incontro con
l’organo politico regionale non è pervenuta nessuna convocazione.
Il Congresso impegna il gruppo dirigente regionale ad
attivare iniziative di autoconvocazione con i lavoratori al fine di definire la
problematica aperta.
Terrasini, 06/12/2001
Approvato, con due voti contrari
ORDINE DEL GIORNO SULL’AGRUMICOLTURA
Il 3° congresso della FLAI-CGIL SICILIA tenutosi nei giorni 5 e 6 dicembre 2001 a Terrasini, approva il seguente o.d.g. ed impegna il futuro gruppo dirigente ad attenzionare maggiormente il comparto agrumicolo che tanta importanza riveste nella nostra realtà, sia per i lavoratori che per l’intera economia siciliana.
Questo settore, vista la crisi strutturale, ha bisogno di interventi mirati, selettivi, non a pioggia e assistenziali.
L’applicazione del piano agrumi, che pure abbiamo conquistato dopo anni di intense lotte, non può restare carta straccia; infatti per le proposte e le risorse che contiene (circa 110 miliardi) deve diventare tempestivamente operativo.
E’ necessario aprire urgentemente un tavolo di confronto con il Governo Regionale che affronti in via definitiva questo annoso problema.
La nostra azione da ora, deve essere improntata alla piena applicazione del piano agrumi investendo tutte le risorse finanziarie disponibili, compresi i finanziamenti previsti dalla legge finanziaria 2001. Solo in questo modo si può salvaguardare il comparto e, di conseguenza, i livelli occupazionali di circa 50 mila braccianti siciliani.
Inoltre, il futuro gruppo dirigente dovrà attenzionare il fenomeno dell’affidamento della sola raccolta alle cooperative terze, vigilando sulla giusta applicazione della norma di legge sui soci lavoratori delle cooperative agricole.
Il perdurare della grave situazione metereologica ha creato nel comparto agricolo siciliano una grave crisi occupazionale. Il congresso impegna i dirigenti regionali e nazionali ad adoperarsi per fare approvare dal governo nazionale i provvedimenti previsti dalle leggi a favore dei lavoratori agricoli siciliani.
Terrasini, 06/12/2001
Approvato all’unanimità
INTERVENTO DI SALVATORE LO BALBO
Care
compagne e care compagni,
il 3° congresso della Flai si svolge in un momento molto delicato della
vita politica, economica e sociale del nostro paese e, come ha specificato
Italo, dell’intero pianeta
Condivido
in pieno la relazione e ciò mi dà l’opportunità di non ripetere i concetti
e le valutazioni già espresse.
Mi sembra invece opportuno sviluppare il mio intervento sulle questioni
che ci coinvolgono di più, cercando di approfondire alcuni temi della nostra
categoria che penso siano utili al
nostro congresso e a quello della Confederazione.
Questo momento, di elaborazione e di scelta di una linea politica, per
molti delle delegate e dei delegati presenti rappresenta la loro prima volta. E’
la prima volta che conoscono la Flai nella sua interezza; è la prima volta che
conoscono la Confederazione; è la prima volta che conoscono altri lavoratori
dipendenti da aziende concorrenti e dello stesso settore.
Nello stesso tempo hanno l’opportunità di conoscere meglio cos’è la
Flai; cioè sono messi in grado di valutare e apprezzare la complessità della
nostra categoria, normalmente conosciuta solo per il segmento o l’azienda di
appartenenza.
In questa sala sono presenti le lavoratrici e i lavoratori più
sindacalizzati della nostra regione, ed è opportuno che ci sia un quadro d’insieme
dell’identità di questo sindacato agro-alimentare-ambientale siciliano. Sono
presenti le lavoratrici e i lavoratori occupati
·
nelle aziende agricole, sia tra gli operai che tra gli impiegati,
nelle aziende a pieno campo e nelle serre, nei vivai e nella vigilanza, nella
acquicoltura e nell’agriturismo;
·
nell’industria alimentare, dalle acque minerali alla birra, dal
vino al lattiero-caseario, dagli insaccati alle conserve alimentari ed ittiche, dai pastifici ai prodotti da forno;
·
nella tutela ambientale, con i lavoratori forestali e i dipendenti
dei gestori delle riserve e dei parchi;
·
nei servizi alla produzione, con i dipendenti dell’ARAS e
quelli della meccanizzazione dell’ESA, dagli operai e tecnici dipendenti delle
Facoltà di Agraria ai Consorzi di Bonifica
·
nella pesca, sia quella piccola che quella d’altura;
·
nella commercializzazione dei prodotti freschi, sia lavorati a
pieno campo che nei magazzini.
Sono presenti i lavoratori immigrati, che vedono in noi un punto di
riferimento sia per la conquista dei diritti sul lavoro sia per la conquista di
diritti civili; sono presenti inoltre lavoratori disoccupati che vedono
in noi una speranza per il loro presente e per il loro futuro.
Una categoria che con i suoi 170.000 addetti, di cui il
40% costituito da donne, è il settore portante della base occupazionale della
nostra regione e che, non solo per la storia passata, viene vista come un
certezza per il futuro da circa 500.000 siciliani.
Noi siamo questo.
Noi siamo l’evoluzione di quanti nel dopo-guerra
chiedevano “pane e lavoro”, occupavano i feudi degli agrari, si scontravano
con la polizia di Scelba, lottavano la mafia e le angherie nel lavoro e nella
società, morivano ad Avola per il collocamento. Noi siamo gli eredi di
centinaia di migliaia di braccianti, di iurnatari, che hanno sfamato con enormi
sacrifici milioni di bocche.
Con la certezza di essere una grande categoria sociale
e di avere una storia antica e gloriosa, dobbiamo sviluppare una iniziativa che
dia spessore e consapevolezza a tutti questi lavoratori.
Noi non siamo una indistinta somma di persone che per errore si trovano a
produrre alimentazione e ambiente che ci vengono invidiati dai più.
Fare emergere il filo rosso che ci unisce, che unisce
la categoria della quale ho parlato, penso che sia uno degli obiettivi che la
FLAI e la CGIL si devono prefiggere in questo congresso e per i prossimi anni.
La parola d’ordine maggiormente presente nei congressi provinciali
delle Flai siciliane è stata “sicurezza alimentare ed ambientale”.
Questo concetto, ripreso ampiamente nella relazione di Italo, è stato il
motivo conduttore dell’attività sindacale della Flai siciliana di quest’ultimo
anno. Ed è stato, parimenti, anche l’asse principale su si è sviluppata la
politica della Flai nazionale.
Sicurezza alimentare ed ambientale per tutti coloro che intervengono nell’intero
processo produttivo, dalla terra alla tavola, dai braccianti ai consumatori.
Questo obiettivo, fissato dal Parlamento Europeo, è da perseguire
totalmente per tutti i soggetti coinvolti. Tutti gli anelli della catena
produttiva devono partecipare con pari dignità. Il che vuol dire che è
inconciliabile e falso esaltare la buona tavola e, nello stesso tempo, pagare le
lavoratrici dei magazzini di Ragusa a 6.000 lire l’ora, i braccianti del
messinese o del nisseno a 50.000 per 8 ore, far lavorare i bambini nella
zootecnia, praticare lo sfruttamento selvaggio dei lavoratori immigrati, non
preoccuparsi dell’alto tasso di prodotti chimici concentrati in una serra,
lasciare lavorare per 8 ore giovani lavoratori nelle celle frigorifere.
Qualità
totale dei prodotti e qualità totale del lavoro
sono un binomio inscindibile. Il primo esiste solo se esiste il secondo. Se così
non è ci troviamo di fronte a truffe per i consumatori, a frodi alimentari, a
una attività clandestina e illegale che mortifica ulteriormente la nostra
regione.
Gli elementi di riflessione e di valutazione del settore
agro-alimentare-ambientale presenti nella relazione, i motivi dello Sciopero
Generale del 3 marzo di quest’anno ci dicono che è possibile, e in tempi
rapidi, dare corpo a un forte movimento sindacale che faccia della “qualità
totale dei prodotti e del lavoro” una parola d’ordine in grado di
fare avanzare sia sul fronte salariale che su quello dei diritti e dell’occupazione
questa parte non sostituibile del mondo del lavoro.
Con una battuta, potrei dire che è più facile che si estingua la figura
del cassiere di banca che non un potatore, o un selezionatore di ortaggi in un
magazzino, o un casario, o un
pescatore. Per queste figure professionali ci sarà una evoluzione, mi
sembra invece difficile che possa esserci una estinzione. Questa certezza è
dovuta al fatto che fino a quando l’essere umano avrà bisogno di
alimentazione, anzi di buona alimentazione, e di ambiente, anzi di buon
ambiente, i lavoratori del nostro comparto avranno una futuro certo, il cassiere
di banca può essere invece facilmente sostituibile con una informatizzazione
del servizio.
Non mi sembra un paradosso. Avere punti fermi di ragionamento porta a
selezionare meglio quali sono i problemi che come categoria, da questo
congresso, dobbiamo approfondire. Ne voglio citare alcuni.
·
Il primo è rappresentato dalla esigibilità dei diritti sul lavoro;
a partire da salari contrattuali più alti alla legalizzazione del lavoro che c’è;
dai diritti sindacali ad una previdenza complementare (ancora oggi negata);
dalla formazione per i lavoratori occupati (oggi negata agli otd) alla sicurezza
e alla igiene sul lavoro. La esigibilità di tutti o di parte di questi diritti
sono un problema per tutti i singoli settori del nostro comparto. Le donne e gli
uomini che vanno alla forestale hanno diritto a servizi igienici adeguati, come
i lavoratori agricoli hanno diritto ad una retribuzione contrattuale ben più
alta del 1.080.000 lire al mese oggi prevista dal contratto. Il lavoratore di
Catania dipendente dalla azienda multinazionale ha diritto di partecipare ai
coordinamenti aziendali europei, come il vivaista di Marsala ha diritto di non
morire di tumore per il lavoro che fa e il potatore vitivinicolo ha diritto ad
una formazione professionale che lo metta in grado di apprendere tecniche che
rendano più competitiva la vite, come il sommozzatore di Siracusa ha diritto ad
un lavoro meno stressante e più gratificante.
·
Il secondo punto è rappresentato da una forte identità sociale, oggi
molto offuscata. Se una bracciante che è in gravidanza viene additata come
truffatrice, un forestale viene catalogato come incendiario, un alimentarista
come un sofisticatore, un pescatore come distruttore del mare blu, uno
stagionale come un precario, e al
di là delle difese di ufficio (quando va bene) non si va, vuol dire che c’è un problema di identità di questa
categoria. Vuol dire che la società ci vede come soggetti marginali, da
flessibilizzare ancora di più, da sfruttare maggiormente e, attraverso luoghi
comuni da caccia alle streghe o da santa inquisizione, tiene a bada una
categoria oggi fortemente emarginata.
·
Il terzo punto è avere un sindacato
adeguato sia per la esigibilità dei diritti che per una forte identità
sociale. Non voglio toccare nervi scoperti, ma dobbiamo con chiarezza e senza
tentennamenti imboccare la strada della aziendalizzazione e del protagonismo
sociale. Il sindacato, a partire dalla nostra categoria e dalla nostra
confederazione, deve con chiarezza e senza incertezze essere l’organizzazione
che tutela e migliora i lavoratori nei luoghi di lavoro e organizza i lavoratori
disoccupati per produrre e non per avere redditi comunque erogati. Non farò
esempi, penso che il concetto sia chiaro. I lavoratori di questo comparto devono
avere con chiarezza meno assistenza, in qualsiasi modo erogata, e più lavoro,
più previdenza, più stato sociale. La Federbraccianti a metà degli anni
settanta, segretaria generale era la compagna Donatella Turtura, si intestò la
battaglia contro gli elenchi anagrafici a validità prorogata, diventati una
sorta di oppio per i braccianti, per spingere fortemente sulla strada del lavoro
e dei contratti la categoria.
Care compagne e cari compagni,
molte
sono le aspettative e le speranze che tantissimi lavoratori ripongono nella Flai.
Aspettative e speranze di uomini e donne sempre più scolarizzati, che
vanno in discoteca, che hanno un computer a casa, che navigano, che ciattano,
che leggono e si informano, che condividono i simboli di una società
globalizzata, che viaggiano, che vanno in vacanza, che guardano la tv
satellitare. Non tutti i 170.000 occupati della categoria, ovviamente, sono così.
Ma quasi inesistente è la figura del bracciante analfabeta, o della lavoratrice
con tanti figli.
Un giovane lavoratore del comparto, che oggi ha 30 anni e un paio di anni
di iscrizione negli elenchi anagrafici o all’Inps andrà in pensione nel 2035.
Siamo già oggi tutti diversi da quelli di dieci o di vent’anni fa. E’ un
poco difficile immaginare come sarà la società tra 35 anni.
Molte fantasie degli anni sessanta si sono dimostrate sbagliate. Chi si
ricorda la previsione di sostituire il pane, la pasta, la carne con le
pillolette. Allora sembrava possibile. Oggi continuiamo a mangiare sostanzialmente le stesse cose, apprezzando e valorizzando
sempre di più la genuinità, l’igiene, la tipicità e anche l’apporto
calorico.
La scommessa che dobbiamo vincere, in Sicilia come nel resto del paese,
con questo 3° congresso è quella di costruire un sindacato dei lavoratori dell’agro-alimentare
e dell’ambiente,capace di governare i cambiamenti, di contrattare i diritti
individuali e collettivi più avanzati, di essere punto di riferimento dei
lavoratori del terzo millennio, di indirizzare le trasformazioni legislative e
contrattuali indispensabili al rilancio di una categoria di lavoratori
appartenente ad un settore in forte espansione, consapevole di abbandonare tutte
quelle zavorre culturali e sociali
che l’hanno contraddistinta negli anni ottanta e novanta,.Queste sono le
certezze che dobbiamo dare alla categoria e alla Confederazione.
Il 3° Congresso della FLAI-CGIL della Sicilia, tenutosi a Terrasini il 5 e 6 Dicembre 2001, approva le relazione di Italo Tripi, Segretario Generale uscente, e assume gli spunti contenuti nelle conclusioni di Franco Chiriaco, Segretario Nazionale della Flai, e nell’intervento di Aldo Amoretti, Segretario Regionale della CGIL.
La FLAI siciliana esprime profonda preoccupazione per i provvedimenti che
il Governo vuole adottare, caratterizzati da politiche economiche anti-sociali.
Il
3° Congresso regionale condivide pienamente le decisioni assunte da CGIL, CISL
e UIL di indire un primo momento di lotta contro le politiche del lavoro che il
Governo Nazionale vuole imporre con i Decreti Delegati. In Sicilia,
unitariamente a FAI e UILA, lo sciopero si svolgerà giorno 7 Dicembre, con
l’organizzazione di circa 100 assemblee e comizi in vari Comuni della Sicilia
e 73 scioperi aziendali della durata di 2 ore.
In particolare, si respingono i provvedimenti sull’art. 18, che
colpiscono i diritti sindacali dei giovani e di quei lavoratori che passano da
un contratto a tempo determinato ad un contratto a tempo indeterminato, e quelli
sulle pensioni, sulla scuola, sull’IRPEF, sul TFR.
Si respinge anche il metodo, che tende a marginalizzare il Sindacato e
mettere in soffitta la politica della concertazione.
La FLAI siciliana invita la Categoria Nazionale a promuovere, assieme con
FAI e UILA, una forte mobilitazione delle lavoratici e dei lavoratori
dell’agro-alimentare per il rilancio sia delle politiche di settore, sia della
contrattazione, sia della riforma degli ammortizzatori sociali, particolarmente
importante per il nostro comparto.
Il 3° Congresso della FLAI siciliana esprime profonda preoccupazione per
i primi atti del Governo Cuffaro sul bilancio della Regione Siciliana marcati da
una chiara scelta assistenziale e di elargizione di prebende a scapito di serie
e rigorose politiche di rilancio, oggi sempre più indispensabili ma
drammaticamente inesistenti.
Altrettante preoccupazioni si
esprimono nei confronti delle scelte politiche messe in atto dagli Assessorati
al Bilancio, alla Cooperazione e pesca, al Territorio, al Lavoro e in
particolare all’Assessorato Agricoltura e Foreste.
Si
respinge il metodo già adottato dall’Assessorato Regionale Agricoltura di
discutere le questioni agro-alimentari-ambientali, escludendo i sindacati dei
lavoratori dai tavoli già insediati, rendendo monca una rappresentanza
generale, oggi indispensabile per una diversa politica del settore.
Si rivendica la costituzione del tavolo agro-alimentare-ambientale, con
la presenza di tutte le componenti sociali.
Il 3° Congresso Regionale della FLAI siciliana ritiene sempre più
stringente la necessità di far crescere una forte e generale mobilitazione
confederale nella nostra Regione, sulla base di una piattaforma sindacale di
rilancio dei temi dello sviluppo e del lavoro, coniugata con il risanamento
finanziario della Regione.
Il 3° Congresso della FLAI siciliana impegna i gruppi dirigenti
regionale e provinciali sul fronte della difesa, tutela e miglioramento dei diritti
dei lavoratori del comparto e ad instaurare organici rapporti con le
Associazioni ambientaliste e dei consumatori e con il mondo accademico.
La fase di aziendalizzazione della FLAI, già in corso, deve vedere il
sindacato impegnato per raggiungere gli obiettivi di una reale esigibilità dei
diritti e dei salari contrattuali, attraverso una stagione di contrattazione
aziendale, che faccia fare un avanzamento sulle questioni degli orari, della
formazione, del lavoro a tempo indeterminato, del salario, degli investimenti,
del superamento dei contratti di riallineamento, della sicurezza sul posto di
lavoro.
Particolare impegno va posto sulla presenza territoriale della FLAI,
qualificando la rete di servizi e il valore di Sindacato generale che migliaia
di lavoratori ci affidano, per accrescere un ruolo ed una identità sempre più
rilevante, attraverso la costruzione di piattaforme territoriali e di zona, che
affrontino le questioni dell’acqua, della qualità e del recupero ambientale,
della sicurezza alimentare, dei patti territoriali, dei trasporti, dei servizi e
del credito.
Il 3° Congresso Regionale impegna i gruppi dirigenti provinciali e
regionale a sviluppare una politica di rilancio delle questioni dello sviluppo
economico e produttivo del comparto, nell’ambito della più generale politica
euro-mediterranea, avendo come scenario la lotta al terrorismo internazionale,
la soluzione della questione palestinese, così come previsto dall’ONU, i
rapporto pacifici e solidali con i paesi in via di sviluppo.
Terrasini –PA-, 06,12,2001
APPROVATO
ALL’UNANIMITA’
AL 3° CONGRESSO DELLA FLAI-CGIL SICILIA
ARMANIO GIUSEPPE |
PRESIDENTE REGIONALE ASSOCIAZIONE UTENTI E CONSUMATORI |
BURGIO |
PRESIDENTE A.T.TAC |
CAMPISI DOMENICO |
PRESIDENTE ESA |
CASTIGLIONE GIUSEPPE |
ASSESSORE REGIONALE AGRICOLTURA E FORESTE |
CATANIA GIUSTO |
SEGRETARIO REGIONALE RIFONDAZIONE COMUNISTA |
COPPOLA IGNAZIO |
SEGRETERIA REGIONALE COMUNISTI ITALIANI |
CRACOLICI ANTONELLO |
SEGRETARIO REGIONALE DEMOCRATICI DI SINISTRA |
DIMINO SALVATORE |
SEGRETARO REGIONALE CONFEDERDIA |
LEONE FABIO |
AGRONOMO |
LO MONACO VITO |
PRESIDENTE REGIONALE CIA |
MARGIOTTA IGNAZIO |
VICE-PRESIDENTE ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI |
MINAGRA VINCENZO |
PRESIDENTE REGIONALE AGCI |
SAVERINO VINCENZO |
SEGRETARIO REGIONALE UILA-UIL |
SPEZIALE CALOGERO |
PRESIDENTE GRUPPO PARLAMENTARE D.S. ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA |
VITALE FRANCESCA |
INCA REGIONALE |
ZANOTTI ARMANDO |
SEGRETARIO GENERALE REGIONALE FAI-CISL |
HANNO MANDATO AUGURI DI BUON LAVORO
CIMINO MICHELE |
ASSESSORE REGIONALE COOPERAZIONE, COMMERCIO, ARTIGIANATO E PESCA |
CUFFARO SALVATORE |
PRESIDENTE REGIONE SICIANA |
DE VINCENZO GIUSEPPE |
PRESIDENTE CONFAGRICOLTURA SICILIA |
DILIBERTO CARMELO |
SEGRETARIO GENERALE REGIONALE SPI-CGIL |
GARUFI FRANCO |
SEGRETARIO GENERALE CGIL CATANIA |
MESSINA GIUSEPPE |
SEGRETARIO GENERALE REGIONALE LEGA AMBIENTE |
MUSTACCHIO GIUSEPPE |
PRESIDENTE COMITATO REGIONALE INPS |
VILLARI GIANNI |
DEPUTATO D.S. ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA |
VITO GIUSEPPE |
SEGRETARIO GENERALE NAZIONALE FILBI-UIL |
ALTRE PRESENZE AL 3° CONGRESSO
ANDALORO FRANCO |
DIRETTORE ICRAM-PA |
AUTORE |
DIRETTORE ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI |
CANTAFIA FRANCESCO |
SEGRETARIO GENERALE CGIL PALERMO |
CANZONERI GIUSEPPE |
SEGRETARIO GENARALE F.P. TRAPANI |
CARUANA GIUSEPPE |
SEGRETARIO REGIONALE CGIL |
CIPOLLA NICOLA |
PRESIDENTE CEPES |
GIGLIO SALVO |
SEGRETARIO REGIONALE CGIL |
MININNI GIANNI |
APPARATO POLITICO FLAI NAZIONALE |
PICIONE SAVERIO |
SEGRETARIO GENERALE CGIL TRAPANI |
PISCIOTTA FRANCESCO |
SEGRETARIO GENERALE SPI TRAPANI |
SARDO RENATO |
PRESIDENTE REGIONALE CAAF |
SAVERINO VINCENZO |
SEGRETARIO REGIONALE UILA-UIL |
SCHIFANI GIORGIO |
PROFESSORE FACOLTA’ D’AGRARIA |
SCIRPA GIORGIO |
SEGRETARIO NAZIONALE FLAI |
SCHILLACI FEDERICO |
SEGRETARIO GENERALE SILP PALERMO |
GULLO GIUSEPPE |
PRESIDENTE REGIONALE ANCA-LEGA |
CAPODICASA ANGELO |
DEPUTATO D.S. ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA |
CRISAFULLI VLADIMIRO |
DEPUTATO D.S. ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA |
INTERVENTI DEI DELEGATI AL 3° CONGRESSO
DELLA FLAI-CGIL SICILIA
ALFO’ SALVATORE |
SEGRETARIO FLAI SIRACUSA |
AMORETTI ALDO |
SEGRETARIO GENERALE CGIL SICILIA |
CIULLA VITO |
SEGRETARIO GENERALE FLAI PALERMO |
COCIVERA ENZO |
SEGRETARIO GENERALE FLAI MESSINA |
CONIGLIELLO SALVATORE |
BRACCIANTE CATANIA |
DI FRANCO CARMELO |
SEGRETARIO GENERALE FLAI AGRIGENTO |
FAVARA GIUSEPPE |
SEGRETARIO GENERALE FLAI TRAPANI |
GANGITANO VITO |
SEGRETARIO CGIL MARSALA |
GIAVATTO GIUSEPPE |
SEGRETARIO GENERALE FLAI RAGUSA |
GRANELLO ANTONELLA |
CAPOLEGA POLIZZI VALDERICE |
LIARDA VINCENZO |
CAPOLEGA POLIZZI GENEROSA |
MARKWAI TOM |
DELEGATO LAVORATORI AGRICOLI RAGUSA |
MAVICA LUIGI |
SEGRETARIO PROVINCIALE FLAI CATANIA |
RAIA CONCETTA |
SEGRETARIO GENERALE FLAI CATANIA |
RIBAUDO NUCCIO |
SEGRETARIO PROVINCIALE FLAI CATANIA |
TIMPANARO PASQUALE |
SEGRETARIO GENERALE FLAI CALTAGIRONE |
TORTORICI NICOLA |
DELEGATO CONSORZIO DI BONIFICA PALERMO |
TROISI GIUSEPPE |
SEGRETARIO FLAI GELA |
ZARCARO ROSARIO |
DELEGATO CALTAGIRONE |